
Alessandro Gentilucci all’ultima assemblea dell’Aaato 3
«Attendiamo la valutazione dell’Agcm perché sciolga anche la problematica del socio privato di Astea, su cui permangono posizioni differenti tra chi sostiene che non possa permanere nella compagine societaria perché vietato dalle norme sull’in house e chi di parere opposto. Tuttavia, aver individuato un percorso che, finalmente, mette tutti d’accordo sul futuro dell’acqua pubblica nel nostro territorio, mi pare un risultato di non poco conto. Credo sia giusto riconoscere il merito a tutti coloro che hanno lavorato per arrivare a questa soluzione».
Così il presidente dell’Aato3 Alessandro Gentilucci a qualche giorno di distanza dall’assemblea dei sindaci che sembra aver sciolto il nodo della gestione del servizio idrico in provincia. Nell’ultima riunione dell’Aato i sindaci hanno raggiunto un accordo per una società consortile mista che vede insieme tutti i Comuni e le municipalizzate.

L’assemblea Aato
«A seguito della sentenza 18623 dell’8 luglio 2024 con cui le sezioni unite della Corte di Cassazione si sono pronunciate in merito alla sussistenza dei presupposti per l’affidamento in house del servizio idrico integrato – commenta Gentilucci – si è potuti arrivare giovedì scorso, durante l’assemblea dell’Aato 3 Marche Centro Macerata, a individuare la soluzione più idonea inerente la costituzione di un soggetto unico chiamato a gestire il servizio idrico. Soluzione che, peraltro, prendeva origine nella seduta assembleare del 27 febbraio 2023, quando fu votata l’ipotesi della società consortile da tutti i sindaci con un solo astenuto e, successivamente, nella seduta assembleare del 12 aprile 2023 quando lo stesso Gentilucci propose l’attuale modello ma si rimase impantanati nel dibattito tra sostenitori dell’ingresso nella consortile delle sole società di gestione e chi invece auspicava l’ingresso anche dei comuni».

Gentilucci con Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova
«Saranno necessari approfondimenti, ma l’impronta di creare una società che metta insieme i comuni e le società operative in regola con i requisiti, è quella che meglio può salvaguardare la gestione pubblica dell’acqua, scenario che ho sempre sostenuto e per il quale mi sono adoperato – sottolinea Gentilucci – Per questo è importante superare le polemiche e non dare adito a ricostruzioni capziose. Ora abbiamo la strada tracciata: a onore del vero, se l’assemblea del 7 marzo 2024 avesse accolto la proposta del sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, di richiedere un parere preventivo alla Corte dei Conti sul modello societario da adottare per la gestione unica del servizio idrico al fine di evitare possibili contenziosi, avremmo compiuto un ulteriore passo avanti».
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L’ASTEA mi spieghi perché con la tessera per prendere l’acqua a Macerata e Civitanova a Recanati e Montelupone non funziona essendo le macchine della stessa ditta sarei anche disposto a spendere di più ma gradirei poter usufruire del servizio.
Ma cosa devono fare questi signori: devono dare un servizio ai cittadini un bene come l’acqua di proprietà della natura, per cui, non si può né comprare né rivendere, ma solo usare. Fondamentale per ogni forma di vita, e completamente senza altre spese aggiuntive perché le spese di costruzione e manutenzione dei servizi necessari per fare arrivare l’acqua nelle case vengono continuamente pagate con la tassa sul reddito come da art. 53 Cost. che è l’unica costituzionale per concorrere alle spese pubbliche, in quanto: secondo il diritto costituzionale altre tasse che esistono e senza misura, sono indicibili, figlie di politici affaristi nemici di una Repubblica democratica come dovrebbe essere la nostra. (L’ARERA. non è altro che il sindacato delle famigerate privatizzazioni. Ha sostituito il CIPE, COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA. Quando aumentavano i prezzi diceva: i prezzi aumentano perché c’è la Scala Mobile: Gli italioti la fecero togliere tramite un referendum popolare. Infatti: i prezzi sono rimasti quelli degli anni ottanta, da allora, sono aumentati solo gli stipendi, pensioni e il tenore di vita degli italioti.