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Addio a don Pierluigi Pesaresi,
il sacerdote che predicava l’accoglienza

LUTTO - Si è spento stamattina all'età di 90 anni il prete nato a Montefano e amatissimo dalla comunità di Filottrano per aver saputo coniugare la tradizione con la modernità nel trasmettere la fede e il dialogo

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Don Pierluigi Pesaresi

 

Comunità parrocchiale di Sant’Ignazio di Filottrano in lutto per la scomparsa di don Pierluigi Pesaresi. Il sacerdote amatissimo e intergenerazionale si è spento nelle prime ore di questa mattina, domenica 6 marzo. Aveva compiuto 90 anni lo scorso 20 dicembre, era nato a Montefano nel 1931. Nel 1944 era entrato nel Seminario Vescovile di Osimo, dove frequentò la Scuola Media, il IV e la V Ginnasio. Nel 1949 era entrato nel Pontificio Seminario Marchigiano a Fano per il Liceo e la Teologia. Il 12 agosto 1956 era stato ordinato sacerdote a Montefano da mons. Domenico Brizi vescovo di Osimo. Dal mese di ottobre 1956 al mese di luglio del 1985 è stato parroco della Parrocchia S. Cuore a Montoro. Dal luglio 1985 ad oggi è rimasto alla guida della Parrocchia S. Ignazio di Loyola di Filottrano.

Don Pierluigi era arrivato nella frazione di Filottrano, a Sant’Ignazio, in un periodo particolare, in un momento in cui è in atto un cambio culturale, ma era riuscito a capire il nuovo che avanzava e aveva saputo mettere insieme la tradizione con la modernità, organizzando incontri tra le diverse fasce di età. La sua caratteristica principale è stata l’accoglienza: la casa parrocchiale è la casa di tutti e la vigna di proprietà della parrocchia che era nelle adiacenze diventa una pista di pattinaggio capace di attirare tanti giovani. Ma la pista ben presto è diventata un’agorà. Qui si organizzavano spettacoli di beneficenza e giochi popolari. Tutti ricordano “I Giochi del Campanile” che imitavano il più famoso “Giochi senza Frontiere” e “I nostri talenti per un mondo migliore” dove si esibivano nel canto bambini, adolescenti, ragazze e ragazzi. Da questo modo di coinvolgere la gente sono scaturite le iniziative culturali e della tradizione popolare: “La festa di primavera” e la “Sagra dell’oca”.

«Don Pierluigi sapeva valorizzare la parte religiosa: tutti riconoscevano in un lui un punto di riferimento di alto valore – ricorda una nota della Diocesi di Ancona- Osimo – Era un confessore di grande prestigio, le persone arrivavano da fuori parrocchia in ogni ora. Da subito il sacerdote era riuscito a valorizzare la tradizione del “Presepio” e “L’infiorata del Corpus Domini”. Aveva pensato a sistemare la chiesa, soprattutto con i propri risparmi, ma anche con il contributo dell’8xmille e dei parrocchiani. Don Pierluigi ha sapeto tenere unita una comunità di credenti sia perché opera secondo il Vangelo, sia perché ha un carattere gioviale ed autorevole nel senso che ha la capacità di intervenire al momento opportuno con il suggerimento più adatto. Molto apprezzate sono state le sue telefonate per i compleanni ai parrocchiani che conosce uno ad uno».

Nel luglio del 2018 ha celebrato i duecento anni della parrocchia e il 12 agosto del 2021 ha festeggiato il 65esimo anno di sacerdozio. Così lo hanno ricordato i parrocchiani: «Carissimo Don Luigi, in occasione del tuo 65esimo anniversario di sacerdozio vogliamo, questa sera, esprimerti i nostri più sinceri auguri. Un pensiero che nasce sicuramente dalla nostra volontà di dirti Grazie! Grazie per aver dedicato la tua vita al servizio di Dio e in particolare alla nostra comunità parrocchiale. Sembra quasi scontato ricordare che 65 anni di vita sacerdotale sono tanti, ma non lo è affatto, se si considera il modo in cui tale scelta è stata vissuta: 65 anni di devozione a Dio! 65 anni di amore per gli altri». Forse sottolinea il comunicato della Diocesi, «molti dei presenti stanno ricordando e rivivendo nel loro intimo qualche momento condiviso con te; a quanti, caro Don Luigi, hai amministrato i sacramenti, con quanti hai condiviso gioie e dolori, quanti volti hai incontrato al catechismo, quante coppie hai unito in matrimonio. Ognuno custodisce nel proprio cuore una parola, una preghiera, un gesto di conforto. Anche se in questi lunghi anni molte cose sono cambiate, la tua fede, vissuta con forza e decisione ogni giorno è sempre la stessa. Grazie. Grazie per la tua presenza, per la tua fraterna amicizia, per il tuo silenzioso, ma generoso servizio sacerdotale».

Nonostante le sue precarie condizioni di salute Don Pierluigi ha sempre portato avanti i suoi impegni fino a questi ultimi i mesi in cui l’aggravarsi della malattia lo avevano costretto all’immobilità. La cerimonia funebre, presieduta da mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita Ancona-Osimo, si terrà martedì 8 marzo alle ore 15 nella parrocchia di Sant’Ignazio di Filottrano. Stamattina prima di iniziare la funzione religiosa, don Carlo Carbonetti, ha comunicato la notizia della morte di don Luigi dall’altare della chiesa di Santa Maria Assunta, chiedendo di fedeli di recitare per lui una preghiera.



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