La Recanatese farà domanda di ripescaggio,
Guzzini: «Piena disponibilità a partecipare»

SERIE C - Il club è retrocesso in serie D ma c'è la speranza di poter tornare subito tra i professionisti. O con la riammissione nel caso qualche società non dovesse iscriversi (e i leopardiani sono la prima squadra che può rientrare) o con il ripescaggio (qui è primo il Milan che vuole iscrivere la U23). Denunciata una delle persone che avrebbe partecipato all'attacco al pullman a Pesaro

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Adolfo Guzzini

di Andrea Cesca

La Recanatese ha cominciato a guardare al futuro, il sodalizio giallorosso presenterà domanda di ripescaggio in Serie C. A renderlo noto il presidente Adolfo Guzzini. Mentre proseguono le indagini sull’attacco ad uno dei pullman del club di ritorno dalla trasferta di Pesaro e c’è un denunciato.

Sull’ipotesi ripescaggio, Guzzini spiega che «Come famiglia abbiamo dato la piena disponibilità a partecipare alle regole per un eventuale ripescaggio, ossia oneri a fondo perduto e fideiussione». I conti della Recanatese sono in ordine, zero debiti, stipendi e oneri pagati, questo significa che se il 4 giugno, ultimo giorno utile, una delle squadre aventi diritto alla Serie C non si dovesse iscrivere, la Recanatese tornerebbe in automatico tra i professionisti; questo in base ai criteri nazionali nella graduatoria della riammissione, dove i leopardiani figurano al primo posto.
Le squadre che si iscrivono dovranno poi passare al vaglio della Covisoc, se si dovessero registrare irregolarità a quel punto inizia la procedura del ripescaggio, che è onerosa a differenza della riammissione: il costo supera i 300mila euro, Guzzini ha già annunciato che se ne farà carico. In questa classifica è primo il Milan, che come hanno già fatto Juventus ed Atalanta vuole la sua seconda squadra, e la Recanatese è seconda. A differenza della riammissione i tempi del ripescaggio sono più lunghi, si potrebbe arrivare comodamente a fine giugno o luglio per sapere come andrà a finire.

Per non pregiudicare la possibilità di una eventuale riammissione o ripescaggio dovranno essere effettuati alcuni interventi di logistica (doppia sala stampa) allo stadio “Nicola Tubaldi”. 

L’amarezza per come è maturata la confitta al “Tonino Benelli” di Pesaro è ancora alta, le immagini dei quattro gol messi a segno dalla Vis alimentano rabbia e delusione, l’operato della sala Var ha lasciato molto a desiderare.

Ieri è arrivata notizia dell’arresto di un tifoso della Vis Pesaro: nell’invasione di campo a fine partita il giovane ultras biancorosso dopo aver provocato i tifosi della Recanatese sotto al settore riservato agli ospiti nel tentativo di dileguarsi avrebbe colpito un agente di polizia con una cinghia.

Si registrano i primi sviluppi anche per quanto riguarda le indagini per l’agguato al pullman che trasportava i ragazzi delle giovanili e tifosi della Recanatese in autostrada: è stato identificato e denunciato un tifoso pesarese, dovrà rispondere di danneggiamento aggravato, violazione del Daspo, lancio di petardi e di oggetti contundenti in occasione di manifestazioni sportive e violenza privata; sono in corso gli approfondimenti investigativi per individuare eventuali complici.

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