«I dati demografici e quelli sui redditi della regione attestano un progressivo invecchiamento della popolazione ed un impoverimento sia per quella attiva che anziana, con effetti significativi che comportano rinuncia ad un’adeguata alimentazione, in quanto in media solo il 20,2% della popolazione dai sei anni in su fa pasti completi con frutta e verdura, ed una progressiva rinuncia alle prestazioni sanitarie passando dal 6,9% del 2019 all’11,3% del 2021 (variazione tra il 2021-2019 del 4,4%)».
E’ quanto emerge dall’analisi dei dati Istat ed Inps, approfonditi dall’osservatorio sulle vulnerabilità dell’Alleanza contro la povertà nelle Marche, dopo il report 2022. «Analizzando i dati dell’area lavoro nel triennio 2021-2019 gli occupati nelle Marche sono diminuiti di 15.930 unità, in prevalenza donne (11.183). Dal lato della qualità del lavoro, emerge che la tipologia maggiormente presente nelle assunzioni è il contratto a termine, che nel triennio rappresenta sempre una quota superiore al 38% (dati Istat e Inps). Allo stesso tempo le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate nel corso del triennio presentano dati molto altalenanti: 14.396.619 ore nel 2019, 102.206.439 ore nel 2020, rispetto al 2021 con 59.818.216 ore. Il dato del 2020 è inconsueto rispetto agli anni precedenti e contribuisce a mostrare quale sia stato l’effetto della pandemia sull’intensità di impiego del fattore lavoro, di fatto diminuite nel 2021 (dati Inps) – prosegue la nota -. Secondo i dati dell’area cosiddetta trasversale (socio lavorativa) dal punto di vista demografico si evince che la popolazione marchigiana invecchia, gli over 64 nel 2021 sono 381.162, il 25,8% della popolazione e l’indice di dipendenza anziani (ossia il rapporto tra ultra 65enni e popolazione attiva) è in crescita, difatti dal 39,8% del 2019 si è passati al 40,8% del 2021 (dati Istat). Secondo di dati dell’area sociale (dati Istat e Inps) i nuclei richiedenti almeno una mensilità del reddito di cittadinanza sono in aumento: da 14.180 del 2019, si è passati a 19.005 del 2020, a 20.045 del 2021 (+5.865 variazione tra 2021-2019) e l’incidenza di coloro che vivono in famiglie in povertà relativa lievemente in calo, in media nel triennio rappresentano il 13% (-1,8% variazione tra 2021-2019). Per l’area dell’abitare, dai dati raccolti nei centri di ascolto Caritas si evince un aumento significativo dei senza fissa dimora: dal 2019 al 2021 hanno osservato una crescita del 13,6%».
Fabio Corradini
«Come Alleanza contro la povertà nelle Marche – dice il portavoce Fabio Corradini – siamo convinti che la vera sfida che ci attende è quella di fare tutti gli sforzi possibili per cercare di collaborare, fare sistema, per creare una rete virtuosa volta a contrastare la povertà e migliorare la qualità della vita di famiglie e cittadini marchigiani, costruendo un “modello” d’intervento condiviso da promuovere insieme, istituzioni pubbliche, terzo settore, forze sociali ed altri attori interessati. E’ nostra intenzione organizzare al più presto, sempre d’intesa con la Regione, un seminario di studio ed approfondimento su quanto emerge da questo primo report per avviare subito il percorso sopra descritto, che ci deve portare a valutare quali azioni mettere in atto congiuntamente per contrastare il fenomeno della povertà e dare un concreto aiuto alle famiglie in difficoltà».
L’Alleanza contro la povertà nelle Marche nasce a Loreto il 17 ottobre del 2015, nella ricorrenza della Giornata mondiale di lotta contro la povertà indetta dall’Onu nel dicembre del 1992. E’ un’alleanza di scopo che raggruppa un insieme di soggetti sociali che hanno deciso di unirsi per contribuire alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nella nostra regione. Oggi ne fanno parte: Acli Marche, Caritas Marche, Cisl Marche, Cgil Marche, Uil Marche, Forum Regionale Terzo Settore, Csv Marche, Confcooperative Marche, LegaCoop Marche, Adiconsum Marche, Arci Marche, Gruppi di Volontariato Vincenziano, Banco Alimentare, Save the children e Ordine Assistenti Sociali Marche.
