Badge nei cantieri della ricostruzione,
la sperimentazione sarà graduale

CRATERE - I nuovi strumenti per la sicurezza e la legalità presentati oggi a Roma. Stanziati tre milioni per le attività di formazione, previsto anche un Comitato di coordinamento

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La presentazione oggi a Roma

Badge settimanale di cantiere, la sicurezza sulla ricostruzione post sisma cambia passo. Le principali novità sono state presentate oggi a Roma dal commissario straordinario Guido Castelli. 

«La ricostruzione del centro Italia colpito dal sisma del 2016 si pone ancora una volta come laboratorio nazionale di buone pratiche – evidenzia la struttura commissariale -, grazie all’introduzione del badge elettronico di cantiere. Un’introduzione, stabilita dall’Ordinanza speciale in deroga 216, che avverrà gradualmente, sostenendo le aziende anche con fondi per la formazione. Non uno strappo dal passato quindi ma una visione di futuro, fortemente voluta dal commissario Castelli».

Alla presentazione a Roma hanno preso parte il sottosegretario di Stato al Ministro dell’interno, Emanuele Prisco; il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, il commissario straordinario al sisma 2016, Guido Castelli, il prefetto Paolo Canaparo, direttore della struttura per la prevenzione antimafia del Ministero dell’interno e il presidente della Commissione Nazionale Paritetica per le Casse Edili, Dario Firsech.

La ricostruzione dei territori dell’Appennino centrale, il cui cratere ha una superficie di circa 8 mila chilometri quadrati, prevede complessivamente lavori per 28 miliardi di euro e, in questo momento, grazie al cambio di passo impresso sono in corso oltre  otto mila cantieri di ricostruzione privata (12.289 quelli già conclusi). La ricostruzione pubblica conta ulteriori 3.537 interventi, il 50% dei quali (oltre 1700 cantieri, per un valore di 2,2 miliardi di euro) sono giunti alla fase di progettazione per cui, già nel 2025, potrebbero avviare i lavori venendo così coinvolti nell’applicazione del badge e settimanale di cantiere. Di fronte a questi numeri e alle dimensioni della ricostruzione va presa in seria considerazione la possibilità che cresca l’attenzione della criminalità organizzata nei confronti dell’Appennino centrale e delle connesse opportunità di profitto. Una potenziale minaccia rispetto alla quale è necessario adottare misure preventive stringenti.

«Il grande lavoro del commissario Castelli e del governo – dice il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone – mira a creare sempre nuovi servizi a imprese e lavoratori che operano nel cratere, al momento il cantiere più grande d’Europa. Le buone prassi non devono soffocare l’imprenditore ma permettergli di lavorare al meglio anche a tutela dei lavoratori, così che tutto questo si traduca in crescita sostenibile per i territori».

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Il sottosegretario di Stato al Ministro dell’Interno, Emanuele Prisco ha detto: «Solo nel 2024, sono state adottate 29 interdittive antimafia e nel 2025 già ulteriori 4 scongiurando sul nascere il rischio di infiltrazione mafiosa ed offrendo una risposta adeguata a tutti coloro i quali hanno subito danni irreparabili a causa del sisma. L’impegno del Ministero dell’Interno sul punto è massimo e proseguirà incessante ad ogni livello».

«Nei prossimi mesi partiranno migliaia di cantieri – le parole di Castelli -, e altrettanti sono già in corso, e per questo abbiamo avvertito l’assoluta necessità di completare il sistema di dispositivi utili a garantire il massimo rispetto della trasparenza, della legalità e della sicurezza del lavoro. Grazie a un grande lavoro di squadra, che ha comportato un articolato e proficuo confronto con tutte le parti sociali, le Regioni e gli organismi di controllo, registriamo ora un grande avanzamento nel monitoraggio dei cantieri, grazie all’introduzione del badge elettronico e del settimanale digitale. Ma attenzione: il badge è il punto di arrivo di un percorso complesso, che ci ha portato a definire le norme relative soprattutto alla gestione dei dati, alla privacy e a garantire la massima interoperabilità delle piattaforme in modo tale che Gedisi potesse “dialogare” anche con gli enti di controllo per monitorare l’andamento e i flussi della manodopera, che sono i tradizionali ambiti dove si incunea la malavita».

Il Direttore della Struttura per la prevenzione antimafia, il prefetto Paolo Canaparo ha evidenziato come «l’introduzione del badge digitale rappresenta uno strumento di fondamentale rilevanza per la tutela dei lavoratori e della legalità nei cantieri. Le infiltrazioni criminali, infatti, trovano terreno fertile proprio nella gestione opaca della manodopera, con effetti devastanti sulla sicurezza del lavoro e sulle condizioni dei lavoratori. Grazie a questa misura, sarà possibile monitorare in tempo reale i flussi di personale, impedendo l’accesso a soggetti e mezzi non autorizzati e rafforzando i controlli per garantire il rispetto delle regole e della dignità del lavoro».

Il badge e settimanale di cantiere stabilisce l’obbligo di adottare sistemi di monitoraggio elettronico per le presenze nei cantieri, rafforzando così le misure di prevenzione contro le infiltrazioni mafiose, di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori del settore edile. È prevista una introduzione graduale della tecnologia: un mese, per i cantieri il cui valore complessivo dei lavori sia uguale o superiore a 500.000 euro; 12 mesi, per i cantieri il cui valore complessivo sia uguale o superiore a 258.000 euro; 24 mesi, per i cantieri il cui valore complessivo dei lavori sia uguale o superiore i 150.000 euro; 36 mesi, per quanto concerne tutti i restanti cantieri della ricostruzione. Le disposizioni previste verranno applicate sia alla ricostruzione pubblica che alla ricostruzione privata.

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Per garantire un regolare sviluppo del processo individuato, una qualificazione adeguata dei lavoratori fondamentali per il corretto uso delle tecnologie e un incremento delle condizioni di sicurezza nei cantieri della ricostruzione nelle aree dove è incorso la ricostruzione, sono stati stanziati tre milioni di euro per garantire anche attività di formazione per le maestranze in materia di salute e sicurezza sul lavoro, uso delle nuove tecnologie e cantiere digitale.

Sarà poi istituito un Comitato di coordinamento per elaborare progetti e iniziative pilota per il potenziamento della piattaforma per il monitoraggio dei cantieri e per la sperimentazione di nuove tecnologie in favore dei lavoratori per implementare il processo di automazione e semplificazione dei processi e dei relativi controlli nonché l’utilizzo di strumenti innovativi come digital twin e intelligenza artificiale per il monitoraggio dei cantieri e l’assicurare adeguati livelli di sicurezza sul posto di lavoro: un laboratorio di best practice per l’Italia.

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