Mauro Giustozzi, coordinatore provinciale di Base Popolare
«C’è una marcata preoccupazione per l’attuale precaria situazione politica del capoluogo e per le crescenti difficoltà del territorio provinciale, con la crisi dei settori produttivi trainanti l’economia locale, a fronte di risposte non sufficienti della politica e delle istituzioni ai bisogni sempre più stringenti di famiglie, imprese e giovani».
Ha già messo nel mirino alcuni temi la prima riunione del direttivo provinciale di Base Popolare Marche, che era stato eletto lo scorso 15 dicembre.
Dopo la nomina di Elisabetta Romoli come segretaria organizzativa, il gruppo guidato dal coordinatore provinciale Mauro Giustozzi e dal vice Mattia Orioli ha passato al vaglio le problematiche sul tavolo del dibattito politico.
«In tale contesto di difficoltà, Base Popolare, realtà da poco costituitasi anche a livello regionale, sta sviluppando la sua proposta politica per affermare in modo sempre più incisivo la propria presenza sullo scenario politico locale – ribadisce il direttivo del partito – a tal fine sarà avviata una campagna di ascolto e consultazioni per raccogliere interazioni e contributi, ed elaborare proposte e strategie tecnico-programmatiche in grado di favorire un reale rilancio per tutta la provincia a partire dal suo capoluogo».
Direttivo che plaude per le «risultanze ampiamente positive del Congresso provinciale sia per l’alto numero di presenze che per interesse suscitato e contenuti».
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Leggo “Spacca” e mi viene in mente avendolo conosciuto già come politico scaltro e sempre disponibile a nuove tecniche di arrembaggio politico, che quanto sopra potrebbe rappresentare il Polo accentratore di quelli che c’erano prima, specialmente con esperienza e quelli che ci sono adesso. Anche per lui sarebbe facile portare avanti una concentrazione di soggetti navigati di cui i risultati rimbalzano ogni giorno di pagina in pagina, di commento in commento. Ognuno tagliato nel suo campo. Ogni scelta fatta a dovere, dove un assessore alla sanità, tanto per dirne una , chi meglio può esserlo se non un ex questurino.Tutti con un compito preciso, rovinare Regione, Provincie, Città, Paesi con relative Frazioni ed è naturale anche tutti quelli che ci abitano. Sarebbe avvantaggiato dal fatto che non dovrebbe promettere niente perché tanto nessuno ci crederebbe e di poter raccogliere tutti i frutti del suo lavoro specialmente se tutte queste braccia rubate all’agricoltura si dessero da fare.
Per i prossimi cinque anni non sarebbe meglio che nessuno si preoccupasse per noi in maniera che possiamo avere tutto il tempo per vedere se potrebbe corrispondere a verità il noto proverbio:” Aiutati che il Padreterno ti aiuta”?