Crea il brand Farway Milano,
insegna per un giorno nell’ex scuola:
«Sognare costa ma ne vale la pena»

Farwa Zulfiqar

di Monia Orazi

Da ex allieva dell’Ipsia Renzo Frau di Tolentino sezione moda a docente speciale per un giorno: questo è il bel racconto di Farwa Zulfiqar, stilista e fondatrice di Farway Milano, brand di moda per bambini che porta il suo nome. Nei giorni scorsi la giovane stilista cresciuta a Pollenza è tornata sui banchi di scuola, ma stando dall’altra parte in cattedra.

«Da sempre sono legata alle Marche dove sono cresciuta in particolare e collaboro con diverse realtà marchigiane – racconta la giovane – la mia scuola mi ha fatto crescere e mi ha dato le basi per fare questo mestiere, durante anni bellissimi e indimenticabili. Per questo ho iniziato con i miei ex insegnanti un progetto di collaborazione, che prevede anche la creazione di una capsule collection da parte degli allievi. La mia è una scuola, una realtà da far conoscere che preserva e conserva un importante patrimonio di artigianalità. Tutto questo si comprende quando si realizzano i sogni, si ripercorrono i ricordi. Di tutto il mio saper fare ho appreso le basi da questa scuola, alle allieve ho trasmesso la mia esperienza, raccontando come ho trovato la mia strada. Mi sono rivista nei loro occhi alla loro età, ho cercato di far capire loro che se c’è la passione i sogni si realizzano, anche se non si hanno soldi e si sogna Milano come nel mio caso non ci si deve mai scoraggiare, ci sono tante opportunità. Sognare costa tanto, ma ne vale davvero la pena».

I segreti del mondo della moda, l’accuratezza di gesti artigianali, le fasi di pianificazione sono state illustrate dalla giovane stilista cresciuta nel maceratese, con un occhio alle prospettive di attualità sono stati illustrati durante il piacevole incontro, alla platea di studenti dalla giovane stilista. «Specialmente dopo la pandemia che ha portato perdita di socializzazione e forte disorientamento, le ragazze e i ragazzi vanno aiutati a credere nei loro sogni. Ho voluto parlare di coraggio alle studentesse e agli studenti, ho sempre lottato e se l’obiettivo che si ha è giusto si può realizzare. Sono la prima studentessa di questa scuola che ha costruito una realtà solida, è stato un piacere tornare a Tolentino, mi sono seduta nel mio stesso banco dove stavo da ragazzina. È una scuola molto valida, a me ha dato le basi, nemmeno le grandi maison di moda riescono a formare in modo così accurato ed approfondito. Agli studenti delle grandi scuole di moda come ci sono a Milano manca a volte la capacità pratica di avvicinare i tessuti e cucire. La base di questo mestiere sta proprio nella cura sartoriale e nell’artigianalità, nella macchina da cucire e nel plotter che ho imparato ad usare in questa scuola, che a Tolentino sta molto avanti e ha molte ottime tecnologie».

Questa prima collaborazione con la capsule collection è solo la prima di una serie di progetti avviati con questo incontro. «A chi sogna di sfondare nella moda dico possiamo trasformare la realtà in sogni – continua Farwa Zulfiqar – l’importante è non mollare. Le possibilità ci sono sempre, va mantenuto il focus dell’obiettivo. Non occorre pensare che la moda sia solo a Milano, ma anche qua nelle Marche ci sono ottime opportunità. Nella mia scuola ci sono classi miste internazionali che danno l’opportunità di crescere, scambiandosi ciascuno la propria cultura. Mi sono resa conto, quando sono uscita, di tutto quello che ho imparato negli anni trascorsi sui banchi. Molto importante è vivere nel presente, vivere le opportunità per poterle cogliere e realizzare i propri sogni».