
Gianmarco Tamberi
«È tutto finito». E’ l’inizio choc del post pubblicato dal campione olimpico Gianmarco Tamberi pochi minuti fa sui suoi canali social. Gimbo, arrivato alle Olimpiadi di Parigi debilitato da alcuni problemi di salute, prima l’edema al bicipite femorale di inizio luglio, che gli ha impedito di partecipare agli ultimi meeting, poi lo stato febbrile dei giorni scorsi con calcolo renale che l’hanno portato al pronto soccorso e a rimandare la partenza, lamenta di aver accusato un altro calcolo renale questa notte. E oggi alle 19 è in programma la finale olimpica del salto in alto.
«Ci ho sperato fino all’ultimo, ci ho creduto nonostante tutto quello che era successo – ha scritto Gimbo – Ho ricevuto un sostegno e un affetto cosi grande da parte di tutti voi che mi ha dato una forza unica per rialzarmi da questo ennesimo problema, ma evidentemente doveva andare così. Questa notte alle 5 mi sono svegliato a causa di quello stesso dolore lancinante di qualche giorno fa. Un’altra colica renale. Sono passate 5 ore e ancora il male non passa. Sono riuscito a battere il destino una volta dopo quell’infortunio nel 2016, questa volta purtroppo penso proprio che abbia vinto lui. Sono senza parole, mi dispiace davvero da morire. Scenderò in pedana comunque questa sera? Si, ma non so davvero come farò in queste condizioni a saltare».
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Sono dolori talmente forti da non riuscire a respirare... Ancora mi chiedo come possa aver saltato alle qualificazioni
Il dolore è forte è i rischi sono tanti ci vuole il tuo coraggio Cmq in bocca al lupo
questi sono i veri campioni..dai non mollare sei un grande
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excusatio non petita…
Questo ha rotto le p…. a piangersi addosso..
Se sei un’atleta olimpico, devi solo gareggiare dando tutto e poi vada come vada…
Basta bere tanta acqua e i calcoli non vengono… mai sentito di calcoli renali in atleti giovani e sani… ma lui è unico.
A Stefano Florentino.
Secondo me, Tamberi non si è pianto addosso, ha detto le cose come stanno. Comunque scenderà in pista e darà il massimo, non come un tennista che è andato al mare.
Un’ osservazione: Tamberi è di sesso maschile, quindi va scritto “un atleta” (senza apostrofo), altrimenti diventa di sesso femminile.
@Mario Ricci: vedi di fare poco il fenomeno, sei solo ridicolo..
PS Ho scritto bene? Considera anche qualche altro appellativo per te che CM mi avrebbe censurato
Io ci sono passato e, per rendere chiara la cosa, una donna mi disse che avrebbe preferito ancora affrontare il parto piuttosto che quelle coliche. Solo mi donando, da atleta mondiale, questo calcolo quando è stato scoperto?
cocco mio, non è una tragedia: esiste la litotrissia percutanea, in tre giorni ti togli i calcoli e passa la paura (e soprattutto le coliche). Ovviamente, più corri e salti, più i calcoli si muovono nel rene e vanno ad infilarsi nell’uretere generando le dolorosissime coliche. Quindi non dire che stavolta il dolore ti ha vinto: purtroppo c’è la concomitanza delle gare, ma le coliche renali si risolvono e dopo è come partorire, non ci si pensa più.
“La mia dieta è tremenda, allucinante” aveva raccontato Tamberi a GQ, spiegando come questo regime fosse estenuante e difficile da sostenere: “Arrivo sempre all’appuntamento importante dopo mesi e mesi di dieta estenuante, ai Mondiali pesavo 73,9 chili, che è uno dei miei minimi storici. Sono alto 1,92, e se facessi qualsiasi altro sport il peso forma sarebbe intorno agli 85-86 chili”. Si tratta di una dieta che non va in nessun modo emulata, e che serve a portare al limite un atleta professionista di altissimo livello, come lui stesso aveva detto al Corriere della Sera: “Non vorrei che qualcuno copiasse quello faccio io per dimagrire: il mio è un percorso estremo seguito da esperti”. Esperti neofiti…