«L’obiettivo dell’Alleanza contro la povertà nelle Marche – si legge nella nota – è quello di mettere a punto specifiche misure per contrastare la povertà assoluta e quindi l’esclusione economica e sociale nella nostra regione e di costruire un sistema stabile di relazioni tra soggetti delle istituzioni pubbliche, terzo settore e forze sociali e non solo, perché siamo convinti che nessuna risposta realmente efficace si potrà avere senza questa necessaria costruzione di una rete attiva sul territorio tra pubblico e privato sociale, forze sociali, mondo produttivo e non solo, che insieme collaborino al reinserimento sociale delle famiglie in difficoltà in quanto sotto la soglia della povertà».
«Come anticipato nel semiario del 23 giugno, promosso d’intesa con la Regione, grazie al lavoro svolto da Andrea Tondi (Caritas Marche), Marco Amichetti (Cgil Marche) e Carmen Carotenuto (Cisl Marche), abbiamo realizzato il primo report 2022 (dati riferiti al periodo 2019-2021) del nostro osservatorio sulle vulnerabilità nelle Marche che abbiamo fortemente voluto al fine di poter monitorare, osservare e studiare l’andamento delle povertà ed i nuovi rischi sociali che si annidano sul territorio regionale, rendendo vulnerabili e ancor più fragili cittadini e famiglie – spiega l’Alleanza contro la povertà nelle Marche -. Gli indicatori selezionati e scelti al fine di fornire elementi utili e validi per una lettura annuale dell’evoluzione di tale fenomeno a supporto di proposte e scelte progettuali e programmatiche da poter condividere con i soggetti interessati coinvolti, prima tra tutti la Regione. Tali indicatori rispondono ad alcuni criteri specifici: disponibilità dell’informazione su banche dati accessibili (es. Istat, Inps, Mef), reperibilità dell’informazione in archi temporali, coerenza della struttura per evitare quanto più possibile una sovrapposizione tra i vari indicatori elementari, utilità per realizzare focus di approfondimento su specifici argomenti».
Io davvero non capisco si parla di povertà e poi quest'estate era pieno dappertutto e i ristoranti sono sempre strapieni per trovare un posto devi fare i salti mortali e spesso ci rinuncio mi sfugge qualcosa?
Che scoperta...man mano si fanno sempre più rinunce: noi abbiamo eliminato la seconda auto, la spesa si fa più che altro per i bimbi, i grandi si arrangiano. Niente dentista, visite ridotte all'osso...vestiti si comprano per i figli e si evita di comprarli per noi. Niente vacanze, telefoni riciclati. Altro che ristoranti e iphone.
Per forza rinunciano a curarsi con la sanità che abbiamo x una Tac o risonanza cè da aspettare un anno e dite rinunciano!!! Ma andate in quel paese chiamato c.. o
Per funzionasse bene il sistema sanitario e dessero appuntamenti in un tempo più breve non credo che rinuncerebbero...rinunciano al privato che costa troppo e appuntamenti entro poco tempo..è vergognoso
Al ristorante ci va chi può andare. Non certo chi prende 1.000 Euro di stipendio. Capito????
ma tutti in prima linea all uscita del nuuvo iphone, mi rivolgo a certe categorie
Ringraziate a letta che tagliò 12 miliardi alla sanità
Ferie Iphone
Se funzionasse bene il sistema sanitario e dessero appuntamenti in un tempo più breve non credo che rinuncerebbero...rinunciano al privato che costa troppo e appuntamenti entro poco tempo..è vergognoso
Si può non andare al ristorante, né fare colazione al bar. E si vive. Quando verrà l'occasione, e la possibilità, si tornerà a farlo. Altre sono le priorità, oggi.
E di chi è la colpa??!!!
Ma un referendum per abrogare la caccia?
