«Svetlana era come una sorella,
solare e amata da tutti.
Prima dell’operazione stava bene»

Svetlana Honizkaia

di Gianluca Ginella

«Svetlana e io eravamo come sorelle, in questi giorni sono sempre insieme al compagno e alla figlia, stiamo cercando di far rientrare il feretro in Italia. Lei era solare, aveva tanti amici, tutti l’amavano». Nelli Kravtsova cerca la forza di affrontare la perdita della migliore amica, Svetlana Honizkaia morta a 48 anni, lunedì, dopo un intervento di chirurgia estetica in Marocco. L’ultima volta che l’ha sentita «è stata la mattina di lunedì, era in ospedale a Casablanca, stava bene. Poi nel pomeriggio mi ha chiamato l’amica che l’aveva accompagnata, che è marocchina, e in lacrime mi ha detto che era morta» continua Nelli.

Cosa è successo in Marocco? «Svetlana è stata operata nel pomeriggio. Poi dall’ospedale hanno chiamato l’amica che l’ha accompagnata e le hanno detto che l’intervento è andato a buon fine e che poteva andare in ospedale. Questo alle 4 del pomeriggio. Lei non è andata subito in ospedale, doveva fare delle commissioni e ci è passata un’ora e mezza o due dopo. Quando è arrivata le hanno detto che ha avuto un arresto cardiaco ed è morta. Le hanno detto che hanno cercato di salvarla ma non si è ripresa. Allora mi ha subito chiamata per dirmi quello che era successo. Io le dicevo che non era possibile. Poi è intervenuta la polizia ed è iniziato tutto il procedimento».

È stata avvisata l’ambasciata italiana che sta seguendo la vicenda e ieri è stata fatta l’autopsia. «Per gli esiti ci sarà tempo, ma intanto quello che per noi è importante è che rientri in Italia. Stiamo cercando di fare tutti i documenti necessari. Io in questi giorni sto sempre vicino al compagno e alla figlia, cerco di dargli forza». Con Svetlana si conoscevano da una vita, la 48enne era giunta in Italia oltre vent’anni fa, aveva vissuto a Porto Recanati, dove aveva anche avuto per alcuni anni una attività di estetista, e poi con il nuovo compagno si è trasferita a Civitanova.

Svetlana Honizkaia

«Le nostre figlie sono cresciute insieme – riprende Svetlana -, la sua ha 22 anni, la mia 23. Era come una sorella per me, persone come lei non si incontrano facilmente». Nelli ricorda «una persona solare, molto amichevole, con tante conoscenze. A me ha cambiato la vita con la sua solarità. Le piaceva stare in compagnia, parlare, stare con gli amici. Ne aveva tanti e tanti mi hanno chiamato questi giorni».

Venerdì scorso erano state a cena insieme prima che Svetlana partisse il giorno seguente per il Marocco. «L’ho chiamata il sabato per sapere se il viaggio era andato bene e poi lunedì mattina prima dell’intervento, il 20 novembre. Era tranquilla e stava bene». Poi la telefonata in lacrime dell’amica che l’aveva accompagna e la tragedia che ha colpito la famiglia di Svetlana e tantissime persone che la conoscevano.

Tra le sue grandi amiche c’è anche Elena Prokopenko: «Ti voglio ricordare così: solare, spontanea, splendida – ha scritto su Facebook -. Hai avuto tante amiche, eri un punto di riferimento per tutte noi con il tuo entusiasmo, energia, semplicità. Sei stata la testimone delle mie nozze e ci siamo divertite insieme ad animare la festa. Perdere un’amica è un dolore grande, non riesco ad accettare che non ci sei più. Ciao Svet, illumina il cielo con il tuo sorriso».

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