Il consigliere comunale Pierpaolo Turchi
di Laura Boccanera
Vince Civitanova perde pezzi, Pierpaolo Turchi esce dalla civica, ma rimane in maggioranza. Assente all’ultimo consiglio comunale quando la stessa civica ha rinnegato la politica urbanistica bocciando l’adozione definitiva delle varianti Cristallo e Agriforest, votata precedentemente a favore, Pierpaolo Turchi, uno degli ultimi consiglieri comunali rimasti nella lista di Fausto Troiani, passa al gruppo indipendente.
Il consigliere ha inviato in comune una lettera protocollata nella quale motiva le ragioni dello scisma «per divergenze politiche». Contattato, non vuole spiegare ulteriormente le motivazioni dell’abbandono che però era nell’aria già da tempo. Vince Civitanova in questi mesi ha perso diversi pezzi per strada. E’ rimasto attualmente solo il consigliere Marino Mercuri e il presidente del consiglio comunale Fausto Troiani. Anche Pierluigi Capozucca infatti qualche mese fa ha lasciato la civica per approdare a Fratelli d’Italia.
Turchi era stato eletto con la civica di Ciarapica “Civitanova Unica” per poi passare a Vince Civitanova nell’estate 2023 con un annuncio in pompa magna di Fausto Troiani «Noi più forti che mai, questo è solo l’inizio» (leggi l’articolo).
Nell’estate del 2023 l’annuncio del passaggio di Pierpaolo Turchi a Vince Civitanova
Al momento Turchi rimane in maggioranza come esponente del gruppo indipendente e non approda in nessun altro partito «in attesa di decidere se e quale strada prendere» l’unico stringato commento rilasciato a margine della lettera protocollata in Comune.
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Questi continui salti nell’amministrazione con tutto quello che ne consegue, arricchito anche dai consigli comunali dove probabilmente il prossimo voto in favore del sindaco sarà solo il suo e che lo rende, il consiglio dico, ancora abbastanza valido per dispensare buon umore con tutti i colpi di scena che sembrano diretti da un regista “de cannella ” per quanto sono improvvisi, pieni d’effetti speciali, più, molto più di chi li provoca e che tutto sommato rallegrano il cittadino che sospetta perché le cose vadano in un determinato modo (Do ut des : «io do affinché tu dia”) ma pur leggermente contrariato, fa buon viso a cattivo gioco e come diceva Badoglio anche lui si accoda:”..riconosciuta l’impossibilità di continuare l’impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla città, guarda, ride e non manca neanche chi lo fa con una certa compassione…”.