Antonio Fanelli
Un evento per ricordare la figura di Antonio Fanelli, cittadino sarnanese scomparsi il 15 giugno 2022. «Uomo di cultura e promotore nel territorio, non solo a Sarnano dove ha trascorso molti anni della sua vita – ricordano gli organizzatori – Antonio Fanelli ha sostenuto iniziative interessanti e appoggiato progetti legati ad attività giovanili, di studio e valorizzazione della vita culturale maceratese».
L’incontro – organizzato in collaborazione con lo Spazio Lavì, il Centro Studi Sarnanesi, il Circolo di Piazza Alta e reso possibile al supporto di Generali Macerata, main sponsor dell’evento, con il patrocinio del Comune di Sarnano – nasce dalla volontà di alcuni cari amici e della famiglia di ricordare questa figura, prendendo spunto dalla vasta biblioteca personale, dagli appunti, dalle raccolte e dalle collezioni che Fanelli ha lasciato in eredità. L’iniziativa è in programma il 15 giugno alle 18 nell’Antico Palazzo Sulpizi dal Pero a Sarnano, alla serata interverranno Piero Orlandi, cugino di Antonio Fanelli, Maria Franca Ghiandoni, presidente del Centro Studi Sarnanesi e Claudia Pasimeni, presidente dell’Associazione Il Circolo di Piazza Alta. Modererà l’evento la giornalista Erika Mariniello.
«Antonio Fanelli è nato e ha vissuto a Sarnano quasi tutti i suoi anni, con l’eccezione di alcuni periodi di lavoro trascorsi a Pescara e a Macerata. Figlio di Felice, direttore della Banca Popolare di Ancona, e di Daria Orlandi, anch’essa sarnanese, si laureò in legge a Camerino e in seguito ha lavorato esclusivamente presso le Assicurazioni Generali, identificando la sua intera carriera con la compagnia – racconta il cugino di Antonio Piero Orlandi -. Antonio è stata una personalità di spicco del paese, al quale era intimamente legato, tanto che si è allontanato il meno possibile dalla casa di famiglia, con la quale aveva un rapporto intensissimo. Uomo di vasta cultura, grande lettore, amabilissimo conversatore, la sua profonda curiosità intellettuale lo ha posto – pur se a distanza – in stretto contatto con il mondo politico e culturale italiano dei suoi anni; questi suoi tratti erano anche gli strumenti di una profonda capacità relazionale, con la quale sapeva entrare in forte empatia con le persone. Per questa ragione in tanti lo ricordano con molto affetto, a Sarnano come a Macerata e negli altri luoghi dove ha lavorato. L’incontro pubblico del 15 giugno è stato pensato come occasione per ricordare la sua personalità e per delineare una storia della famiglia Fanelli, tra le più cospicue del paese; e anche per definire, con il contributo dei presenti, il progetto di altre future iniziative che potranno svolgersi annualmente sempre con lo scopo di far risaltare i caratteri propri della persona di Antonio e della sua famiglia, in rapporto con la più complessiva storia di Sarnano e del contesto provinciale».
«Come presidente dell’associazione culturale Circolo di Piazza Alta ho accettato volentieri di aderire all’iniziativa celebrativa di Antonio Fanelli – spiega Claudia Pasimeni -. Alla base di questa scelta, oltre al legame personale che in qualche modo c’è stato con lui e la sua famiglia nel vissuto sarnanese, anche la possibilità di collegare questa novità culturale ad un’altra importante proposta che la nostra Associazione porta avanti da quattro anni e cioè il FuoriMano Festival, con abbinato concorso letterario per racconti brevi inediti sui temi delle periferie intese sia in senso geografico che in termini di emarginazione culturale e sociale e delle difficoltà e problemi che comporta cercare di fare cultura in questi ambiti. Questo appuntamento culturale che ci auguriamo possa rimanere nei prossimi anni sarà l’occasione di aprire una finestra di anteprima sul Festival e il concorso, nel quale proporremo temi e spunti che si individueranno per la Fanelliana».
«Come presidente del Centro Studi Sarnanesi, associazione culturale che da anni si occupa di studi e ricerche principalmente su Sarnano e sul suo territorio, esprimo gratitudine a chi ci ha concesso e spero ci concederà ancora in futuro, l’opportunità di accedere all’ archivio di casa Fanelli. Si tratta di documenti di vario genere, conservati da Antonio ma raccolti in gran parte da suo padre e ancora prima da suo nonno, che forniscono testimonianze di grande interesse sulla vita di Sarnano e dei Sarnanesi tra la fine del secolo XIX e la metà del ‘900 – aggiunge Maria Franca Ghiandoni –. Lo studio di questa documentazione potrà essere punto di partenza per ricerche e interessanti approfondimenti: un lavoro appassionante reso ancora più piacevole e prezioso dal pensiero di Antonio cui mi legano anche bei ricordi personali e familiari».
«Antonio Fanelli è stato una figura importante anche per le Assicurazioni Generali, luogo dove ha lavorato per molti anni – ha commentato Corrado Perogio, socio di Generali Macerata -. Per Generali Macerata è un onore e un piacere sostenere un evento in sua memoria, non solo perché siamo sempre molto attenti al territorio e alle figure che lo hanno rappresentato e lo rappresentano, ma anche perché significa per noi ricordare un collega che ha lavorato molti anni in questo gruppo. Con la Fanelliana si vuole iniziare un percorso di ricordo, ma anche di ideazione di nuovi momenti culturali che da questa iniziativa potranno nascere».
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