La protesta di stamattina in piazza
di Laura Boccanera
Ottanta richieste di incontro e nessuna risposta. Lo gridano a gran voce i residenti del centro, oltre 50 persone che questa mattina hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal comitato per chiedere risposte legate al problema dei parcheggi. Ma non solo. Perché la protesta in questi due anni, partita dalla disparità creata da una delibera, che assegnava ai soli residenti di via Col di lana la possibilità di parcheggiare in quella via (dove gli stalli sono gli unici gratuiti in zona) e rendeva un inferno la vita degli abitanti delle vie limitrofe (tutte a pagamento), si è allargata a macchia d’olio fino ad arrivare alla contestazione anche della politica urbanistica. Che viene definita “senza regole” e che sta trasformando la città, aumentando la cubatura con palazzine che approfittando del piano casa raddoppiano piani e densità abitativa. A fronte di parcheggi che non ci sono.
E così questa mattina la protesta ha preso la forma di slogan e striscioni. Oltre 50 i partecipanti che hanno anche preso adesioni e iscritto nuovi residenti interessati a rimpolpare il fronte della protesta. “La città è fatta per essere abitata, non sfruttata”, “Meno cemento più parcheggi”, e ancora, “Il ragioniere e il medico festeggiano parcheggi a pagamento, i residenti piangono il fallimento”. Questi alcuni degli slogan gridati di fronte ad un centro pieno popolato per il mercato settimanale. «Se questa diventa solo la città del divertimento i residenti vengono esclusi – dice uno dei fondatori del comitato Marsilio Marsili – vengono create solo case per vacanze e speculazione. Ad esempio in via Asiago stanno venendo su 34 appartenenti nuovi senza garage».
Andrea Mira
Il pensiero e le richieste del comitato vengono affidate alla lettura di un comunicato letto da uno dei volontari promotori Andrea Mira che ricorda anche le numerose richieste di confronto mai ascoltate: «Dopo due anni di sacrifici facciamo questa manifestazione non perché ci faccia piacere essere qui, ma perché siamo stati dimenticati e ignorati dall’ amministrazione comunale – dice – ci siamo riuniti per dire no ad un’ amministrazione iniqua verso i suoi cittadini con una gestione scellerata della politica. Sono state tante le iniziative portate avanti, decine i comunicati stampa, 80 le richieste di incontro, 300 le firme raccolte, zero le risposte. Stiamo protestando perché abbiamo preso coscienza che in tanti è più facile sopportare il peso delle ingiustizie. In questo luogo ci viviamo e vogliamo continuare a viverci, non vogliamo essere sfrattati dalle nostre case di proprietà perché ritenuti troppo ingombranti. Siamo considerati un peso morto. Questa amministrazione ha il totale disinteresse: sono state riservate zone arancioni, zone blu, occupazioni di suolo pubblico, riservati parcheggi solo ad alcuni. Noi diciamo no ai parcheggi ad personam».
La protesta si innesta poi alla contestazione sulla giungla urbanistica: «Mentre loro firmano varianti alle 3 di notte noi siamo in giro a vuoto a cercare parcheggio. Si avvantaggia la speculazione edilizia a discapito dei cittadini ed è una realtà dei fatti. Siamo qui a dire basta al cemento senza un piano regolatore, basta alle varianti. I palazzinari stanno facendo soldi con il business dell’immobiliare sulla nostra pelle. Quei palazzi sono una minaccia alla nostra convivenza».
Fornisce alcuni dati anche Enrica Chiarastella del comitato: «In questo comune ci stanno stipato come polli in batteria: a fronte di un numero simile di residenti, Civitanova rispetto a Macerata ha più del doppio di abitanti per chilometro quadrato. La densità abitativa infatti a Macerata è di 438 abitanti per chilometro quadrato, mentre a Civitanova è di 910».
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Una capatina anche al prossimo consiglio comunale non guasta di sicuro
910 abitanti al metro quadrato. Ammazza!!! Non stanno un po’ stretti?
Avete ragione, non esiste più a Civitanova Marche chi si interessa del benessere dei cittadini perché si privilegia in qualsiasi modo l’affarismo di bottega a scapito della vivibilità. Non sapevo della vs. manifestazione perché avrei partecipato anch’io. Bravi !!!
Io metterei in moderazione chi ha scritto quelle fregnacce (910 e 438 ab/mq).
…”910 abitanti a metro quadro”…ecco perché il sabato mattina in Corso Umberto non si riesce quasi a camminare, ma sul fatto che fosse così denso di persone, non me ne ero mai accorto…la prossima volta starò più attento, ‘novecentodieci’ persone in un metro quadro, non sono mica poche, ‘aivoglia’ a schivare, ‘aivoglia’ a manifestare!!! gv
È per chilometro quadrato. Meno il sindaco che non abita a Civitanova. Evidentemente come un antico signorotto medievale lo considera un feudo dove possiamo affermare con la massima certezza che lo amministra dispoticamente. Come ho già scritto altre volte è solo quando gruppi di civitanovesi insorgono che si riesce a fermarlo. Il risultato è quello conosciuto con il famoso e spiritoso detto ” craccata sui denti”. Naturalmente a tutti i presenti che da anni protocollano invano richieste di attenzione da parte del sindaco, come non augurare anche a loro di assestare il colpo in maniera di fargli dire come a quel famoso ladro di polli della barzelletta l’ancor più famosa frase: ” Vanne avanti tu che a me me vene da rride!”.
…hanno corretto e adesso è…corretto!!! gv