Spazio pubblicitario elettorale

Nuova discarica, la rosa si restringe:
entro fine anno scenderà a massimo 10.
«Prioritaria la distanza dal Cosmari»

RIFIUTI – Oggi l’assemblea dell’Ato3. Le macroaree sono a Camerino, Civitanova e Montecosaro, Corridonia e Mogliano, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Petriolo, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Sant’Angelo in Pontano, Treia. Sarà l’Università politecnica a stabilire i luoghi più idonei e poi palla agli amministratori. La docente Elena Fratalocchi e il direttore dell’Ata Massimo Principi hanno fatto il punto. Sull’impianto per i pannolini, la direttrice Pellei spiega: «Attualmente perderemmo 95 euro a tonnellata». E sul biodigestore: «Dobbiamo preparare una procedura per il finanziamento»

- caricamento letture
cosmari-discarica-4-650x488

L’assemblea. Massimo Principi

di Monia Orazi

Dove si farà la prossima discarica in provincia di Macerata? I cinque, dieci siti più probabili saranno individuati entro fine anno dal team dell’Università Politecnica delle Marche. Poi saranno gli amministratori a scegliere con il loro voto. Ha provato a rispondere a questa domanda l’assemblea dell’Ato 3, convocata per oggi pomeriggio dal presidente Sandro Parcaroli, alla presenza del direttore Ata Massimo Principi, dei sindaci, in totale circa una trentina le persone presenti tra amministratori e comitati, e del team dell’Università Politecnica delle Marche che insieme all’ingegner Massimo Stella, sta svolgendo il compito di individuare i siti di discarica.

cosmari-discarica-3-650x488Si è passati da 84 siti potenziali a 35 idonei ad ospitare la futura discarica. Si è parlato anche dell’impianto di recupero pannolini da costruire al Cosmari, l’unico finanziato con fondi Pnrr, ma che conti alla mano sarebbe in perdita.

SITI IDONEI – Sono risultati idonei, le macroaree 14 e 56 a Camerino, la macroarea 11 a Civitanova e Montecosaro, le aree 1, 6, 46 a Corridonia e in parte nel comune di Mogliano, la macroarea 60 a Loro Piceno, le macroaree 21, 34, 44 a Macerata, le macroaree 17, 22 e 66 a Matelica, le macroaree 27 e 54 a Montefano, la 73 e la 77 a Montelupone, le aree 71, 72, 78, 82 a Morrovalle, la 16 e la 40 a Petriolo, la 15 a Pollenza, la 51 a Potenza Picena, le aree 4, 8, 10, 19, 20, 35, 41 e 62 a Recanati, la 39 a Sant’Angelo in Pontano la 65 a Treia. Sono state individuate seguendo i criteri piano regionale di gestione dei rifiuti.

Ad illustrare i risultati è stata Elena Fratalocchi, docente dell’Università politecnica che ha annunciato il prossimo obiettivo: «Le aree idonee sono state individuate con una superficie continua maggiore di 10 ettari e dimensioni della superficie minore superiore a 100 metri, per evitare delle strisce. La seconda fase ha l’obiettivo di ottenere la graduatoria della maggiore preferenzialità, un gruppo di macroaree meno penalizzate. Le individueremo entro fine anno. Adesso abbiamo una fase di circa due mesi e mezzo, tre di sopralluoghi, orientativamente saranno tra 5 e 10 quelle che risultano meno penalizzate numericamente ben distanziate dalle altre».

Tra i criteri di analisi attenzione alla presenza di case sparse, zona P1 e P2, zone di interesse archeologico, l’opportunità di localizzazione vicino al Cosmari, area di pregio agricolo e area d’agricoltura biologica.

A ciascun criterio sarà attribuito un valore e ci sarà una tabella con ogni superficie residua potenzialmente utilizzabile per la discarica. Ha aggiunto Massimo Principi: «Non c’è nulla di definito, questa è stata una procedura guidata dal piano regionale dei rifiuti. Questo è lo stesso gruppo di analisi che ha portato nel 2000 alla localizzazione della discarica di Cingoli, si individuarono 13 aree e poi si fece il focus sulle prime 4-5. Sarà l’Ato a esprimere la preferenza sul sito di discarica, questo è il passaggio conclusivo del piano d’ambito. La scelta politica su quale sito convergere andrà fatta dagli amministratori».

