Fausto Troiani, presidente del consiglio comunale e leader di ‘Vince Civitanova’
di Laura Boccanera
«Chi oggi si dice preoccupato, dovrebbe piuttosto domandarsi dove fosse nei momenti decisivi, mai stata volontà di tenere segreti, dove erano invece di discuterne nelle sedi opportune?».
E’ altrettanto caustica la replica che Vince Civitanova riserva ai colleghi della maggioranza di Lega + più civici, dopo che quest’ultimi hanno criticato l’operato della giunta sul tema delle varianti (in particolare Cristallo e Agriforest) che, dopo la bocciatura in consiglio finiranno al Tar per ricorsi presentati dai privati. E se il trio formato da Pierpaolo Turchi, Giorgio Pollastrelli e Fabiola Polverini aveva invitato il sindaco a prestare attenzione e ad avviare una discussione interna alla maggioranza sul tema (una richiesta di rimozione dell’assessore?), Vince Civitanova rispedisce al mittente il tentativo, ricordando le assenze della Lega dal voto.
Giorgio Pollastrelli e Fabiola Polverini infatti nella seduta del 6 novembre del 2024 si alzarono e non votarono, mentre Turchi (che allora era ancora di Vince Civitanova) era assente. Da ricordare, tuttavia, che lo stesso presidente del consiglio, Fausto Troiani, di Vince Civitanova sconfessò l’assessora Roberta Belletti votando contro.
Da sinistra: Giorgio Pollastrelli, Fabiola Polverini e Pierpaolo Turchi
«In merito alle dichiarazioni del gruppo Lega e del consigliere Turchi sull’urbanistica, vogliamo riportare la discussione su un piano di serietà e coerenza – sottolinea oggi il gruppo consigliare di Vince Civitanova – l’urbanistica non è materia che si scopre all’improvviso, né le pratiche comunali vengono trattate senza il necessario confronto. Ci sono state numerose riunioni di maggioranza, momenti di discussione e condivisione, nei quali ognuno ha avuto l’opportunità di partecipare, informarsi ed esprimere la propria posizione. Partecipare a intermittenza e poi sorprendersi delle conseguenze delle decisioni prese non è un atteggiamento serio né responsabile. Ci fa piacere che alcuni consiglieri abbiano deciso di approfondire le questioni urbanistiche attraverso accessi agli atti, ma è bene ribadire che le pratiche sono sempre state a disposizione di ogni consigliere che avesse voluto prenderne visione. L’urbanistica, fin dall’inizio del mandato, è stata condivisa e illustrata a tutti, attraverso un percorso trasparente fatto di riunioni di maggioranza, commissioni consiliari e incontri tecnici. Non c’è mai stata alcuna volontà di tenere segreti, né di escludere nessuno. Dov’erano, allora, coloro che oggi si dichiarano preoccupati? Perché certe riflessioni non sono state fatte nelle sedi opportune, quando c’era tutto il tempo per discutere, approfondire e chiarire? Le decisioni urbanistiche non sono state prese in stanze chiuse, ma attraverso un percorso chiaro e condiviso. Un processo che non si è svolto in segreto, ma che è stato il risultato di scelte assunte con consapevolezza. I ricorsi sono una possibile conseguenza fisiologica quando si trattano temi urbanistici complessi. Non sono eventi straordinari, né possono essere improvvisamente utilizzati come motivo di preoccupazione da chi ha sempre avuto la possibilità di seguire i procedimenti».
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