Il Comune vuole le mail dei primari,
l’Ast dice no e l’opposizione attacca:
«Vogliono mettere il bavaglio ai dipendenti»

MACERATA - Dopo la scelta dell'aula sinodale dell'ex Seminario perché si attendono almeno trecento spettatori, i capigruppo di opposizione sollevano un caso ed attaccano l'azienda sanitaria in vista del Consiglio comunale aperto sulla sanità del 4 ottobre

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di Luca Patrassi

Mentre in Comune, fronte presidenza del Consiglio, stimano in oltre trecento i possibili partecipanti alla prossima seduta del Consiglio comunale aperto sulla Sanità che si svolgerà il 4 ottobre nell’aula sinodale dell’ex seminario di via Cincinelli, le forze di opposizione sollevano un (presunto) caso legato al fatto che la direzione Ast non ha fornito alla presidenza del Consiglio comunale le richieste mail istituzionali dei primari.

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I banchi dell’opposizione

Ecco cosa obiettano i capigruppo di opposizione David Miliozzi, Stefania Monteverde, Ulderico Orazi, Narciso Ricotta e Roberto Spedaletti e oltre a Giordano Ripa del Gruppo misto (che ha tre consiglieri fuoriusciti dalla maggioranza, gli altri Sabrina De Padova e Claudio Carbonari non sono intervenuti sull’argomento): «Il 4 ottobre dalle 15 in poi si svolgerà, nell’Aula Sinodale dell’ex Seminario vescovile di via Cincinelli, il Consiglio comunale aperto sulla sanità maceratese. Purtroppo, però, il Consiglio comunale sarà aperto ma non troppo: infatti c’è il rischio che non vi possano partecipare i primari del nostro nosocomio. La funzione di un Consiglio comunale aperto sulla sanità è quella di dare voce ed ascolto a tutti i soggetti che interagiscono sul tema: riteniamo che tra questi soggetti vi debbano essere, oltre ai cittadini utenti, alle associazioni professionali, sindacali e di volontariato, agli amministratori pubblici anche gli operatori della sanità e, quindi, sicuramente anche i primari che sono i dirigenti dei vari reparti ospedalieri e rappresentano le singole unità operative. Infatti, nella riunione dei capigruppo del Consiglio comunale tenutasi la scorsa settimana tutti i partecipanti avevano concordato di invitare i primari dell’Ospedale di Macerata. Sembra, però, che all’atto pratico la direzione dell’Ast non abbia voluto fornire gli indirizzi mail istituzionali per far recapitare l’invito ai primari e che il Sindaco sia accondiscendente a detta scelta. E’ evidente che ci troviamo di fronte ad un maldestro tentativo di mettere il bavaglio ai dipendenti Ast che, invece, potrebbero dare un prezioso contributo a trovare la soluzione dei molteplici problemi che affliggono la nostra sanità».

L’invito finale: «Chiediamo, quindi, che il Presidente del Consiglio Comunale, nel rispetto dell’autonomia del Consiglio stesso, proceda ad invitare i nostri primari che con il loro lavoro, quello dei collaboratori medici e quello degli infermieri e di tutto e del personale tecnico tengono ancora in piedi il servizio sanitario locale. In ogni caso, fin d’ora e pubblicamente, invitiamo tutto il personale Ast che lavora presso l’Ospedale di Macerata a partecipare, come liberi cittadini, al Consiglio Comunale aperto portando il loro prezioso contributo di esperienza e conoscenza».

Onde evitare equivoci, è bene precisare che al Consiglio comunale possono sempre partecipare tutti, anche se non “invitati”. In particolare a quelli “aperti” con possibilità di intervento.

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