Carlo Ciccioli, Pierpaolo Borroni, Elena Leonardi
«I sindacati di categoria di Fp-Cgil e Cisl-Fp nella foga di replicare alla nostra interrogazione di fatto confermano tutto. Confermano, infatti, riferendosi evidentemente a rapporti di forza tutti interni alle sigle sindacali di categoria, che esistono e sono accertati gli episodi che ci hanno spinti a scrivere l’interrogazione e a discuterla al più presto in seno all’Assise regionale».
Questa la replica dei consiglieri regionali di FdI Carlo Ciccioli, Elena Leonardi e Pierpaolo Borroni ai sindacati. Ieri infatti il segretario generale della Fp-Cgil Jhon Palmieri aveva contestato il contenuto di un’interrogazione presentata dai tre in cui si chiedeva conto di un presunto comportamento vessatorio di un dirigente dell’Av3 nei confronti dei lavoratori. Il sindacalista ha negato che ci fosse questo tipo di problema e accusato i consiglieri di voler sviare dai veri problemi della sanità, che la Regione non si starebbe preoccupando di affrontare: come per esempio le mancate 3mila assunzioni annunciate da tempo.
«Il tempo delle baronie deve finire – dicono oggi i tre consiglieri – Siamo assolutamente consapevoli che lavorare in sanità nel pieno di una perdurante crisi dovuta alla pandemia da Coronavirus non sia per nulla semplice. Personale medico ed infermieristico sono sotto pressione e certamente c’è bisogno che il luogo di lavoro non diventi un’ulteriore preoccupazione. Questo è il segnale che abbiamo voluto lanciare e per il quale ci saremmo attesi un plauso piuttosto che una critica, anche se non è un certamente un cruccio per noi non averlo avuto. Le due sigle sindacali, infatti, confermano che esistono delle problematiche che debbano essere affrontate coinvolgendo, ovviamente, anche la direzione dell’Area Vasta 3 che certamente intenderà replicare nelle sedi opportune. Per quel che ci riguarda, proprio perché non siamo assolutamente spinti da beghe di equilibri sindacali né intendiamo renderci protagonisti di “campagna elettorale di basso profilo”, abbiamo semplicemente lasciato le nostre porte aperte a tutti coloro che, carte alla mano, ci hanno evidenziato numero istanze di mobilità, trasferimento, concessioni di orari lavorativi di part time o adeguati alle mansioni, alla categoria, al livello, alle specificità professionali dei dipendenti, non accolte da parte del Servizio professioni sanitarie».
«Al fine di chiarire questa situazione, senza esprimere giudizi preventivi, ci siamo avvalsi delle prerogative di noi consiglieri regionali scrivendo l’interrogazione – concludono – Uno spirito costruttivo e non certo dilatorio verso una situazione che rischia, dunque, di deflagrare e che, certamente, comporta un aggravio di carico mentale che lede la serenità delle persone coinvolte. Vero è che questo compito spetterebbe, in primis, proprio ai sindacati ed è probabilmente con questa lente che occorrerebbe leggere la replica di Fp-Cgil e Cisl-Fp. Vale a dire di rappresentanti sindacali che si sono semplicemente sentiti scavalcati magari perché i numerosi lavoratori in questione hanno trovato le porte chiuse degli uffici».
Iniziano le manovre per la ( doverosa ) sostituzione dell'assessore ?
I sindacati avrebbero dovuto esserne felici!!! Ma anche lì è solo una questione di poteri
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