Il furto al Karta book
di Laura Boccanera
Sfonda la vetrata di un bar e porta via 17 euro che erano in cassa: arrestato un 36enne di origine pugliese. A fermarlo, a Montecosaro, intorno alle 23 di ieri, i carabinieri. Sul conto dell’uomo, Pietro Strippoli, sono in corso ulteriori indagini per capire se sia autore di altri furti e tentati furti avvenuti nei giorni scorsi.
Ieri, intorno alle 23, qualcuno ha spaccato la vetrata del bar Karta book di Montecosaro utilizzando un’asta delle tende. Poi è entrato e ha preso i soldi che c’erano in cassa: circa 17 euro. Ad accorgersi del furto è stato il titolare perché è scattato l’allarme. L’uomo abita vicino al locale ed è subito andato a controllare. Le telecamere di videosorveglianza nel frattempo stavano riprendendo la scena e quando il proprietario è arrivato ha trovato l’uomo ancora all’interno. L’autore del furto ha cercato di allontanarsi, ma è subito stato fermato dal titolare che ha atteso l’arrivo dei carabinieri già allertati precedentemente.
I militari una volta arrivati sul posto hanno arrestato l’uomo con l’accusa di furto in flagranza di reato e disposto gli arresti domiciliari in attesa della direttissima prevista nel pomeriggio. Esasperato il titolare del Karta book bar: è infatti la quarta volta in dieci giorni che l’attività è presa di mira. Nei casi precedenti, oltre ai danni, chi ha fatto i furti ha portato via delle bottiglie di Varnelli.
Le indagini sul conto del 36enne proseguono per accertare se sia sempre lui l’autore di una serie di altri colpi messi a segno negli ultimi giorni tra Civitanova e Montecosaro.
Sono sei i colpi con modalità simili che si sono registrati negli ultimi giorni: oltre al furto di ieri al supermercato Tigre di Civitanova e il tentativo di effrazione al Capriccio di mare con un piede di porco, poi sfumato grazie all’intervento del parrucchiere che ha il locale poco distante dalla rosticceria, ieri un altro tentato furto è stato messo a segno sempre nel pomeriggio attorno alle 16 alla pasticceria Lucrezio Lattanzi: qui un uomo si è introdotto forzando la porta sul retro.
Furto rosticceria Leo e Mary
Nella pasticceria non c’era nessuno per il turno di chiusura e il ladro ha distrutto il cassetto del registratore di cassa senza però trovare denaro contante. Anche in questo caso è stato ripreso a viso scoperto dalle telecamere.
Uno dei titolari della rosticceria Leo e Mary
Un modus operandi che si riscontra anche in una serie di colpi avvenuti a Montecosaro: in particolare alla pasticceria Fortuna dove il ladro provando ad entrare ha provocato danni alle maniglie e alla porta e al supermercato Crai di via Marche dove si è diretto dalla cassiera e minacciando una rapina si è fatto consegnare 100 euro. Un altro furto infine è stato messo a segno una settimana fa alla rosticceria Leo e Mary di via Roma attorno alle 2.30 di notte. A fare la scoperta i titolari la mattina successiva quando hanno trovato la porta spaccata con i vetri a terra. In questo caso sono stati trafugati alcuni prodotti tra cui del vino e qualche oggetto.
Nel pomeriggio si è svolto il processo per direttissima per il 36enne, davanti al giudice Domenico Potetti. L’uomo, difeso dall’avvocato Domenico Biasco, ha patteggiato un anno ed è tornato libero. L’accusa era sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo.
Le riprese dell’autore del furto al bar
Colpisce al supermercato Tigre e cerca di entrare in un ristorante: ripreso dalle telecamere (Foto)
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Tornato libero? Ma l’accusa e il giudice da che parte stanno?
Evito di dire la mia opinione e di chiederla ai cittadini onesti, che hanno un lavoro ed una esistenza regolare positiva.
Vorrei chiedere a questo giovane, che potrebbe essere un mio nipote, quali sono i problemi che lo assillano. E’ una fatto di costituzione mentale, come avveniva quando ero bambino e ragazzo, nel dopoguerra, quando i ladri lo erano per una costituzione mentale. A Corridonia ce n’era uno molto noto che era un bravissimo lavoratore del ferro, ma che preferiva rubare… Oggi, invece, ho letto che c’è chi ruba perchè non ha lavoro, o per motivi comprensibili.
Come dovrebbe comportarsi una persona anziana con problemi fisici, che non può lavorare e che percepisce quello che veniva chiamato reddito di cittadinanza, che era di 500 euro, e che oggi è stato abbassato? Deve solo morire di fame? Suicidarsi?
Credo che questo giovane rimesso in grado di circolare dovrebbe essere affidato ad un esperto della mente ed essere così aiutato a rapportarsi con la realtà. Viviamo tutti, o quasi, in uno stato di confusione mentale dopo la tragedia psicosomatica del Covid. Non siamo capaci di guardarci “dentro” e siamo diventati automi.
Per fortuna ho figli regolari. Ma potrei avere in figlio come questo giovane e soffrire da morire.