Atim, interrogazione in Consiglio
sul dirigente dell’Anticorruzione:
«Nomina 3 giorni dopo il servizio di Report»

CASO - A presentarlo l'esponente del Pd Renato Claudio Minardi che domanda al presidente Acquaroli se l'ente rischia di incorrere in sanzioni per il ritardo da parte delle autorità preposte

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Il palazzo della Regione

di Luca Patrassi

Si avvicinano le elezioni regionali e si intensificano le prese di posizione dai fronti contrapposti. Oggi è un consigliere regionale dei Dem, il fanese Renato Claudio Minardi, ad attaccare l’amministrazione regionale a guida Francesco Acquaroli partendo dalla vicenda Atim.

«Sembrerebbe – osserva Minardi che sulla questione ha presentato un’interrogazione – che la nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza di Atim sia avvenuta solo lo scorso 22 gennaio, praticamente dopo la puntata di Report che ha ha messo in evidenza l’attività dell’Agenzia. I tempi con cui questa figura è stata nominata – spiega Minardi – ovvero tre giorni dopo la puntata di Report andata in onda sulla Rai il 19 gennaio, lascia molti dubbi sull’operato dell’Agenzia, ma anche sul ruolo della giunta regionale, che non può disinteressarsi di ciò che fa un ente fortemente voluto dal presidente Acquaroli. In ogni caso – aggiunge l’esponente dem – è grave aver lasciato trascorrere oltre tre anni prima di dare un volto e un nome a un ruolo così cruciale nella definizione del modello organizzativo e delle azioni amministrative di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Con tutto quello che sta emergendo intorno alle attività di Atim, il ritardo con cui è avvenuta la nomina, che va ricordato non è un atto facoltativo, ma un obbligo di legge, lascia grandi perplessità».

Minardi ha presentato una interrogazione: «vorrei che il presidente ci chiarisse anche se la Regione, a causa di questa sua mancanza, rischia di incorrere in sanzioni da parte delle autorità preposte. Non vorrei che al danno si aggiungesse la beffa, con la Regione costretta ad utilizzare soldi pubblici per pagare evidenti inefficienze. Di sicuro – conclude Minardi – questo ennesimo passo falso, ci dà un motivo in più per sollecitare il presidente del consiglio regionale Dino Latini a iscrivere quanto prima all’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa la nostra proposta di legge per l’abrogazione dell’Agenzia».

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