Lavori in via Del Casone, «mezz’ora per percorrere un chilometro, i lavori dureranno mesi, si trovino soluzioni pratiche». Lidia Iezzi del Pd interviene sull’avvio dei cantieri dell’Atac per il rifacimento dei sottoservizi. I lavori procedono per stralci e di settimana in settimana vengono chiusi alcuni tratti di strada per intervenire con viabilità in un unico senso di marcia alternato con semaforo.
Lidia Iezzi segretaria Pd
Ma specie nelle ore di punta è un caos: «Via Del Casone è diventata purtroppo negli anni per mancanza di soluzioni come ad esempio il famoso sottopasso, l’alternativa ad una strada statale ormai costantemente bloccata tra ferrovia e mancate rotatorie. Il traffico si è riversato in via Del Casone soprattutto per chi deve attraversare la città per recarsi nelle zone commerciali e all’autostrada e ritorno. Nei pressi del passaggio a livello non è data la possibilità di girare in via Gronchi che invece alleggerirebbe di molto il carico di traffico verso la “rotatoria Clinicalab” e “rotatoria Paciotti” che blocca tutta la zona. Unna persona che abita in via Del Casone e lavora in Via Einaudi deve prima aspettare il semaforo di fronte al benzinaio, poi andare a fare il giro della “rotatoria Clinicalab”, per poi riscendere e attendere di nuovo il verde del secondo semaforo posto prima del passaggio a livello. Si impiega anche mezz’ora per percorrere 1 kilometro. E a nessuno è venuto in mente di spegnere il semaforo che si trova pochi metri più a sud di via del casone. Inoltre, data l’impossibilità per chi arriva dall’autostrada o superstrada di proseguire verso sud in via Del Casone, perché via Gronchi (ampia strada parallela alla ferrovia che potrebbe essere una risorsa per lo smaltimento del traffico) è stata chiusa, questi sono costretti a scegliere due possibilità o percorrere via Einaudi ed andare ad intasarsi verso la “rotatoria Paciotti” lasciando ogni speranza di arrivare a destinazione in orario oppure proseguire con la superstrada fino all’uscita sud in zona Cosmopolitan, altra zona da bollino rosso ora peggiorato anche per via del blocco di via del Casone. Senza considerare gli spaventosi aumenti di edificato e unità abitative che non tengono minimamente conto dell’impatto urbanistico anche dal punto di vista del traffico. Le case e i centri commerciali aumentano ma le strade sono sempre quelle».
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Interessante.. ma che si può fare? Ci si può fare qualcosa?