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«Casa di riposo in crisi,
i dipendenti si pagano divise e calzari»

TOLENTINO - Andrea Santavicca, segretario di Uil Fpl Macerata, denuncia la delicata situazione all'interno della struttura guidata dall'Asp Civica, che al momento è senza cda: «Organico sottodimensionato, metà dei lavoratori a tempo determinato, nessun rispetto per i turni e le ferie: non possono nemmeno fermarsi a prendere un bicchiere d'acqua». Giovedì nuovo faccia a faccia tra sindacati e direzione

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Andrea Santavicca, segretario Uil Fpl Macerata

«E’ sintomatico il fatto che solo dopo l’assemblea dei lavoratori siamo stati convocati per riprendere il confronto che si è interrotto sul nascere, nonostante la contrattazione decentrata sia ferma al 2019 e la situazione organizzativa complessiva notevolmente peggiorata nel tempo». Esprime rammarico Andrea Santavicca, segretario generale di Uil Fpl Macerata, in merito alla situazione dell’Asp Civica di Tolentino, dove dopo l’annunciato stato di mobilitazione del personale deciso nel corso di una recente assemblea sono state denunciate situazioni di criticità che si trascinano da tempo.

Santavicca ripercorre le ultime tappe della vicenda. «Dopo non poche sollecitazioni, finalmente il 22 dicembre scorso, alla vigilia di Natale in pratica, la direzione, supportata da un legale, convoca i sindacati ma la riunione va rinviata perché ci si accorge che si era addirittura dimenticata di costituire formalmente la propria delegazione trattante – ricorda Santavicca – motivo per cui da dicembre 2023 si è slittati al 9 febbraio del corrente anno. In quell’incontro la neo eletta rsu ha presentato una serie di richieste e proposte per migliorare in primo luogo l’assistenza agli ospiti e anche per migliorare le condizioni di lavoro del personale. Tutte rispedite al mittente senza alcun cenno di considerazione nonostante tutti gli argomenti riguardino materie che il ccnl dice chiaramente che devono essere oggetto di confronto sindacale. Ma cominciamo ad avere seri dubbi sul fatto che lo abbiano compreso. Fatto sta che adesso questa direzione appare sola al comando di una casa di riposo dove il malessere si può toccare con mano».

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Mauro Sclavi, sindaco di Tolentino

Diversi i punti critici che sottolinea il rappresentante di Uil Fpl Macerata. «Non è più tollerabile che si lavori con un organico dichiaratamente sottodimensionato, dove la metà del personale è assunto a tempo determinato, dove spesso e volentieri i turni vengono sconvolti in maniera del tutto discrezionale e dove l’incidenza delle malattie e degli infortuni sul lavoro è molto elevata e così pure la lista di coloro che hanno limitazioni certificate – prosegue Santavicca – non è più tollerabile che si venga richiamati in servizio sui riposi o che nonostante il monte ore a credito e le ferie pregresse fuori controllo non esista nessun piano condiviso per farle fruire come di diritto. Per tutta risposta a questo stato di cose il personale si deve pure pagare la divisa e i calzari a proprie spese e non gli viene neppure riconosciuto il diritto alla mensa o al buono pasto sostitutivo. Per non parlare poi della carriera e del fatto che non viene data la possibilità di crescere e progredire come invece si dovrebbe. Ma la cosa più sconcertante rendersi conto che è proprio la stessa direzione a mettere nero su bianco e ad ammettere che i carichi di lavoro sono molto aumentati e sono superiori a quello che ci si può permettere con questa dotazione organica. Anche solo per questo motivo ci saremmo aspettati almeno qualche tentativo di apertura. Insomma il classico buon senso che viene richiesto al buon padre di famiglia. Invece di rendersi più attenta e disponibile all’ascolto questa direzione si è messa di traverso su tutto e negando ogni evidenza adesso forse pensa di tirarsi fuori dagli impicci incutendo paura al personale che in questa partita ovviamente, dopo gli ospiti, è notoriamente il soggetto più fragile. Ci risulta addirittura che negli ultimi giorni si sia arrivati persino a redarguire coloro che sono in turno a cui è stato tassativamente vietato di bere anche solo un bicchiere d’acqua o un sorso di the avanzato che bisognerebbe buttare. Ci domandiamo come possa questa direzione pensare di andare avanti con questo sistema».

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La casa di riposo di Tolentino

La situazione alla casa di riposo è peraltro molto particolare, con il cda che ha nominato l’attuale direzione che si è dimesso in toto nei mesi scorsi. «Il sindaco Sclavi, che è stato tenuto informato di tutto in particolare del clima pessimo che si respira in struttura, è intervenuto nei giorni scorsi nella casa di riposo dove ha incontrato le rsu – prosegue Santavicca – non conosciamo quali siano le sue valutazioni ma di sicuro, tenuto conto che il Comune di Tolentino è il socio di maggioranza di questa azienda privata di diritto pubblico, siamo certi che saprà riprendere decisamente e prontamente in mano la situazione evitando che degeneri in contenziosi inutili e dannosi per tutti».

Intanto per giovedì è previsto un nuovo incontro tra sindacati e direzione. «Chiariamo subito che non siamo più disposti a tollerare questo stato di cose e di certo non permetteremo che il personale si veda negare ancora i propri sacrosanti diritti – chiude il segretario Uil Fpl – questi colleghi vanno ringraziati per quello che fanno con grande spirito di sacrificio tutti i giorni per rispetto agli ospiti e ai loro familiari. Non possiamo permettere e non permetteremo in nessun caso che si continui a metterli sotto pressione fino al punto che ci si reca sul posto di lavoro con il magone. È tutto questo solo perché adesso i sindacati chiedono più rispetto per i loro diritti».

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