Lo striscione di fronte allo stadio
di Andrea Cesca
Nel cuore della notte, di ritorno dalla trasferta di Chiavari sul campo dell’Entella, la Recanatese ha trovato ad aspettarla un gruppo di tifosi. Davanti allo stadio Nicola Tubaldi uno striscione: “Pagliari unico poeta giallorosso”. I supporters della nuova gradinata sud, occupata prevalentemente da famiglie e ragazzi del settore giovanile, hanno voluto omaggiare il tecnico, il condottiero.
«Lo striscione è un gioco, chiedo scusa al sommo poeta se sono stato paragonato a lui – si schernisce Giovanni Pagliari –. Leopardi ha fatto la storia della letteratura mondiale, io ho fatto giocare insieme dei ragazzi con la sfera di cuoio. Ringrazio i tifosi, il riconoscimento mi fa piacere, il poeta è uno e resterà tale nella storia della letteratura». A 90’ dal termine della stagione regolare la Recanatese è ancora in corsa per un piazzamento nei playoff nonostante le difficoltà incontrate, vedi infortuni e l’esilio forzato a Macerata per consentire la messa a norma del proprio impianto. L’ultimo impegno della stagione regolare sarà in casa contro l’Ancona.
«Quella di domenica per noi è una partita molto importante perché siamo ancora in corsa per i play off, al Siena hanno tolto dei punti, non sappiamo come potrebbe finire. Ce la giochiamo fino alla fine questa possibilità, è una soddisfazione immensa per come siamo partiti, con tanti giovani e molte partite sbagliate. E’ una grandissima impresa quella che abbiamo fatto, fuori casa siamo rimasti imbattuti nel girone di ritorno, abbiamo pareggiato sul campo delle prime in classifica. Anche a Reggio Emilia e a Chiavari abbiamo fatto un calcio spettacolare a detta degli addetti ai lavori, abbiamo giocato ad armi pari. Contro l’Ancona faremo di tutto per far vedere che la Recanatese non era quella vista al Del Conero, che non c’è tutta quella differenza tra noi e loro».
Dopo la vittoria del campionato di Serie D e dello scudetto la società leopardiana guidata da Adolfo Guzzini è al lavoro per confermare Giovanni Pagliari: «Abbiamo parlato. Non c’è nulla di firmato, dobbiamo chiarire e parlare ancora. Vedremo quello che succede. L’importante è che ci sia questa crescita dei ragazzi, questi risultati veramente hanno colto di sorpresa tutti, non pensavo mai. Per me questa è la soddisfazione più grande, aver portato alla salvezza un manipolo di giovani calciatori, giocando spesso con sei e sette under. Per me questo è motivo di grande orgoglio».
Recanatese, un punto contro l’Entella: resta vivo il sogno playoff
Complimenti
Grande Gio
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