Tappa a Macerata per il sindaco Nardella
«Valori da difendere,
Europa da riformare»

VOTO - Pd maceratese mobilitato oggi per l’appuntamento con il candidato alle elezioni europee. Fiorentina, il filo rosso da Brizi a Bonaventura

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Dario Nardella oggi a Macerata

di Luca Patrassi  (foto Falcioni)

Pd maceratese mobilitato oggi per l’appuntamento elettorale con il sindaco di Firenze Dario Nardella, candidato alle prossime elezioni europee con il Pd. All’appuntamento, negli spazi della Loggia dei Mercanti gestita dal bar Mercurio, c’erano, tra gli altri, la deputata Irene Manzi il consigliere regionale Romano Carancini, i segretari provinciale e cittadino, rispettivamente Angelo Sciapichetti e Ninfa Contigiani, l’ex assessore comunale Stefano Di Pietro, esponenti della società civile e tra questi Galileo Manzi e Gianfranco Formica. Introduzione a cura di Ninfa Contigiani: «E’ un contributo importante quello che può portare Dario Nardella in Europa, quello dell’ amministratore di una delle città più importanti d’Italia che può portare la sua esperienza. La nostra linea è Più Italia e Più Europa, quello è lo sguardo che dobbiamo avere per crescere».

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Irene Manzi, Ninfa Contigiani, Dario Nardella e Romano Carancini

Nardella inizia ricordando il lavoro svolto con Manzi nella commissione Cultura e con Carancini nell’Anci e aggiunge: «Noi del Pd siamo l’unico grande partito che difende con forza i valori europei ma chiede una riforma dell’Europa. Vogliamo una fase costituente nella prossima legislatura per un’Europa che sia più forte all’esterno. Quello che sta succedendo in Medio Oriente e in Ucraina è intollerabile, occorre dire immediatamente basta, cessate il fuoco.

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I sindaci di Betlemme, di Gerico con cui, tra gli altri ho parlato ieri per esprimere vicinanza, mi hanno detto che Hamas non rappresenta la Palestina, così come Netanyahu  non è una sovrapposizione di tutto il popolo israeliano. C’è disperazione anche nella Cisgiordania per una possibile escalation del conflitto. L’Europa non è in grado di esprimere una politica estera forte e incisiva in Medio Oriente e in Ucraina. Noi abbiamo avuto un grande presidente della comunità europea David Sassoli che aveva invece queste due battaglie molto chiare, la politica estera e la difesa comune europea. Sul fronte interno abbiamo bisogno di un’Europa più presente e forte nel campo dell’economia a favore della competitività delle imprese, nel campo della transizione ecologica. Fondamentali anche i diritti sociali, il lavoro e la salute. Le Marche ospiteranno il G7 della salute, sembra la legge del contrappasso di Dante. Perché in una delle regioni peggiori dal punto di vista delle liste di attesa, organici, gestione dei servizi, vai a fare il G7 della Salute, cioè fai vedere una delle realtà più drammatiche del nostro Paese».

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Nardella aggiunge un po’ di ironia: «Sicuramente ci saranno delle cene straordinarie con tartine fantastiche e champagne per Meloni anche perché il ministro dell’Agricoltura ha detto che se si fanno tante cene finiscono le guerre. Al di là delle battute, il governo Meloni sulla sanità non ha fatto nulla, anzi ha ridotto il rapporto tra spesa sanitaria e pil. Il Pd sta invece facendo una battaglia sulla sanità, peraltro a Macerata il progetto del nuovo ospedale di Macerata è stato messo da anni nel cassetto».

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Quanto al dubbio che i fondi del Pnrr siano (stati) usati dalle città in maniera troppo campanilistica, Nardella ribatte: «C’è stato un taglio di un miliardo e 250 milioni in cinque anni, sta circolando uno schema di norma che toglie fondi ai Comuni che hanno visto arrivare finanziamenti dal nrr. Più che di municipalismo esasperato direi che è un municipalismo disperato, ci danno i soldi per costruire gli asili nido ma poi ci tolgono i trasferimenti per la loro gestione. La vera esasperazione riguarda l’autonomia differenziata, lo strapotere che si vuole dare alle Regioni da parte del Governo è una mossa elettorale pericolosa e improvvida. Si vogliono creare venti staterelli, cosa che determinerà un disfacimento del sistema istituzionale e una discriminazione tra cittadini. Peraltro il Parlamento è escluso dal dibattito sull’utilizzo delle risorse mentre è in atto il baratto tra Fratelli d’Italia che vuole il premierato e Lega che vuole l’autonomia differenziata. In tutto questo la terza gamba è quella di Forza Italia che vuole mettere il bavaglio alla magistratura. E’ un disegno illiberale e sovversivo».

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Al sindaco di Firenze e al tifoso viola non si può non fare una domanda un po’ maceratese, un po’ fiorentina ed un po’ europea: con Pino Brizi a guidare la difesa della Fiorentina quel gol quasi allo scadere della finale di Coppa lo avreste preso? Nardella è sorpreso ma si riprende subito: «con Macerata c’è un filo rosso che va da Pino Brizi a Giacomo Bonaventura. Come ha detto il nostro mister Italiano la nostra squadra non ha ancora la mentalità vincente per affrontare le partite secche come sono le finali di Coppa».

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