Un file audio in cui si sente partire un colpo di fucile, poi i soccorsi prestati dal vicino di casa che ha sentito dei lamenti. È quanto emerge sulla morte di un uomo di 60 anni di Camerino che nella notte di mercoledì è rimasto ferito al torace per l’esplosione di un colpo che lo ha ucciso.
Sull’episodio sono in corso le indagini dei carabinieri e resta da capire se si sia trattato di un gesto volontario o se si sia trattato di un incidente.
Quanto emerge dalle indagini è che l’uomo stava conversando al telefono con qualcuno e la chiamata stava venendo registrata. Ad un certo punto si sente l’esplosione del colpo e la persona che stava parlando con il 60enne chiede cosa sia successo. Poi si sentirebbe l’uomo chiedere aiuto. Il colpo è stato sentito da una vicina di casa che però sul momento non ha capito fosse il rumore di una fucilata.
La donna ha riferito al marito di aver sentito quel rumore e lui si è affacciato per capire se ci fosse qualcosa di anomalo. In questo modo ha sentito i gemiti di dolore del vicino e sapendo dove nascondeva la chiave di riserva è riuscito ad entrare in casa. Scoperto l’accaduto ha chiamato i soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Camerino che hanno per primi prestato le cure al ferito. L’uomo è stato poi trasportato all’ospedale di Torrette di Ancona con l’eliambulanza.
Nonostante i tentativi di salvargli la vita il ferito non si è ripreso ed è morto in ospedale. Le indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Rosanna Buccini, sono in corso.
Il magistrato ieri ha fatto svolgere una ispezione cadaverica ma potrebbe decidere di far eseguire anche una autopsia. Di certo c’è che era il 60enne che imbracciava il fucile carico e che è a lui che è partito il colpo. Non è però ancora chiaro se si sia trattato di un gesto volontario (ci sarebbero elementi che fanno propendere gli inquirenti verso questa ipotesi) o se il colpo sia partito accidentalmente mentre parlava al telefono.
(Gian. Gin.)
Colpo di fucile al torace, muore dopo il trasporto in ospedale
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