«Due minorenni stuprate in un mese,
Civitanova è fuori controllo
e l’amministrazione è indifferente»

SICUREZZA - La consigliera Mirella Paglialunga va all'attacco dopo i casi della 14enne e della 16enne e critica la guida di Palazzo Sforza. «Per tornaconto politico nascondono la testa sotto la sabbia. Il sindaco ha il dovere di convocare un più ampio tavolo tecnico con gli interlocutori di riferimento per analizzare oggettivamente la situazione e pianificare interventi amministrativi e politici immediati»

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Mirella Paglialunga

«Civitanova è fuori controllo, dopo due stupri di ragazze minorenni in un mese è necessario che il sindaco convochi un tavolo tecnico per analizzare la situazione», così la consigliera Mirella Paglialunga, ex candidata sindaco del centrosinistra, dopo la drammatica vicenda della ragazzina di 14 anni vittima di violenza sessuale. L’episodio è avvenuto tra martedì e mercoledì e il presunto stupratore, un 24enne marocchino, è stato poi arrestato dai carabinieri (domani la convalida del fermo). L’altra violenza sessuale era avvenuta tra il 5 e il 6 luglio scorsi, vittima una 16enne. Dopo questi episodi Mirella Paglialunga attacca l’amministrazione: «non posso stare zitta di fronte alla loro indifferenza, negli anni hanno consentito e favorito il cambiamento peggiorativo della fisionomia di Civitanova». Paglialunga parla di «“Struzzi della migliore specie” che per tornaconto politico nascondono la testa sotto la sabbia. In primis il sindaco Fabrizio Ciarapica che non perde occasione, anche di fronte a due stupri di minorenni in un solo mese (quello della 14enene è avevnuto tra martedì e mercoledì scorsi, mentre una ragazza di 16 anni è stata vittima di violenza lo scorso ….) , per ripetere i suoi inutili mantra “ Civitanova è una città sicura”, “numerosi sono stati gli interventi per garantire accoglienza ed una pacifica convivenza”, “abbiamo istallato numerose telecamere”». Secondo Paglialunga «Lo stile è sempre lo stesso: negare anche l’evidenza come fece per il problema dell’inquinamento dell’arenile alla foce del Chienti. Mi rifiuto di pensare che un’amministrazione locale non sappia trovare metodi e risorse per tenere sotto controllo gli effetti della movida e del particolare turismo che alcuni locali attraggono. All’ingresso di Civitanova campeggia ancora un cartellone pubblicitario che la definisce ambiguamente “città di vita vita” dove prolifera un turismo prevalentemente notturno. Questo sistema va governato perché Civitanova è fuori controllo». Ancora, Paglialunga ce l’ha con il sindaco (pure assessore al turismo) «deve preoccuparsi non solo degli incassi dei locali privati ma anche e soprattutto della qualità della vita di tutti i potenziali turisti e dei civitanovesi. Dovrebbe promuovere ed applicare accordi con i gestori della movida finalizzati alla prevenzione di episodi delinquenziali, dovrebbe impegnare più risorse per garantire controlli della polizia locale serrati ed attenti agli effetti della movida in termini di impatto acustico, di disturbo della quiete pubblica, di molestie ai residenti ed a chi vorrebbe vivere in libertà, di notte, d’estate, il lungomare civitanovese senza incappare in risse o persone incontrollabili a causa dell’alcol o di sostanze».

Sul tavolo tecnico permanente inter-istituzionale per prevenire e contrastare il disagio giovanile, «annunciato da Ciarapica nel novembre 2023, sarebbe opportuno, a dieci mesi dalla sua nascita, di far conoscere a noi cittadini il programma, le attività realizzate o i risultati raggiunti. Civitanova non è sicura per i civitanovesi e nemmeno per i suoi figli (dice rivolgendosi al sindaco, ndr). E le telecamere non sono l’unico rimedio. Chi vuole delinquere non lo fa certamente sotto la telecamera. Di fronte a due stupri in un mese ed in entrambi i casi di minorenni, come minimo lei ha il dovere istituzionale di convocare un più ampio tavolo tecnico con gli interlocutori di riferimento per analizzare oggettivamente la situazione, prenderne atto e pianificare interventi amministrativi e politici immediati, non più procrastinabili per ridare a Civitanova l’immagine e la sostanza di una città veramente accogliente. A questo tavolo dovrebbe anche invitare le forze di opposizione perché per governare una città, senza ridurre tutto a mero bla bla elettorale, c’è bisogno anche di confrontarsi con altri punti di vista».

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