L’equipe del reparto di Neuropsichiatria infantile
Disturbi del neurosviluppo, «sempre più casi nel Maceratese», lunedì, per la Giornata nazionale per la promozione del neurosviluppo (che cade domani), ci saranno infopoint in provincia a partire dall’ospedale di Macerata.
Al reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Ast di Macerata, diretto dal primario Alessandra Amadi, lunedì dalle 13 alle 15 ci saranno ambulatori aperti con funzione di infopoint dedicati per dare informazioni sui disturbi del neurosviluppo, sui servizi sanitari di riferimento e le modalità di accesso.
Gli Infopoint saranno allestiti sia lì che nelle Unità multidisciplinare età evolutiva (Umee) che si trovano al poliambulatorio di Tolentino, a Civitanova, Potenza Picena e a Camerino.
«I disturbi del neurosviluppo sono molto aumentati negli ultimi anni, ma sono ancora poco conosciuti dalla maggior parte delle persone – dice la primaria Amadi -. Possono comparire fin dai primi anni di vita o nella prima fase di scolarizzazione, come per esempio i disturbi del linguaggio, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, la disprassia, i disturbi dell’apprendimento, dello spettro dell’autismo e le disabilità intellettive. Oppure rendersi evidenti in adolescenza, in comorbidità con disturbi internalizzanti come ansia, depressione, ritiro sociale e disturbi esternalizzanti, quali azioni di rabbia, fughe, comportamenti devianti, autolesionismo».
I casi in provincia sono in aumento, sottolinea Amadi: «Sempre più casi di bambini e adolescenti che si rivolgono ai servizi Umee dell’Ast di Macerata con richiesta di cura. Ad oggi il numero delle richieste di valutazione multidisciplinare che arrivano alla Neuropsichiatria dell’Ast Macerata è in continuo aumento». Per aiutarli ci sono équipe multidisciplinari che sono composte da neuropsichiatra infantile, lo psicologo-psicoterapeuta e l’assistente sociale. Le equipe Umee del territorio supportano il paziente e la famiglia attraverso attività di informazione, prevenzione, diagnosi e definizione del progetto abilitativo già a partire dall’età prescolare. Secondo il dg dell’Ast di Macerata, Alessandro Marini, l’occasione di lunedì: «Sensibilizzare sul neurosviluppo significa prevenire e promuovere il benessere dei nostri figli affinchè ogni bambino e adolescente possa ricevere in tempo le cure più appropriate».
«Sempre più casi di bambini e adolescenti che si rivolgono ai nostri servizi sul territorio con richiesta di cura».
Vorrei chiedere a questi esperti di specificare le cause, una per una, perché se ci mettessero un po' di impegno si sanno i motivi di ciò che sta accadendo a bimbi e ragazzi. Ma purtroppo non leggo nell'articolo nessuna causa, ma leggo solo "cura "...il che mi crea disgusto. È ora di dire ai neo genitori a cosa bisogna fare attenzione, per fa si che i loro figli non abbiano problemi in futuro. Ma visto che sono circa 18 anni che sono dentro a questo mondo, tutto ciò non mi meraviglia, perché è tutto un gran business, e di prove ne ho a iosa. Buona vita.
Complimenti Alessandra!!
La richiesta di cura i genitori la chiedono perché ( parlo per esperienza personale) ,molte insegnanti PRETENDONO che siano calmi. Al mio non bastava già cosa prendeva perché ADHD mi sono ritrovata ad essere chiamata per i colloqui perché PRETENDEVANO che era calmo..... così ha fatto da cavia con un medicinale che ha dato l'effetto opposto. Così io pianti e disperazione e loro insegnanti e medico nemmeno una parola hanno detto ed era una sola che dovevono dire: SCUSA. Il perché sono in aumento? Mesi chiusi in casa, lezioni on line,questi figli HANNO PERSO LE CAPACITÀ DI RELAZIONARSI e SOCIALIZZARE!!!!
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Premetto che NON sono né genitore, né medico, però ho competenze tecniche.
NON serve comunque uno neuroscienziato per capire almeno due cause evidenti a tutti ma che si fa fatica ad ammettere:
1) uso massiccio e completamente senza controllo del telefono cellulare e videogiochi. Il telefono ed i social andrebbero proibiti sotto i 14 anni, i videogiochi limitati fortemente.
2) politiche delinquenziali all’epoca del covid: lockdown, scuola da remoto on-line, mascherine a scuola, divieto di prendere autobus ai non vaccinati ecc….
Se andassi da uno specialista e mi dicesse che quanto ho scritto sopra NON abbia influito sui disturbi citati nell’articolo …… cambierei medico all’istante.