Joco, il Pecorino di Cantine Fontezoppa, sale sul podio dei migliori vini bianchi d’Italia. C’è anche Civitanova sul terzo gradino dei ‘Migliori vini bianchi d’Italia’, con una bottiglia che racconta tanto del territorio. Prende il nome Joco (dal dialetto, gioco) ed è il Pecorino Bio 2022 di Cantine Fontezoppa: l’etichetta è stata recensita dal prestigioso annuario 2024 I Migliori Vini Italiani di Luca Maroni, ottenendo un indice di piacevolezza di 96 punti e risultando tra i terzi migliori vini bianchi d’Italia. Così, il prossimo 15 febbraio, al Salone delle Fontane dell’Eur a Roma, l’azienda civitanovese riceverà l’attestato ufficiale nel corso della serata di Gala dell’annuario di Luca Maroni, stimato analista sensoriale di fama internazionale e ideatore della rassegna.
Scrive l’azienda civitanovese: “Joco, 100% da uve Pecorino, viene apprezzato proprio per i suoi sentori floreali e per il complesso fruttato, che lo rendono equilibrato e persistente. Per la sua spiccata aromaticità, l’annata 2022 di Joco ha già ottenuto altri importanti premi, ultimi dei quali la selezione argento al concorso Vinoway 2024 e 92 punti sul portale Winescritic.com. Ora, il titolo di Terzo Miglior Vino Bianco d’Italia ex aequo a coronare un momento d’oro per un‘etichetta molto amata di Cantine Fontezoppa. Del resto, Joco racconta molto di locale e prende ispirazione da una storia che è stata raccontata da alcuni abitanti di Civitanova, che riportano di un tale falegname che era solito ricavare trottole, paperelle di legno o carretti dagli scarti di porte, finestre e altre superfici da lui realizzate. Questi balocchi venivano regalati ai bambini del paese. Joco (che in civitanovese significa, appunto, “gioco”) onora il gran cuore di questo falegname d’altri tempi e la bellissima leggenda che c’è attorno a tale storia. Insomma, i bianchi di Cantine Fontezoppa sono sempre più apprezzati. Il mese scorso Asola, la Ribona premium dell’azienda civitanovese, aveva ricevuto il massimo punteggio dalla nota Guida Bibenda 2024 (i Cinque Grappoli), considerata un vademecum e tra i più importanti veicoli di comunicazione sul vino”.
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l’ amore per il territorio, l’ amore per i vini ha fatto si che questa splendida realtà locale crescesse.
Va ricordato che il titilare della cantina ha sempre tenuto alte le sue origini , l’ amore per il vino lo ha portato in giro per il mondo a curiosare….da qui dare sfogo alla sua passione come un gioco di livello, per adulti. tutti i nomi dei sui vini sono legati a personaggi del borgo antico , che noi non più giovani ricordiamo con affetto…
Amare il posto dove si è nati e fare un volano commerciale è per poche menti , confidiamo in altri personaggi , la nostra terra è ricca di tutto, per certi versi vergine…avanti industriali capaci e volenterosi..
Da sempre Luzi ha avuto questa spiccata sensibilità.