Studenti spiazzati dalle tracce,
«ma la vera prova è stato il Covid:
non ci siamo goduti niente» (Video)

MATURITA' - All'esame sono usciti Piero Angela e Oriana Fallaci, Moravia e Quasimodo. Gli studenti e le studentesse di Macerata e Civitanova dopo lo scritto d'Italiano: «Molti di quelli non li abbiamo mai fatti a scuola». La traccia su Whatsapp, nuove tecnologie e il tempo dell'attesa è una di quelle che ha riscosso maggior successo. Molti sono già proiettati al futuro e il primo obiettivo un po' per tutti: «Mare, amici, riposo e poi l'università»

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I maturandi e le maturande intervistate a Macerata (clicca per vedere le interviste in playlist)

di Laura Boccanera e Alessandra Pierini (video di Federico De Marco e Fabio Falcioni)

Non è la prova d’Italiano quella che più preoccupava i maturandi e le maturande maceratesi. Sarà la seconda prova, quella tecnica di domani, quella veramente impegnativa.

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Studenti dell’Ite Gentili subito dopo l’esame

Tra le tracce proposte ai maturandi, Piero Angela e Oriana Fallaci. Poi ancora Alberto Moravia e Salvatore Quasimodo. «Molti non li abbiamo mai fatti a scuola» confessano diversi studenti e studentesse intervistati da Cronache Maceratesi a Macerata e Civitanova. La traccia su Whatsapp, nuove tecnologie e il tempo dell’attesa è una di quelle che ha riscosso maggior successo. Ma quello che per loro conta veramente è stato uscire dal Covid e fare un esame normale «perchè col Covid non ci siamo goduti nulla».

MACERATA – «E’ solo il primo di una serie di esami che dovremo fare per tutta la vita». Sono Elisa Migliorelli e Cecilia Bruzzesi del liceo delle Scienze Umane a dare il senso dell’esame di maturità.

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Elia Iommi e Francesco Spina

«Un po’ di panico quando ci hanno distribuito le tracce c’è stato» raccontano Elia Iommi e Francesco Spina. Sono invece molto proiettati sul futuro Mattia Meschini e Tommaso Vitanzi, tra i primi ad uscire dal liceo scientifico Galilei: «Il vero scoglio è domani, l’orale non preoccupa tanto. Saranno invece importanti le prove d’ingresso all’università».

Al liceo Linguistico “Leopardi” le tracce sono servite per fare collegamenti con le tante materie studiate ma anche con l’attualità: guerra in Ucraina, nazionalismo e nazismo. Anastasia Scarponi, Elisa Ercoli, Federica Pizzi Russo e Matteo Gentilucci spiegano orgogliosi il contenuto dei loro elaborati e non vedono l’ora di riposarsi. Sofia Lattanzi e Aurora Faraci, anche loro studentesse del liceo linguistico, sono state colte di sorpresa dalle tracce e si aspettavano qualcosa di diverso. Il loro pensiero ora è finire tutto e riposarsi: «Mare, amici e poi si penserà anche all’università».

(Clicca qui sopra per vedere le video interviste a studenti e studentesse di Civitanova)

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Alice Recchioni e Rebecca Spagnuolo

CIVITANOVA – Piero Angela e la creatività e l’elogio della lentezza le tracce preferite dai ragazzi e dalle ragazze dei Licei Da Vinci di Civitanova. Il primo gruppetto inizia ad uscire già alle 12.20, consegnati i fogli protocollo e dopo aver dato un’ultima riletta: «siamo stati forse un po’ precipitosi, ma non ne potevamo più» commentano all’uscita Agnese Marinelli, Ilaria Bianchini e Gianmarco Diomedi «seduti e concentrati con questo caldo è difficile, poi il tempo che ci si mette è in base a come si è abituati».

Diverse anche le tecniche di “sopravvivenza” fra chi sceglie di leggere tutte le tracce per essere sicuri di fare la scelta più rispondente alle proprie esigenze e chi invece è andato a colpo sicuro una volta trovato un tema nelle proprie corde. Le tracce hanno un po’ colto di sorpresa gli studenti: poco conosciuti gli autori proposti, ci si aspettava sul piano storico qualcosa legato al conflitto in Ucraina, ma tutto sommato la forza della gioventù sta anche nel “buttarsi” e tra gli argomenti preferiti dei liceali di Civitanova ci sono stati il saggio sull’attesa, un “tema” di carattere filosofico nel quale si è cercato di far ragionare i ragazzi sul ruolo del tempo “morto” sull’attesa, la pausa, la sospensione, in un mondo frenetico dove ogni informazione viene centrifugata alla velocità della luce e sparata nel web del sempre connessi.

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Angelica e Benedetta Montelpare

Ma ad affascinare anche la proposta su Piero Angela e la creatività che ha dato modo di affrontare temi come tecnologia e intelligenze artificiali. Questi due argomenti sono stati la scelta ad esempio delle gemelle Angelica e Benedetta Montelpare, entrambe frequentanti il liceo Scientifico e all’uscita si sono confrontate sui rispettivi elaborati realizzati in maniera soddisfacente. Chi si aspettava invece qualcosa di diverso e alla fine commenta: «ho fatto quel che potevo» è Carolina Qevani del liceo Linguistico, anche lei ha scelto la traccia sulla lentezza «e ora sicuramente rallenterò – commenta alla fine – anche perché con il Covid non ci siamo goduti nulla».

E proprio il ricordo del Covid e di un ritorno ad un esame in presenza, senza mascherine e “normale” è al centro delle riflessioni di Alice Recchioni e Rebecca Spagnuolo, tra le primissime ad uscire dai cancelli della scuola di via Mandela. Perché bene o male comunque gli esami sono una tappa fondamentale della formazione, un diritto che per la pandemia non appariva più scontato e che forse abbiamo re imparato a riconoscere ed apprezzare.

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Anastasia Scarponi, Elisa Ercoli, Federico Pizzirusso e Matteo Gentilucci

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Mattia Meschini e Tommaso Vitanzi

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Manuela Kishta e Leonardo Montefusco

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Elisa Migliorelli e Cecilia Bruzzesi

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Agnese Marinelli, Ilaria Bianchini e Gianmarco Diomedi

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Carolina Qevani

 



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