Claudio Giuliani
Gestione pubblica delle risorse idriche e dei rifiuti: «sono anni che il sindacato denuncia la totale assenza di programmazione e di visione su tutto il mondo dei servizi pubblici. Gli Aato per l’ acqua, e gli Ata per i rifiuti da anni non svolgono il loro compito e dovere di indirizzo e di progettazione dei piani di Ambito , di progettazione dell’ impiantistica unica fonte per la sostenibilità economica delle aziende pubbliche deputate a svolgere tali servizi».
Si apre così la riflessione del segretario regionale della Fit Cisl Claudio Giuliani che aggiunge: «ora che la Presidenza e il Cda semplicemente fanno la fotografia del risultato di tale immobilismo tutti cadono dalle nuvole. E’ oltre un decennio che deve essere individuata la discarica consortile, uno degli strumenti indispensabili al corretto funzionamento del ciclo dei rifiuti urbani». Gli avvisi lanciati inutilmente: «Come Fit-Cisl avevamo più volte segnalato a tutti gli attori politici in campo l’ inutilità e l’antieconomicità del progetto per l’ impianto del riciclo dei pannolini: il costo per il funzionamento e il trattamento supera di gran lunga i ricavi che si possono ottenere a valle del processo, con ciò vanificando in pochi anni il finanziamento a fondo perduto del Pnnr. Guarda caso dove è stato costruito un impianto analogo anni fa oggi risulta non funzionante e addirittura smontato. Lo stesso si può dire del mega progetto del biodigestore, costato centinaia di migliaia di euro di progettazione , rivelatosi alla fine totalmente sovradimensionato rispetto alle reali esigenze e di conseguenza bocciato».
Prosegue la riflessione del dirigente Cisl: «Quanto sarebbe stato forse molto più utile un sostanziale intervento strutturale sull’ impianto di compostaggio già esistente da anni, che avrebbe in futuro la capacità di poter attrarre anche i rifiuti organici di province vicine alla nostra . Se si vuole davvero tutti mantenere in mano pubblica il Cosmari bisogna necessariamente ripartire da un nuovo corposo piano industriale di almeno 10/15 anni in maniera da scongiurare l’ interruzione dell’in house e il conseguente probabile successivo ingresso dei privati. L’ accorato intervento del presidente Gattafoni, va visto in questa direzione. L’azienda per anni è stata considerata un esempio virtuoso , un valore anche economico per i singoli Comuni soci che potrebbero vedersi azzerare questa valutazione». La considerazione finale del segretario regionale della Fit Cisl Claudio Giuliani: «Non c’è più tempo , non si può ancora tergiversare. Se veramente c’è da parte di tutti – destra e sinistra – la volontà di preservare dagli appetiti ,sempre presenti , di chi vuole smantellare la proprietà pubblica dei servizi essenziali per la collettività, allora, occorre utilizzare le capacità anche tecniche e progettuali che esistono nel nostro territorio per un vero sostenibile e proficuo piano industriale poliennale. Solo così si potranno in futuro calmierare i costi del servizio e tornare ad avere delle tariffe sostenibili per tutta la collettività».
«Cosmari, un fallimento totale orchestrato per aprire la porta ai privati»
«Cosmari, la situazione economica è grave: di questo passo sarà inevitabile l’ingresso dei privati»
Cosmari, dall’assemblea dei soci il mandato al Cda: piano per progettare il futuro
In questi giorni si sono scritti articoli e fatte assemblee pubbliche sul futuro del COSMARI; legato alla fallimentare situazione economica, all'interessamento di privati e alla scelta di un sito per un termovalorizzatore. Chi fa opera di sensibilizzazione della opinione pubblica, opera nella politica da più anni se non decenni e scrive come se il problema è nato e sfociato ora e questo non è corretto visto che già una diecina di anni orsono il problema economico era del tutto evidente. Questi personaggi omettono colpevolmente che si era creata una connivenza politica economica tra direzione COSMARI e soci proprietari COMUNI, basse tariffe stabilità direzione. Una società di servizi gestita politicamente poteva fare solamente questa fine agendo fuori mercato e avere la sicurezza di coprire i propri bilanci negativi facendo leva sui contribuenti. Mi sembra scorretto scrivere per le proprie mire politiche future e non fare mea culpa, farsi da parte per lasciare lavorare qualcuno che abbia voglia di aiutare a risolvere, se risolvibile, la situazione di questo carrozzone politico
Alla fine chi paga sono gli utenti finali. Basta vedere gli aumenti applicati dal 1° gennaio 2025. Addirittura il Conguaglio sugli aumenti dell'anno 2024 tra l'altro pure in scadenza a fine mese. E purtroppo quasi sicuramente Non saranno gli ultimi che verranno applicati. Senza considerare tutti gli altri aumenti tra Energia elettrica, Gas, in alcuni casi anche Affiti, ecc.
Ma questo dirigente regionale della FIT CISL incartapecorito è con i capelli bianchi ha raggiunto la maggiore età eri? Dice che parla da 10 anni: mai sentito e mai cuverto? Forse è da parecchi anni che incassa le tessere....! Con la bocca piena non si parla.
Dante D'Eugenio lo conosce di persona?
Luca Pizzichini ho lavorato nella Cisl dal 1983: mai sentito e mai cuverto.
Dante D'Eugenio infatti da qualche anno ricopre quel ruolo,lei invece penso sia in pensione,quindi magari informarsi di chi si parla,prima di sparare sentenze,daltronde lanno scorso ha evidenziato la carriera di Ferracuti,penso conoscendolo,allora prima conosca Claudio Giuliani,poi può giustamente criticarlo.
Luca Pizzichini lascia stare gli haters... è tempo perso... Magari si informasse che sono 15 anni che lavoro in Cosmari, prima di fare l' esperienza sindacale
Dante D'Eugenio dicr cos'è vere poi i giudizi sulla persona non mi interessano ma, ha ragione , la gestione di 10 anni delle destre ha provocato danni irreparabili alle utilities
Le società che erogano servizi pubblici sono governate da gente che non sa neanche che ruolo abbia nel mondo.
Tutti parlano ma nessuno fa delle proposte CONCRETE!!!!!!!!!!!!!
Ma voi sindacati dove siete stati ?
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IO CREDO CHE TUTTE LE aziende che vengono spacciate per pubbliche: se hanno un consiglio d’amministrazione non possono essere pubbliche. Per tutto ciò che è pubblico, il consiglio d’amministrazione è il Parlamento, che per ogni cosa, deve fare una legge specifica e assolutamente che non sia in contrasto con la Carta Costituzionale. Poi: il Governo con i suoi Ministri, in collaborazione con i Sindaci di ogni Comune le devono applicare. Tutto il resto: fa parte del carrozzone politico parassitario fondato sul ladrocinio a danno dei cittadini. Se la prendiamo con l’uno o l’altro politico senza correggere il sistema osservando scrupolosamente il dettato Costituzionale, credo che ci diamo la zappa sui piedi da soli. Per lo smaltimento rifiuti: il più difficile sta nella parte indifferenziata costituita sempre da singoli elementi della materia che si potrebbero scomporre per riportarli allo stato naturale. Ma certamente hanno un costo che potrebbe essere ampiamente compensato con il valore di tante materie prime che vengono consegnate come rifiuti.