Lavori per il nuovo sottopasso di rione Marche
di Mauro Giustozzi (Foto di Fabio Falcioni)
I cantieri che stravolgono adesso il volto della città, creando disagi evidenti, porteranno ad una riqualificazione complessiva di Macerata. Modificandone l’aspetto a cui per decenni i cittadini erano abituati. Migliorando però, in molti casi, la fruibilità della città. Anche se non a tutti piace questo slancio verso il cambiamento ed un futuro che di fatto cancella molto di quella che era la Macerata del Novecento.
Esempio tipico, ma non unico a dire il vero, i lavori che stavolta non il Comune ma Rfi, rete ferroviaria italiana, sta realizzando lungo la tratta Macerata-Albacina che prevede l’elettrificazione dell’intera tratta, l’ammodernamento della stazione del capoluogo ma pure opere infrastrutturali come quella che interessa il sottopasso di via Marche che viene demolito e sostituito con una struttura più ampia ed anche alcuni capannoni storici che si trovano all’interno della stazione ferroviaria che pure vengono abbattuti in questi giorni per far spazio ad altre strutture o utilizzi diversi.
Gli abitanti di rione Marche, evidentemente affezionati a queste strutture, seppur obsolete e, almeno nel caso del sottopasso ferroviario, anche poco funzionali con il passaggio delle auto alternato dal semaforo e privo di un marciapiede per il transito pedonale, hanno così voluto segnalare come un pezzo di storia della città se ne sta andando in questi giorni e ciò che ci sarà dopo sarà un qualcosa di estremamente diverso dal passato.
Qui i lavori vengono eseguiti da Rete ferroviaria italiana, con l’eliminazione del semaforo, ci sarà un doppio senso di circolazione delle auto, marciapiede e nuova viabilità su via Ancona. Il progetto complessivo infatti prevede demolizione e ricostruzione del sottopasso di via Marche con l’eliminazione del semaforo che regola la circolazione. Il nuovo sottopasso sarà a doppio senso di marcia con altezza di circa 3,5 metri e passaggio pedonale in sicurezza.
L’opera infrastrutturale sarà, poi, accompagnata dalla realizzazione di una bretella di collegamento con via Ancona in modo da favorire la migliore circolazione nel quartiere. Quello di rione Marche è stato uno dei primi semafori della città di Macerata, ben prima di quelli insediati per favorire l’attraversamento pedonale in sicurezza in vari punti nevralgici del traffico (via dei Velini, viale Don Bosco, via Indipendenza) o di quelli che regolano il traffico al cimitero o in via Zorli. Se a qualche abitante della zona non vedere più l’attuale sottopasso oppure i capannoni ferroviari della stazione crea un certo dispiacere per molti altri maceratesi sarà certamente un’eliminazione, quella del sottopasso con semaforo, gradita visto che per qualche metro di strettoia dovevano attendere qualche minuto per entrare o uscire dal quartiere di via Marche. Un’estate di lavoro quindi anche sui cantieri della strada ferrata al fine di riattivare la linea ferroviaria a settembre.
ma l ex scuola ormai abbandonata da anni è del comune o di un privato?
Anziché custodire edifici storici con orgoglio li demoniaco x fare spazio a cosa che squallore
Massimo Andrenacci non erano storici, erano solo vecchi.
Peccato
Non si mangia ma si circola... grazie pnrr amici e parenti
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A se fanno come via caduti del lavoro dietro all’eurospin di via roma noi il treno lo riprendiamo fra qualche anno se va bene……
Tutto o.k ma mi chiedo e vi chiedo con l’edificio che ospitava polizia stradale cosa ci si vuole fare?Sarebbe cosa saggia riqualificare codesto edificio.