Tartabini: «Cinque anni sono pochi,
voglio portare avanti ciò che ho iniziato.
Morgoni? Quando era sindaco ero bambina»

ELEZIONI POTENZA PICENA - La sindaca uscente, ricandidata per il bis col centrodestra: «Sono orgogliosa e commossa dall'affetto dei miei concittadini che mi hanno spinto e incoraggiato». Sarà appoggiata da tre liste, che saranno presentate a inizio maggio, e da Azione: «L'apertura è sempre stata la cifra della mia amministrazione». Il rapporto con Acquaroli: «fiducia, collaborazione e rispetto». Sul diretto competitor del centrosinistra: «Che i cittadini valutino il mio e il suo impegno»

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La sindaca Noemi Tartabini

di Laura Boccanera

«Cinque anni sono pochi per progettare e realizzare, mi ricandido per portare avanti ciò che ho cominciato. Sono orgogliosa e commossa dall’affetto dei miei concittadini che mi hanno spinto e incoraggiato, parole che valgono più di 100 inaugurazioni».

Noemi Tartabini, sindaca di Potenza Picena, si appresta ad intraprendere una nuova campagna elettorale per vedere confermato il suo ruolo. Cinque anni fa era incinta della sua secondogenita, oggi ha alle spalle 5 anni di amministrazione in prima linea: «La campagna elettorale col pancione è stata tosta, ma mi dava anche tanta forza, eravamo in due» ricorda mentre sta per iniziare l’intervista. Per lei è il secondo mandato oltre al periodo di reggenza in sostituzione di Francesco Acquaroli che si dimise dopo l’elezione in Parlamento lasciando a lei, che era vicesindaca, l’incarico di prima cittadina.

«Ho scelto di ricandidarmi per portare a termine il lavoro fatto in questi anni – sostiene Tartabini – e che credo siano stati determinanti per la crescita della città. La spinta motivazionale l’ho avuta dall’energia straordinaria delle persone attorno a me, che anche recentemente mi hanno espresso il proprio sostegno». Ad appoggiare la ricandidatura saranno 3 liste che verranno presentate all’inizio di maggio e che, come spiega, non sono solo legate a partiti politici di centrodestra, anzi recentemente anche Azione di Calenda ha deciso di appoggiare la sindaca uscente: «Non è un asset consolidato – spiega – anzi l’apertura è sempre stata la cifra della mia amministrazione, sono stata contattata anche da persone che hanno sensibilità diverse e che non sono tesserate di alcun partito». Novità che potrebbero far emergere in caso di un Tartabini bis una giunta anche molto diversa dall’attuale, anche perché i nomi della futura eventuale giunta sarebbero selezionati in base al criterio dell’autorevolezza e del tempo a disposizione: «Non c’è nulla di deciso, farò le mie scelte per gli assessorati in base all’autorevolezza e alle preferenze ottenute e alla disponibilità a dare un impegno costante per l’amministrazione della cosa pubblica. Nelle liste ci sono tanti nomi nuovi come vecchie conferme, presto presenteremo le liste con una doppia presentazione, una a Potenza Picena e una a Porto Potenza».

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Noemi Tartabini e Francesco Acquaroli

Sul rapporto con Francesco Acquaroli e con la “filiera di governo” Tartabini è certa che questo sia un valore aggiunto: «Al di là del rapporto umano che mi lega a Francesco Acquaroli di cui ero vicesindaco ho riscontrato sempre un rapporto di fiducia, collaborazione e rispetto nell’azione di governo regionale, ho sempre percepito la disponibilità al sostegno per tutti i territori, a maggior ragione per quello di provenienza di cui conosce criticità e potenzialità. E la Regione in effetti è stata disponibile a mettere sul piatto opportunità che il comune ha saputo cogliere, penso alle scogliere per la sicurezza della zona sud, alla valorizzazione del borgo, al campetto di Porto Potenza, non ultimo il progetto più grandioso con la creazione del casello dell’A14 a Porto Potenza e lo spostamento della Statale 16». Ancora difficile però definire tempistiche: «E’ una procedura molto complessa, che coinvolge vari organismi ed enti, ci sono stati già i primi colloqui con i proprietari delle aree che dovranno essere espropriate, c’è già la progettazione e proprio per parlare di questo abbiamo organizzato venerdì un incontro con l’assessore regionale ai lavori pubblici».

Parlando dei 5 anni trascorsi, Tartabini fra i progetti di cui va orgogliosa c’è la messa in sicurezza dell’edilizia scolastica: «Quando siamo arrivati l’edilizia scolastica era un’emergenza e sono fiera che in questi 5 anni abbiamo posto le basi e iniziato i lavori per una completa risoluzione del problema, ogni scuola di ogni ordine e grado di Potenza Picena e Porto Potenza ha avuto o una riprogettazione completa o una riqualificazione, penso alla media di Potenza Picena, alla scuola primaria di Porto Potenza, all’efficientamento energetico della primaria di Potenza Picena con adeguamento degli spazi interni, al nuovo asilo nido di Potenza Picena e alla materna Coloramondo. Tutte opere che hanno avuto una compartecipazione comunale. E poi vado orgogliosa dei fondi che siamo riusciti ad intercettare come comune grazie anche agli uffici e per il centro storico la riqualificazione e riapertura della torre civica».

Un iter avviato, ma di cui al momento non si conoscono le tempistiche è quello di Villa Buonaccorsi: «il Ministero l’ha acquisita grazie all’impegno e alla motivazione della città, poi con una procedura di federalismo il bene passerà alla regione e al comune. Ad oggi dobbiamo essere realisti: abbiamo trovato la villa in una situazione davvero precaria. Le risorse del Ministero e della regione non sono sufficienti, ma è già una risposta e si sta lavorando anche assieme all’università per capire che tipo di contenuto dare alla villa, non è escluso il possibile affiancamento di privati, le ipotesi sono molte, ma prima la messa in sicurezza della struttura è fondamentale».

Tra i progetti da mettere in cantiere invece Tartabini, oltre al portare a termine il cantiere dell’ex cinema Florida mette in agenda un centro diurno e una struttura residenziale per anziani: «Ad oggi la casa di riposo può ospitare poche persone e non dà risposte alle richieste della comunità». E infine sul suo avversario non si sbilancia: «Quando era sindaco della città io avevo 10 anni, l’età di mio figlio. Preferisco parlare di me, che i cittadini valutino il mio e il suo atteggiamento, il mio e il suo impegno. Auspico però toni pacati, in questi primi periodi ho visto in molte situazioni un atteggiamento aggressivo e che spesso le cose non vengono raccontate proprio come stanno, auspico che da qui in avanti i toni possano essere più distesi per la serenità e sensibilità di tutti».

 

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