«La distanza da Cosmari, ha aggiunto Frattalocchi, è un criterio prioritario, dal peso superiore rispetto ad altri fattori come previsto nel piano regionale. Entro fine anno avremo un primo gruppo sul quale vanno fatte ulteriori valutazioni». Chiesto dai sindaci di Corridonia e Montelupone il coinvolgimento dei Comuni nei sopralluoghi.

cosmari-discarica-1-650x488

Elena Fratalocchi

IMPIANTO PANNOLINI – Il direttore del Cosmari Brigitte Pellei sullo stato di attuazione della nuova impiantistica legata al Pnrr, l’unica finanziata con 10 milioni di euro e dal costo di 13 milioni. Conti alla mano, Brigitte Pellei ha dimostrato che attualmente l’impianto avrebbe un costo totale di esercizio di 347,78 euro a tonnellata di rifiuti, mentre i ricavi sarebbero 252,10 euro a tonnellata con una perdita di 95,68 euro a tonnellata. Tra i 13 impianti di recupero pannolini finanziati dal Pnrr a livello nazionale, due hanno già rinunciato. Tra le criticità evidenti la mancanza di mercato per la materia recuperata.

cosmari-discarica-2-650x488BIODIGESTORE – Pellei ha poi fatto il punto sui 57 milioni di euro di finanziamento del biodigestore, specificando che la cifra si raggiunge perché è previsto l’ammodernamento dell’impianto di compostaggio, ma che in parte i costi si possono rivedere: «Dobbiamo preparare una procedura per il finanziamento, dovremmo fare una scelta su quello, ovviamente sarà chiamata a decidere l’assemblea sul finanziamento del biodigestore di tutto questo impianto. Bisognerebbe iniziare i lavori entro giugno 2025, per riuscire a finire e mettere in rete il biometano entro giugno 2026 più o meno, questo per accedere anche al finanziamento agevolato del 40% sulla spesa. Il digestore anaerobico sarà di proprietà Cosmari e resterà proprietà Cosmari, quindi nessun accordo con altri anche in fase di realizzazione e di gestione. Nei prossimi anni c’è in Cosmari una progettualità di investimenti per 100 milioni di euro, andrebbe cercata con la Regione una soluzione, ad esempio l’impianto di recupero pannolini regge se la materia viene conferita anche da altri luoghi, lo stesso per lo spazzamento. Cosmari a livello impiantistico è la realtà più importante a livello regionale, è un peccato non tenerne conto». Alla fine è intervenuto il sindaco di Treia Franco Capponi: «Cosmari va appoggiata dall’assemblea dei sindaci che decide. La politica deve fare la sua parte e non la sta facendo da quattro anni. L’assessore regionale dell’ambiente ancora non ha dato corso al piano regionale dei rifiuti causando un danno enorme, perché l’impianto di recupero pannolini andrebbe fatto solo a Macerata e altri avrebbero conferito qua. Si illude chi pensa che non ci sarà una discarica comprensoriale. Va accelerata la disponibilità di Cingoli. C’è in corso un attacco generalizzato alle strutture del Cosmari. I soliti disturbatori fanno articoli sulla stampa che allontanano la gente da noi amministratori. A quattro anni dall’insediamento dell’assemblea regionale il piano rifiuti non c’è e servirebbe per avere certezza degli investimenti e del funzionamento delle infrastrutture. La filiera istituzionale di cui tanto parla Acquaroli va fatta funzionare altrimenti è una balla. Avere il biodigestore sarebbe un fatto non solo economico ma anche di benessere ambientale». A proposito di biodigestore, nell’assemblea dei soci del 6 dicembre 2022 era stato presentato un documento elaborato dal vicepresidente Giuseppe Giampaoli in collaborazione con il direttore generale Brigitte Pellei, che parlava già allora dell’impianto di digestione anaerobica con la produzione di biometano, attivando possibilità offerte dal partenariato pubblico privato. Allora si parlava di un importo complessivo ipotizzato tra 25 e 28 milioni di euro. 

Nuovo biodigestore al Cosmari, mancano soldi e rifiuti: i conti del faraonico progetto non tornano



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X