di Gianluca Ginella
Costretta a subire un rapporto sessuale da tre uomini, questa la denuncia di una donna che ha portata al processo in cui oggi due di loro sono stati condannati. Il Tribunale di Macerata ha deciso una pena di 5 anni e 4 mesi per entrambi. L’accusa era di violenza sessuale di gruppo. Il terzo uomo che sarebbe stato coinvolto in questi fatti non è stato mai identificato.
Sotto accusa sono finiti un insegnante campano, 46 anni, e un muratore di 54 anni, di Porto Recanati. Secondo il pm Rosanna Buccini, che oggi ha chiesto la condanna a nove anni per entrambi gli imputati, i fatti sarebbero avvenuti il 24 aprile del 2021 a Porto Recanati, nella casa del docente.
L’avvocato Giuseppe Lupi
I due imputati e la terza persona mai individuata avrebbero partecipato ad una festa insieme alla donna che li accusa e ad altre due ragazze. La donna dice che sarebbe stata costretta ad avere un rapporto sessuale con il docente mentre l’altro imputato e lo sconosciuto la tenevano ferma. Il pm nella requisitoria ha parlato di «ripetuti rapporti subiti con violenza dalla persona offesa dopo che era stata portata sul letto».
Il docente, difeso dagli avvocati Luca Froldi e Giuseppe Lupi, contesta le accuse e nel corso del processo ha detto di non aver avuto rapporti con la donna che aveva conosciuto pochi giorni prima e che quel 24 aprile avevano pranzato insieme. poi quando erano arrivati il fratello di lui e l’altro imputato avevano pensato di comprare della cocaina.
L’avvocato Luca Froldi
Poi ha riferito che quando il fratello e il 54enne erano andati via era rimasto con la donna a guardare un film. Anche il muratore, difeso dall’avvocato Rita Sisti, ha negato la violenza sessuale. Entrambi gli imputati, in seguito alle indagini condotte dalla Squadra mobile di Macerata, erano stati arrestati nel febbraio del 2022 (ora sono entrambi liberi).
La donna, assistita dall’avvocato Marco Pacchiarotti, si è costituita parte civile al processo. Oggi la sentenza.
Il Tribunale ha condannato entrambi gli imputati a 5 anni e 4 mesi, ha riconosciuto le attenuanti generiche ed escluso l’aggravante della cessione di droga. I giudici si sono presi 90 giorni per le motivazioni.
*A tutela della vittima vengono omessi i nomi degli imputati
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