Cosa succede se arriva il commissario?
«La comunità non decide nulla, è pericoloso
abituarsi alla mancanza di democrazia»

ELEZIONI - Sono sette i comuni della provincia di Macerata in cui corre un solo candidato. Se non sarà raggiunto il 40% dei votanti e il 50% più uno delle preferenze, l'ente sarà commissariato. Il professore Giulio Salerno (Unimc) analizza quali sono le conseguenze amministrative e democratiche

- caricamento letture
elezioni-comuni-unico-candidato

I sette candidati che correranno da soli. Da sinistra, in alto: Rolando Pecora (Montelupone), Mirko Mari (Colmurano), Rinaldo Rocchi (Serravalle), Vanda Broglia (Sant’Antangelo in Pontano), Robertino Paoloni (Loro Piceno), Silvia Pinzi (Serrapetrona), Pietro Tapanelli (Sefro)

di Alessandra Pierini

Se ogni singolo voto è fondamentale in ogni turno elettorale e ha un peso che sempre più spesso gli elettori tendono a sottovalutare, ancora di più votare sarà un esercizio significativo di democrazia nei comuni che possono contare su un solo candidato sindaco.

In particolare nel Maceratese a correre da soli saranno Rolando Pecora a Montelupone, Silvia Pinzi a Serrapetrona, Rinaldo Rocchi a Serravalle, Vanda Broglia a Sant’Angelo in Pontano, Robertino Paoloni a Loro Piceno, Mirko Mari a Colmurano e Pietro Tapanelli a Sefro. Perché la votazione sia valida, occorre che partecipi al voto almeno il 40% degli elettori e che almeno il 50% più 1 dei votanti abbia espresso la sua preferenza per l’unica lista disponibile. Qualora una delle condizioni non venga raggiunta, non sarà eletto un nuovo sindaco, ma verrà nominato un commissario dal Prefetto.

FOTO_Salerno

Il professor Giulio Maria Salerno

A spiegare cosa comporta è il professor Giulio Maria Salerno, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico al Dipartimento di Economia e diritto dell’Università di Macerata, dove attualmente è il coordinatore del “Centro di Studi Costituzionali”.

«La presenza del commissario – spiega – sostituisce tutti gli organi rappresentativi del Comune, sia il Consiglio comunale che la Giunta che il sindaco. Non esistono più organi rappresentativi della comunità. Il commissario non ha responsabilità politica e non risponde alla comunità, è tenuto ad applicare la legge, ma senza avere un indirizzo politico prevalentemente scelto dall’elettorato. Può esercitare tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, non ha limiti legati agli affari correnti però certo è difficile che possa adottare scelte di carattere strategico per il Comune proprio perché non è un organi politicamente rappresentativo».

Questo si ripercuote sull’impatto temporale degli interventi: «Inevitabilmente – prosegue il docente – il Comune è privo di un organo che possa guidare strategicamente il Comune nella soluzione di problemi di lungo respiro. Si limiterà ad affrontare le problematiche contingenti, a risolvere questioni in piedi e a evitare che si creino problemi. E’ difficile che abbia uno sguardo a lungo o medio termine. Ad esempio il commissario non farà attività di programmazione che possono vedere un Comune in un rapporto concertato con altri Comuni e con la Provincia».

Alle problematiche di ordine pratico e quotidiane (che si protrarranno fino al prossimo turno elettorale utile) si aggiunge la questione democratica: «Innanzitutto la comunità che non vota non può poi incidere sull’operato del commissario.  Il rischio è forte anche perché, nonostante il quorum abbassato al 40%, in alcune aree, ad esempio quelle interne con emigrazione molto forte, si incontrano notevoli difficoltà per far rientrare gli elettori nel giorno del voto e il quorum può risultare comunque complicato da raggiungere. Un altro rischio è che ci sia un’accentuazione della disaffezione al voto. Ci si può abituare alla mancanza della democrazia ed è pericoloso».

«Diamoci da fare per andare a votare, o Serravalle rischia il commissariamento»

I candidati sindaci che corrono da soli, l’allarme di Pecora: «Votate o arriva il commissario»



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X