«Nuovo Campo di calcetto non regolamentare a Santa Vittoria: 150mila euro di debiti in più ed un prato verde in meno». Sulla vicenda del nuovo campo da calcetto di Mogliano, che ha già fatto scattare la protesta dei residenti, intervengono anche i consiglieri d’opposizione del gruppo Mogliano 313 Marco Petrelli e Corrado Nardi. I due esponenti della minoranza non criticano solo l’operato dell’amministrazione, che ha portato anche all’abbattimento di diversi alberi, ma hanno inviato anche una segnalazione al prefetto per mancata trasparenza.
Gli alberi abbattuti per far posto al campo da calcetto
«Dopo aver buttato a mare la possibilità di fare a costo zero un campo di calcetto al parco comunale ed aver chiuso senza motivo l’area verde del Santuario del Santissimo Crocifisso con una rete metallica degna di altri tristi ambienti, la ditta Cesetti & Zura (sindaco ed ex sindaco aspirante di nuovo alla poltrona) – dicono i due consiglieri – non trova niente di meglio che caricare sulle spalle dei cittadini un nuovo fardello da 150.000 euro per fare un campo da calcetto non regolamentare e senza neanche prevedere parcheggi adeguati. Amministrare è certamente più difficile che criticare, ma per la ditta Cesetti- Zura & company sembra che la cosa più difficile sia ascoltare. Nonostante il malcontento manifestato dai residenti del quartiere Santa Vittoria, per volontà della “ditta” sono stati abbattuti alcuni alberi ed è iniziata la distruzione dell’area verde per realizzare un inopportuno campo da calcio a 5 in zona periferica. Che l’amministrazione Cesetti abbia poca lungimiranza e che poi quando cerca di mettere una pezza fa danni peggiori del buco è ormai cosa nota ai moglianesi e anche con l’ultimo affaire non si smentisce».
«Il campetto a Santa Vittoria verrà realizzato, nell’area più densamente popolata del quartiere più popoloso di Mogliano, nell’unico spazio verde fruibile, non regolamentare, senza illuminazione, senza spogliatoi, senza servizi (useranno quelli del campo da tennis?) all’altezza di un incrocio a quattro vie e di fronte ad una caserma dei carabinieri. La realizzazione dell’opera richiede l’abbattimento di 6 alberi, e la necessità di accendere un mutuo per coprire i 150mila euro del costo. Gli abbattimenti e la distruzione dell’area sono iniziati a tempo di record, ancora prima che venissero pubblicate le delibere (se non quella di affidamento del progetto) ancora prima di finire di mettere in sicurezza le innumerevoli frane, esondazioni e smottamenti dei giorni scorsi. In un messaggio pubblicato su Facebook la sera prima dell’inizio dei lavori il sindaco dichiara che «la realizzazione di un campo da calcetto rappresenta motivo di entusiasmo per molte famiglie residenti in zona espresso recentemente dalle stesse, oltre ad essere un luogo di aggregazione va sicuramente a valorizzare l’area». Il sollevamento popolare a cui abbiamo assistito e l’aggregazione spontanea di abitanti del quartiere nelle vicinanze dell’area raccontano una storia ben diversa: al solito è stata presa una decisione frettolosa, non condivisa, non lungimirante, divisiva che ha scontentato molti e ha impegnato i nostri figli a pagare i debiti fatti oggi».
Per quanto riguarda la mancanza di trasparenza, Petrelli e Nardi hanno scritto al prefetto che «al momento dell’inizio dei lavori non risulta ancora affisso all’albo on-line del comune nessuna delibera, o determina di affidamento lavori o ordinanza di chiusura dell’area». Per questo hanno segnalato «l’assoluta mancanza di trasparenza che danneggia il buon andamento amministrativo e impedisce ai cittadini di essere pienamente informati sulle scelte che li riguardano direttamente e di intraprendere qualsiasi eventuale azione si ritenga opportuna».
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