Il panorama dei Monti Azzurri da San Ginesio
«Musei, chiese, giardini o edifici abbandonati sono tesori cui spesso rivolgiamo sguardi d’abitudine senza goderne. È invece necessario uno sguardo nuovo per gioirne, con stupore e leggerezza». Con queste parole gli organizzatori presentano il “Festival dei Monti azzurri”, un mix di eventi che sarà l’occasione per visitare e apprezzare i borghi collinari definiti da Giacomo Leopardi, in programma dal 28 luglio al 22 agosto.
Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione montana
Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione montana, punta sulla «occasione per riflettere sul mantenimento delle risorse culturali, spirituali e identitarie dei nostri territori attraverso eventi itineranti e gioviali, che trasmettono i valori della condivisione». Per far ciò, afferma Sandro Polci, ideatore del festival, «serve scrutare indietro per mettere a fuoco il futuro e guardare avanti per preservare il passato. Le soluzioni non mancano: dalla Green Community alle cooperative di comunità, dal coinvolgimento del mondo scolastico e del non profit alle fondazioni di Comunità, secondo un approccio olistico che lega creatività e didattica, spiritualità e cultura»
Elena Nonnis, titolo “1970” (da una foto della famiglia di origine all’epoca)
Si affronteranno dunque, con delicatezza e ironia, temi ed emozioni molto antichi o di un futuro prossimo, che vanno dalla “preghiera-concerto velato” delle Monache di clausura, alle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale nei nostri fragili borghi; dai ricordi laceranti di due guerre mondiali al sentire intimo delle lettere dal fronte; dal cammino in saio, tonaca o per trekking nei nostri sentieri, all’ultima fatica editoriale di un giovane e promettente scrittore; e ancora, dal riconoscimento “Paesaggi di Pace” che sarà assegnato a Giovanni Allevi, al “Portate la sedia” per vedere insieme in piazza, come avveniva storicamente, il film dell’amato conterraneo Neri Marcorè. Così come le energie artistiche di Elena Nonnis che dialogheranno con gli ospiti della Casa di Riposo di Penna San Giovanni, nella convinzione che la maturità può certamente essere creativa. E ancora, l’affiorare di ricordi, grazie ad un’arpa classica lungo il muro di un cimitero di campagna, perché la nostalgia profuma di gelsomino. E ancora a spasso d’asino, nel “Giardino delle farfalle” secondo un equilibrio struggente tra essere umano, essere animale e natura.
Emanuele Frontoni
Sono dunque molti gli appuntamenti e gli ospiti, tra i quali il professor Emanuele Frontoni, esperto internazionale di A.I., che afferma: «Le applicazioni di Intelligenza Artificiale sono ormai pervasive di ogni settore e con tante storie di successo di cooperazione uomo-AI che ci permettono di affrontare con strumenti nuovi la complessa sfida della valorizzazione delle aree interne, dei borghi, dei prodotti dell’agrifood e dello splendido territorio che ci circonda» e il giovane, e già affermato, scrittore Giorgio Maria Cornelio (“Fossili di rivolta. Immaginazione e rinascita”- Ed. Tlon, 2024) che confessa: “Questo libro è una foresta. Ricomincia con ogni nostro attraversamento”.
il direttore artistico Sandro Polci
Così, il “Festival dei Monti azzurri” propone occhi nuovi per un territorio che vuole una possibile rigenerazione, già avviata e da consolidare, come è anche documentato dal Dossier di Legambiente “Borghi avvenire”, curato da Sandro Polci. Questo territorio ha infatti continuità territoriale tra i 15 comuni che compongono l’Unione, omogeneità di scelte gestionali condivise, peculiarità storiche fortemente identitarie e tradizioni sentite e condivise, che non simulano turisticamente il “bello ideale” ma vivono sinceramente il bello e il buono di ogni giorno. Informazioni: www.unione.montiazzurri.it. Il programma (clicca qui) .
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