Sabato 12 e domenica 13 ottobre tornano per la tredicesima edizione le Giornate Fai d’Autunno. Partecipare alle Giornate Fai non è un’occasione per scoprire e per godersi il patrimonio che ci circonda, ma anche un modo concreto per contribuire alla sua cura e alla sua valorizzazione attraverso la missione del Fai. «Partecipare alle Giornate Fai d’Autunno significa non solo vivere un’esperienza culturale di grande valore, ma anche contribuire alla missione del Fai nella salvaguardia del patrimonio italiano – spiega il vicepresidente regionale del Fai nonchè delegato del Fai di Macerata, il professor Giuseppe Rivetti – Le donazioni raccolte durante l’evento saranno destinate ai progetti di restauro e valorizzazione».Tante le aperture in provincia di Macerata.
Il convento di Renacavata
Camerino – Il convento di Renacavata, abitato dai frati cappuccini, i quali si rendono disponibili a far visitare le parti interne più antiche del convento del ‘500 e il refettorio, ma anche lo spazio storico con i suoi pregevoli manufatti, in particolare la pregiata collezione dei tabernacoli lignei marchigiani, e infine la parte boschiva all’esterno del convento, luogo di meditazione dei frati, in cui si può comprendere il rapporto dei cappuccini con la selva e con la natura più in generale. Il percorso si concluderà nel bosco del convento in cui i frati si ritirano per la meditazione solitaria a contatto con il creato.
Monastero Santa Chiara a Camerino
Monastero di Santa Chiara, straordinaria ed eccezionale apertura del Monastero risalente al 1300 e danneggiato dal sisma del 2016, con una visita che si svolge in sicurezza e che permette di vedere il chiostro rinascimentale dell’antico monastero e il coro intarsiato risalente al 1489. Attingendo all’arte, alla cultura e alla spiritualità qui custodite, possiamo lasciarci illuminare dal suo fascino e da quello di Santa Camilla Battista e, in un cielo che a volte ci appare povero di riferimenti luminosi, scoprire che proprio intorno noi, anche tra le rovine di terre segnate dal sisma, ci sono più stelle di quante pensiamo, ci sono bellezze che sanno generare ferite fiorite.
Villa la Quiete
Treia – Aperta al pubblico per l’occasione Villa Spada che sarà possibile visitare con una serie di tour organizzati al mattino e al pomeriggio. L’iniziativa, promossa dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) e sostenuta dal Comune di Treia, offrirà ai visitatori un’opportunità unica per scoprire un luogo dallo straordinario valore storico, artistico e paesaggistico. Le visite guidate si terranno nei giorni 12 e 13 ottobre, con ingresso libero, nella giornata di sabato dalle 15 alle 18; domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Sarà possibile visitare anche la mostra fotografica di Lucia Bottegoni, “Scatti urbex”, allestita all’interno della “Casa del custode”
Villa Spada, situata in una posizione panoramica che domina le colline marchigiane, rappresenta un esempio pregevole di architettura neoclassica. Costruita nel XVIII secolo dalla famiglia Spada, l’edificio è stato per lungo tempo un punto di riferimento culturale e sociale della comunità. Durante le Giornate Fai i volontari guideranno i visitatori alla scoperta di questo luogo meraviglioso: dal parco secolare agli affascinanti dettagli architettonici che testimoniano la ricca storia della villa. L’iniziativa mira non solo a far conoscere Villa Spada, ma anche a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale locale. Le visite, organizzate nel rispetto delle norme di sicurezza, saranno condotte dai giovani volontari studenti dell’Istituto Egisto Paladini, che accompagneranno i visitatori in un vero e proprio viaggio nel tempo. «Non solo un viaggio di scoperta di uno dei nostri gioielli – spiega l’assessore al turismo Sabrina Virgili – ma anche di valorizzazione. Sono i nostri studenti che faranno da Ciceroni il che rappresenta un prezioso contributo per i visitatori, ma anche per loro che avranno modo di approfondire la storia di un luogo importantissimo della città. Saranno presenti anche un’agronoma con interventi mirati proprio sul roseto di Villa Spada e un’attrice che interpreterà parti della storia della villa». Si consiglia di indossare scarpe comode per poter godere appieno dell’esperienza, soprattutto durante la passeggiata nel parco storico che circonda la villa.
Santa Teresa del Bambin Gesù
San Severino – Monastero di Santa Chiara di San Severino, particolarmente affascinante perché offre l’opportunità di esplorare un luogo di clausura solitamente inaccessibile al pubblico. Normalmente chiuso, il monastero apre le sue porte solo in occasioni speciali, rendendo la visita un’esperienza rara e preziosa. Visitare il Monastero di Santa Chiara è un’occasione unica per immergersi in una dimensione di silenzio e contemplazione, lontano dai ritmi quotidiani, e per scoprire un patrimonio nascosto di grande valore storico-culturale.
Istituto delle Suore Convittrici del Bambin Gesù, la chiesa, completamente ricostruita nel 1717, ha una pianta ottagonale e presenta all’interno tre altari. L’altare maggiore, ospita una tela del pittore urbinate Giovanni Ortenzio Bertucci, con la sacra famiglia e Santa Teresa D’Avila (1696). L’altare di sinistra custodisce una tela del pittore romano Giuseppe Pesci raffigurante la Concezione e altri Santi (sec. XVIII).
«Grazie di cuore a tutti i volontari della Rete territoriale del Fai della provincia di Macerata – sottolinea il Presidente Marco Magnifico – e alle centinaia di Apprendisti Ciceroni, appositamente formati dai loro docenti: un grande segnale di ottimismo, di vigore, di fratellanza civile di tanti cittadini delegati, volontari e Apprendisti Ciceroni per i loro concittadini,. Infine un grazie sentito ai proprietari dei luoghi aperti e alle amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa, unitamente alle Grotte di Frasassi per l’attenzione riservata in occasione delle Gfa».
Bambin Gesù dove sono stata in collegio !
Villa Spada solo il giardino probabilmente!?
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professore, ma di seconda fascia. per completezza di informazione.