Il tribunale di Macerata
Evade dagli arresti domiciliari, raggiunge la fidanzata, la picchia facendole saltare un dente e rompendole il naso e poi minaccia di darle fuoco. Questo quanto contestato ad un 28enne che oggi ha patteggiato 8 mesi e 20 giorni al tribunale di Macerata. Il processo per direttissima si è svolto davanti al giudice Francesca Preziosi. I fatti sono avvenuti lo scorso 19 settembre a Macerata. Il 28enne si trovava agli arresti domiciliari. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Stefano Lanari, quel giorno è evaso e ha raggiunto la fidanzata, che si trovava in auto.
L’ha tirata fuori con la forza, l’ha sbattuta per terra e poi ha iniziato a colpirla con calci e pugni fino a romperle il setto nasale e farle saltare un dente.
L’avvocato Alessandro Marcolini
Poi, prosegue l’accusa, le ha tirato addosso dell’alcol che si era portato dietro e ha minacciato di darle fuoco con l’accendino che teneva in mano. In questo modo, prosegue l’accusa, l’aveva costretta a scendere dall’auto e a rientrare in casa con lui.
Un episodio che aveva portato all’arresto del giovane oltre alla revoca dei domiciliari per la rapina (il 28enne ora si trova in carcere).
L’avvocato Raffaele Belogi
Al processo per direttissima il 28enne era accusato di evasione, lesioni personali alla fidanzata (che aveva riportato 30 giorni di prognosi) e violenza privata. L’imputato è difeso dagli avvocati Alessandro Marcolini e Raffaele Belogi. Oggi accusa e difesa hanno concordato per un patteggiamento: alla fine 8 mesi e 20 giorni per il 28enne.
* A tutela della vittima il nome dell’imputato non viene indicato
Evade, pesta la fidanzata a sangue e le getta l’alcol addosso. Poi la minaccia: «Ti do fuoco»
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