«Medici di altri reparti nei pronto soccorso?
Fantasia politica per salvare l’apparenza,
così a rischio pazienti e professionisti»

SANITA' - Il duro intervento della Cgil contro il piano regionale per l'Ast di Macerata, con cui si vorrebbe colmare la carenza di dottori nel reparto di emergenza: «Una cura peggiore della malattia. Come purtroppo spesso ormai accade con questa Giunta regionale, le mancanze decisionali si scaricano sempre sui già provati lavoratori del Servizio sanitario»

- caricamento letture
pronto-soccorso-ospedale-macerata-5-325x217

Il pronto soccorso dell’ospedale di Macerata

«Con tali scelte si dimostra la notevole fantasia politica che altro fine non ha che salvaguardare l’apparenza senza considerare però il danno reale che si causa in primo luogo all’utenza e in subordine al medico, peggiorando la propria serenità lavorativa, rischiando tra l’altro di alimentare pericolosi processi di fuga dal Servizio sanitario pubblico che stanno diventando sempre più preoccupanti». Cgil e Fp-Cgil intervengono per contestare duramente il piano regionale per far fronte alla carenza di medici nei pronto soccorso, così come emerso durante l’ultimo collegio di direzione dell’Ast di Macerata. L’idea della Regione e dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini è quella di stoppare i contratti con le cooperative e dare incentivi ai medici degli altri reparti per coprire i turni vacanti nei pronto soccorso. 

«Ci troviamo ora di fronte ad imminenti scelte che rischiano di rivelarsi come una cura peggiore della malattia, per rimanere nella metafora sanitaria – attaccano i sindacati – Come Cgil ed Fp-Cgil abbiamo sin da subito contestato il ricorso alle cooperative di servizi per la copertura dei turni vacanti dei pronto soccorso, restando però per un lungo periodo inascoltati. Oggi invece l’Ast di punto in bianco sembra decidere per interrompere la collaborazione con il prestatore d’opera senza aver però nel frattempo trovato un alternativa adeguata che non vada a gravare ulteriormente sulla qualità del lavoro dei sempre più ridotti medici dipendenti. Alla fine, come purtroppo spesso ormai accade con questa Giunta regionale, le mancanze decisionali si scaricano sempre sui già provati lavoratori del Servizio sanitario. Tale modalità di intervento rischia seriamente di non dare una risposta adeguata alle necessità di cura della cittadinanza, coinvolgendo professionisti non specializzati per la prestazione richiesta, mettendo a serio rischio sia l’utenza ma anche il professionista chiamato ad erogare il servizio. Tale tipo di gestione comporterebbe inoltre, in un assurdo gioco di incastri con risorse insufficienti, lo spostamento di pedine a copertura delle necessità dei Pronto soccorso, generando però al contempo un deficit di personale da impiegare nelle varie Unità operative di degenza con conseguente inadeguatezza nel garantire la necessaria assistenza da erogare».

pronto-soccorso-ospedale-civitanova-FDM-1-325x224

Il pronto soccorso di Civitanova

«La soluzione del problema – continuano Cgil e Fp-Cgil – dovrebbe essere a nostro avviso cercata e ponderata attentamente considerando che l’Ast di Macerata va gestita e tutelata trovando misure valide e risolutive, mentre invece andiamo avanti con scelte che possono portare solo risultati temporanei e che servono solo a mettere una toppa rispetto a problemi che diventano ogni giorno sempre più grandi. La necessità di soddisfare le esigenze sanitarie del territorio richiede un adeguato investimento sia in personale ma anche di risorse economiche che vanno cercate e stanziate come chiediamo da anni, aumentando la spesa sanitaria e portandola ai livelli dei principali Paesi europei, mentre invece né il Governo con la legge di bilancio, né la Regione Marche sembrano attualmente orientate verso questa direzione. La buona politica si dovrebbe basare unicamente su questi principi perché il nostro territorio e la nostra Ast non può essere né laboratorio di sperimentazione né la cenerentola delle Aziende sanitarie regionali ma è a pieno titolo una componente del Sistema sanitario regionale e come tale va tutelata, insieme ai validi professionisti che ogni giorno cercano, faticosamente, di offrire un servizio adeguato in condizioni purtroppo molto spesso inaccettabili».

 

Saltamartini e il nodo delle coop: «Incentivi agli specialisti Ast. Pochi medici? A breve solo un ricordo»

Ast, verso lo stop alle coop e ai pensionati: i turni nei vari Pronto soccorso da coprire con i medici dei reparti



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X