«Nessun atto da approvare,
salta il Consiglio comunale:
è surreale e sconcertante»

TOLENTINO - I consiglieri d'opposizione del centrodestra Pio Colosi, Silvia Luconi e Silvia Tatò (FdI) e Monia Prioretti (Tolentino nel cuore) sull'annullamento dell'assise prevista questo mese: «È difficile immaginare che, con tanti problemi da affrontare, non vi siano temi di rilevanza da discutere o decisioni da prendere»

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I consiglieri d’opposizione di centrodestra

di Francesca Marsili

«Gli uffici non hanno comunicato pratiche da discutere in Consiglio comunale». E così salta l’assise di marzo del Comune di Tolentino. I consiglieri di opposizione di centrodestra si dicono sconcertati dopo aver appreso la comunicazione da parte del presidente del Consiglio Alessandro Massi Gentiloni Silverj: «In un momento storico segnato da sfide senza precedenti, appare surreale e profondamente preoccupante constatare che il consiglio comunale non venga convocato per mancanza di atti da approvare. È difficile immaginare che, con tanti problemi da affrontare, non vi siano temi di rilevanza da discutere o decisioni da prendere».

Francesco Pio Colosi, Silvia Luconi e Silvia Tatò (FdI) e Monia Prioretti (Tolentino nel cuore) sostengono che «la giustificazione, sebbene formale e burocratica, cela un problema ben più grave: l’assenza di un’azione politica in una fase critica per la nostra comunità. Da consiglieri comunali di centrodestra, seppur in minoranza, non possiamo tacere anche perché temiamo che d’ora in avanti questa situazione possa ripetersi spesso, visto che i numeri della maggioranza sono risicati e ogni volta che un consigliere di maggioranza non può essere presente l’amministrazione è costretta ad annullare la seduta per andare avanti e non finire in minoranza», aggiungono.

Le famiglie e le attività affrontano difficoltà economiche crescenti, la ricostruzione post sisma che è in atto, con tutte le difficoltà e le problematiche che ne conseguono, «richiedono risposte rapide e concrete e una guida politica che si mostri presente e capace di agire – evidenziano i quattro -. Il sindaco si dimentica di progettare il ponte sulla diga in contrada Le Grazie girando la testa dalla parte opposta del mondo agricolo e di tutti i residenti di quella zona. Eppure, ciò che riceviamo è un silenzio istituzionale che suona come disinteresse o, peggio, immobilismo terrorizzato di un’ amministrazione che ha fallito e che ha dimostrato tutta la sua superficialità ed inadeguatezza – proseguono -. E’ impossibile pensare che la motivazione citata: la mancanza di delibere, basti a ripulire le coscienze di sindaco, presidente, assessori nuovi e vecchi e consiglieri di maggioranza dicendo che la colpa sarebbe ancora una volta degli uffici che producono in base alla linea politica degli amministratori. Linea, che, è chiaro a tutti, non c’è – evidenziano-. Lungi da noi dare giudizi personali, ma certamente non possiamo esimerci dal commentare quello che vediamo, che è ancora una volta scandaloso, come è scandaloso che questa gente non capisca che amministrare la città non è mettere in campo la paura o l’immobilismo o andare avanti con selfie e comunicati: amministrare la città è lottare nelle sedi opportune per il bene della città, dei cittadini, delle imprese».

Il gruppo sottolinea che: «I tolentinati sono esasperati da questo atteggiamento superficiale ed incurante: ma non è tutto. A ciò si aggiunge l’assenza di una visione di lungo termine: il Consiglio Comunale dovrebbe essere lo strumento per definire priorità, pianificare il futuro e risolvere le urgenze. Non è solo un organo di ratifica burocratica, ma il luogo in cui le istanze dei cittadini trovano voce e soluzione. Ogni giorno che passa senza convocazioni rappresenta un giorno perso nel costruire risposte concrete per chi vive e lavora nella nostra comunità. E invece assistiamo sempre di più a consigli comunali dove, se non ci fossero le interrogazioni e le mozioni della minoranza, non si parlerebbe di nulla o quasi nulla, fino al punto da saltarlo completamente». Concludono dicendo: «Non ci sottrarremmo mai al nostro ruolo di sentinelle attente; vogliamo costruire e lo abbiamo dimostrato con i fatti, ma intendiamo anche combattere definitivamente questa maggioranza inefficace e deleteria per la nostra comunità. Hanno fallito e devono farsene una ragione. Liberino la nostra città che ha veramente bisogno di gente capace, coraggiosa e lungimirante».



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