Rita Soccio, assessora alla cultura
Il suo endorsement pro-Bravi l’aveva fatto già in occasione della conferenza stampa di fine anno. Ora però l’assessore alle culture Rita Soccio conferma in maniera definitiva sarà candidata a sostegno del sindaco uscente nella sua corsa al bis. Con una differenza, però, rispetto a cinque anni fa: nel 2019, infatti, Soccio era entrata in consiglio comunale (con 275 preferenze, la seconda più votata) in quota Vivere Recanati, la lista dell’allora alleato e oggi avversario Francesco Fiordomo, mentre stavolta lo farà all’interno di quella del Partito Democratico, che corse contro Antonio Bravi cinque anni fa.
«Del Pd facevo parte da tempo, ho saltato solo l’ultima tornata – spiega l’assessora, che nelle fila dem è rimasta per oltre 25 anni – politicamente sono sempre rimasta in quell’alveo, dopo una parentesi civica. Il sindaco Bravi si è molto speso per ricostituire il centrosinistra a Recanati, credo che questa sia la cosa migliore. È scontato che i cittadini abbiano visto il lavoro fatto e ci chiedano di continuare il percorso avviato. Se i cittadini vorranno darmi fiducia, con determinazione e testardaggine, appoggerò Antonio Bravi. È la figura adatta a governare questa città, portando anche un po’ di pace in una città dove si tende troppo spesso ad avere fratture tra enti. È stato bravo a rapportarsi con tutti senza preclusioni».
Il sindaco Antonio Bravi (al centro) con Rita Soccio (a destra)
Recupero del castello di Montefiore e Villa Colloredo Mels sono in cima ai pensieri dell’assessora per il prossimo mandato. «Mi preme molto la gestione di questi spazi: ricordiamoci sempre che sono lavori con fondi del Pnrr e che questo è di fatto un prestito, sono soldi che vanno messi a sistema perché poi vanno restituiti – aggiunge Soccio – mi sento investita, se gli elettori vorranno, di lavorare perché questi spazi, una volta recuperati, siano fruttosi e possano essere fruiti in primis dai recanatesi e poi dagli altri Comuni mettendosi in rete: da soli non si va da nessuna parte. Credo di non aver mai realizzato interventi spot, ho sempre proposto una visione ben definita e da questa sono partita per raggiungere i singoli obiettivi. E mi piace far parlare i numeri. La matematica è importante per fare i bilanci ma anche per far valere il lavoro fatto. In bilancio in cultura e turismo si investe solo il 4,6%: vuol dire che si spende bene, si lavora sulle relazioni e si recuperano fondi attraverso i bandi. A fronte di tagli al settore cultura e turismo, c’è una fervente attività. Le delibere che lo riguardano sono aumentate notevolmente e questo vuol dire che c’è una attività culturale elevata, di cui si vedono i frutti. Ad esempio, il festival dei fumetti, nato tre anni fa, era una scommessa ma non era una cosa a sé stante, da lì l’associazione ci ha aiutato. Poi sono iniziati gli eventi. Ogni anno si cresce, ma sono iniziative strutturate che incrementano anche l’economia cittadina. Questa è sempre stata la mia visione politica che ho perseguito. Ho detto tanti no, i libri dei sogni per me non esistono e se dico un sì è perché penso che si possa fare, non illudo nessuno».
Soccio rivendica anche l’apertura data alle opposizioni, un dialogo senza preconcetti che ha portato frutti importanti. «Come per il Museo Gigli, dove abbiamo collaborato senza problemi con il consigliere Pierluca Trucchia – sottolinea l’assessora – la cultura deve essere di tutti, non ha colori politici. Questo vale anche per la Regione. La nostra giunta si è sempre rapportata con i vari assessori regionali, ad esempio con Giorgia Latini abbiamo portato avanti il progetto del welfare culturale».
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Francesco Fiordomo
Intanto domani sera alle 19 si presenta proprio il gruppo che fu di Soccio, ovvero la lista Vivere Recanati Fiordomo, che ha scelto il caffè La Torre, al castello di Montefiore, per il suo varo ufficiale. «Vivere Recanati è nata cinque anni fa ed ha consolidato e allargato la presenza in città con iniziative culturali e sociali, dalla presentazione di libri al racconto di storie di vita, in particolare del mondo dello sport – sottolinea Fiordomo – un movimento al quale si sono avvicinate tante persone nuove, alcune molto giovani. Idee, energia e tanta voglia di far tornare Recanati protagonista». Domenica alle 18.30 al Caffè & Bistrot di piazza Leopardi tocca invece a Paese Mio. «Che propone una visione della città dove lo spirito di appartenenza è molto forte – prosegue l’ex sindaco e assessore – Recanati è il luogo del cuore ed ognuno dei candidati porta un’esperienza di vita forte, nella professione e nell’impegno sociale. Paese Mio è una lista dove c’è una forte presenza di sportivi».
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Emanuele Pepa
Emanuele Pepa, candidato sindaco del centrodestra, inaugura invece domenica la sua sede elettorale in via Cavour. «In questi giorni, l’intera coalizione ha girato per i quartieri più periferici della città parlando con tanti cittadini che si sono sentiti abbandonati dalle istituzioni, insicuri nelle loro case, con un’assenza importante di servizi e strutture, specie per giovani e anziani – dice Pepa – tutti hanno lamentato il mancato ascolto e confronto con l’amministrazione e la sfiducia verso chi è stato sordo alle loro richieste. Assicuriamo la piena volontà di cambiare prospettiva e l’impegno è quello di partire proprio dall’ascolto e dal confronto, fare sì che effettivamente i cittadini siano i protagonisti delle scelte per la città perché ogni voce conta, ogni pensiero è un tassello prezioso verso la Recanati che immaginiamo. Iniziamo domenica con un pomeriggio dedicato proprio ai sogni, ai progetti e a quello che vorremmo. Lo facciamo in allegria con musica dal vivo, aperitivo e tanta energia per costruire la Recanati del domani. La nostra sede elettorale sarà un luogo dove incontrarsi, condividere, e costruire insieme».
(Ma. Pa.)
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il problema di fondo non solo recanatese ,ma nazionale,da risolvere con urgenza è quello di arrivare ad una sinistra moderna ed unitaria. Il ruolo politico del Sindaco Bravi mi sembra sia stato questo con il recupero del PD,impegnato dal canto suo a definire meglio il suo profilo.Fa bene la Soccio ad inserirsi in questo progetto di dimensioni locali,tenendo presente che progetti politici con gambe solide sono quelli che nascono dal basso.