di Luca Patrassi
Dal 2019 al 2024 le strutture sanitarie dell’Ast hanno visto trenta medici in meno e sono passate dai 536 del 2019 ai 506 del 2024 a fronte di un piano occupazionale che ne prevede (ora come allora) 565.
I numeri sono impietosi e la drammatica carenza di organici (oltre il 10%) porta come conseguenza l’allungamento delle liste di attesa, turni pesanti per gli operatori e costi milionari per coprire i buchi facendo ricorso alle prestazioni integrative per incentivare i dipendenti, alla chiamata dei pensionati e dei medici gettonisti delle coop.
Peraltro c’è anche il dubbio che i costi aggiuntivi vadano anche a coprire servizi territoriali resi per logiche di campanile, come la copertura notturna in strutture dove gli utenti sono pochini, se non inesistenti “certe notti”che non sono però quelle di Ligabue. A dire, con la crudezza dei numeri, quale sia la situazione in Ast Macerata è una recentissima determina assunta dal direttore generale Alessandro Marini per liquidare ulteriori 400mila euro di prestazioni aggiuntive negli ultimi mesi del 2024 a fronte del milione già erogato fino a settembre. «Durante l’anno 2024 – si legge nell’atto – nonostante tutte le procedure messe in atto con tempestività già a partire dal 2023, non è stato possibile reclutare un numero congruo di dirigenti medici, di cui 41 unità equivalenti, solo nelle aree critiche dell’emergenza e delle attività a ciclo continuo. Quest’ultima circostanza ha privato l’azienda di circa 66.600 ore lavorative effettive necessarie ad assicurare le turnazioni infungibili, il piano dell’emergenza ed i livelli minimi assistenziali. A fronte di ciò è stato necessario soddisfare un fabbisogno di oltre 54mila ore di prestazioni, in parte in libera professione con i medici in servizio (prestazioni aggiuntive), in parte con contratti di collaborazione coordinata e continuativa con medici in quiescenza ed in parte mediante appalto di servizi sanitari».
Alessandro Marini, dg dell’Ast Macerata
Sessantaseimila ore lavorative mancanti nelle aree dell’emergenza e del ciclo continuo, numeri impressionanti rispetto ai quali la parte politica ora di governo si occupa di scaricare la responsabilità sui predecessori (per esempio la mancata programmazione del fabbisogno di specialisti) evitando però in alcuni casi di ottimizzare le risorse umane dove possibile. Delucidazioni tecniche. Le prestazioni aggiuntive: il contratto di lavoro prevede «la possibilità per l’azienda di chiedere ai propri dirigenti, in via eccezionale e temporanea, ad integrazione dell’attività istituzionale, prestazioni aggiuntive allo scopo di ridurre le liste di attesa o soprattutto in presenza di carenza di organico ed impossibilità anche momentanea di coprire i relativi posti, in accordo con i dirigenti stessi, nel rispetto delle direttive regionali in materia e fermo restando che l’esercizio di tali prestazioni è possibile solo dopo aver garantito gli obiettivi prestazionali negoziati».
La determina del direttore generale indica anche le carenze nei reparti i cui direttori hanno indicato come necessario il ricorso a prestazioni aggiuntive. In Cardiologia a Civitanova organico carente da tempo di due medici e procedure selettive infruttuose. Il direttore del Sistema emergenza territoriale 118 ha richiesto il pagamento dei turni aggiuntivi a causa della carenza di 20 medici convenzionati. A Camerino c’è il direttore di Anestesia e Rianimazione ma non i due dirigenti medici previsti in organico. A Civitanova l’unità operativa di Anestesia è carente di una unità e vede la presenza di uno specializzando ad orario ridotto. Il direttore della Cardiologia di Macerata ha chiesto il pagamento dei turni di prestazioni aggiuntive la cui esecuzione si è resa necessaria a causa della infruttuosità dei concorsi banditi. Cinque i medici mancanti al Pronto soccorso di Civitanova, tre a Recanati In tutto questo ci sono le prestazioni aggiuntive anche per i Punti di primo intervento di Recanati e di Tolentino. Ecco la motivazione della determina a firma del direttore generale della Ast Alessandro Marini per assegnare ulteriori 400mila euro al bilancio 2024 delle prestazioni aggiuntive: «Ragioni di rilevanza generale e assistenziale hanno comportato l’indispensabile ricorso all’utilizzo delle prestazioni aggiuntive, rese d’intesa con la direzione sanitaria per sopperire alla carenza di personale e per mantenere i servizi essenziali».
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Direi che ci sarebbe da pagare meno i politici e di più dottori e infermieri altrimenti questi vanno verso altri lidi o no? Io ho fatto i 2/3 della mia vita ma se fossi giovane e laureato ma anche no non ci penserei due volte a cercare fortuna all’estero.
il resto delle 33% si grattano i coglioni
Prima della salute degli Italiani, il governo democratico di centrodestra si interessa della guerra idiota di Zelensky, mandando i nostri soldi all’Ucraina per le armi, che ammazzano i russi, per cui siamo in guerra con la Russia. E se i russi mandano un missile in via Appia, poi chiamiamo i russi terroristi?