«Permesso rosa, Laviano ha mentito.
Alle donne incinte dico:
andate all’Apm e pretendetelo»

MACERATA - L'affondo del consigliere di opposizione Alberto Cicarè, che denuncia come la delibera approvata nel 2022 ancora non sia ancora stata applicata. E mostra la risposta data da un ufficio del Comune a una donna che ne aveva fatto richiesta

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Alberto Cicarè, consigliere comunale di opposizione

«Il mio suggerimento è che da domani tutte le donne incinte che ne abbiano interesse si rechino agli uffici dell’Apm per pretendere il rilascio del permesso rosa. Se così non fosse, qualcuno, soprattutto qualcuna, dovrebbe solo vergognarsi». Sono le parole del consigliere d’opposizione del gruppo  Strada comune-Potere al popolo Alberto Cicarè, che mette nel mirino l’amministrazione Parcaroli sul tema dei parcheggi rosa, dopo le lamentele di una cittadina.

«Abbiamo presentato in Consiglio Comunale, in seguito al colloquio con una concittadina, una mozione per l’applicazione della disciplina dei cosiddetti “parcheggi rosa” – spiega Cicarè – Il Comune di Macerata, con una delibera di Giunta Comunale dell’ottobre 2022, ha stabilito che le donne incinte e le madri fino al secondo anno di età dei figli hanno la possibilità, al costo di 25 euro all’anno, di avere una tessera per sostare fino a due ore nei parcheggi gestiti da Apm. Una bella cosa, che costituisce una importante agevolazione. Ebbene, l’Apm a distanza di due anni da quella delibera rilascia i permessi solo ai genitori con figli fino a tre anni di età, ma non per le donne incinta, disapplicando la delibera del Comune. Potete capire quanto può essere importante, per una donna in gravidanza, poter parcheggiare con questa agevolazione, che rimane un miraggio».

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L’assessora Laura Laviano

E qui Cicarè ricorda le risposte che la maggioranza aveva dato quando era stata discussa la mozione. «L’Assessora Laviano, che ha risposto per l’Amministrazione – continua Cicarè – ha sostenuto che la disciplina dei parcheggi rosa in realtà è già applicata, e quindi la mozione è stata respinta. Addirittura, durante la discussione, la consigliera Leombruni ha enumerato i dati dei permessi rosa rilasciati e ha sostenuto che la nostra concittadina, prima di fare la segnalazione, doveva rivolgersi agli uffici giusti, quindi la colpa era un po’ sua. Ebbene, il 16 settembre l’Apm, non un ufficio sbagliato, ha risposto con mail alla nostra concittadina che i permessi rosa alle donne in gravidanza non vengono rilasciati. Ebbene, il 27 settembre l’ufficio Informadonna del Comune, non un ufficio sbagliato, con mail ha comunicato all’interessata che non sapeva niente al riguardo, e ha chiesto informazioni all’Apm, che ha risposto che la delibera è ancora in corso di attivazione, e che non se ne conoscono i tempi di attuazione. Quindi, l’assessora Laviano ha mentito quando ha risposto che la disciplina dei parcheggi rosa è già attuata; quindi la maggioranza, e le donne che la compongono che sono state particolarmente solerti nel criticare la nostra proposta, hanno bocciato una mozione che chiedeva l’applicazione di una normativa a favore delle donne».

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La risposta citata da Cicarè



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