Basta guardarsi intorno e fare una capatina al CUP e prenotare una prestazione. È sotto gli occhi di tutti. E invece esiste una fantastica Alleanza che è ancora impegnata nella fase di analisi dei dati!
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Poveri ma modelli.
Modello Marchigiano…tanto ora è colpa di Letta poi di quelli di prima …intanto questi di adesso è 2 anni che ci governano e la sanità l’anno distrutta come avevano promesso insieme alla sicurezza…d’altronde informatevi chi avete messo alla sanità nelle Marche…e informatevi dove stava questo signore quando ci fu la chiusura dei piccoli ospedali …governo Berlusconi e lui senatore di forza Italia…altro che Letta
Ma quale povertà, l’Oms e la Fao hanno da tempo fissato la dieta per tutti. Fissarla a lungo, addirittura la renderebbe del tutto superflua. Per distinguerle dalle altre l’hanno chiamata “dieta ridotta all’osso” anche se l’osso non c’è almeno che con un po’ di fortuna non lo si rimedia con ancora attaccato materiale edibile da non confondere con quello edile molto più indigesto. Naturalmente il bambino ha bisogno di un’alimentazione più ricca, almeno fino a che non mette i denti, poi uguale per tutti. Colazione, pranzo e cena con pochi ingredienti e frutta a piacere , preferibilmente fresca di scarti di mercato, ristoranti e supermercati. Problemi si possono aver con il pane visto che lo si preferisce salato oppure toscano sciapo come Renzi, pugliese o lombardo… Se non ne trovate a sufficienza purtroppo bisogna acquistarne la parte mancante e in caso di surplus tenerla per il pasto successivo. Passiamo ora alla dieta che ha fatto il conto di tutto anche dei grassi per chi non bada alla linea e riesce a trovare della margarina o del burro al mercato nero magari barattando qualcosa che l’altro non ha trovato. Mattina, colazione molto ricca con due bicchieri d’acqua di fontana o di cannella se avete casa, una bella fetta di pane e stop. Il povero per eccellenza, non lavora e quindi non ha bisogno di intermezzi. Pranzo: acqua abbondante per i sali minerali, due fette di pane per i carboidrati meglio se secco per chi ha i denti ( che come dice il proverbio è pure una bella fortuna: “Chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti” ) e bagnato per gli altri, un cucchiaino d’olio o 10 grammi di burro o margarina per i grassi e proteine essenziali. Mezza mela o altro frutto per le vitamine con l’accortezza di non togliere la buccia perché è lì che si annidano le furbacchione. La sera, molto leggera: solo acqua. Manca il vino, però se la bottiglia cade in piedi nei bidoni, qualcosa rimane e comunque mai esagerare con l’alcol, solo quel poco che basta per gli anti ossidanti che effettivamente con una dieta a base di acqua servirebbe ad evitare un po’ di ruggine. Poi prendere secondo gusti, Letta, il dottor sottile Amato, Meloni e Salvini sempre troppo grasso e accecante come Renzi, Ciarapica ecc. ecc. e sottoporli alla dieta dell’Oms in collaborazione sempre con la Fao. Come contrapposizione cercare se possibile e masticando lentamente di trangugiare la loro di dieta quella che fanno abitualmente tipo quella di Lupi che frequenta un ristorante che lui diceva economico dove costa tutto uguale. Due anni fa un primo 25 euro, un secondo 25 euro, dolce 25 euro più caffè e coperto, bevande escluse. Mentre li osservate mangiare e bere di gusto quello che darebbero alle folle osannanti, quelle che si mangerebbero le dita, le loro naturalmente pur di non votarli pensate che costoro non hanno stranamente gli stessi problemi di chi nella vita non ha saputo approfittare delle medesime occasioni approfittando di ogni bassezza, mancanza totale di dignità, sopraffazione, arroganza ecc ecc. Problemi di salute, appuntamenti a Cup? Nessun problema, tempo due mesi di dieta applicata e quando chiederete un’appuntamento ve lo danno così in anticipo che non farete in tempo ad andarci. Come luce Luna, candele, fuochi e come gas? Loro quale sceglierebbero?
per fortuna che c’è il “modello Marche”, sul fronte “salute” siamo blindati!