di Gianluca Ginella
«Mio padre con l’Alzheimer si è allontanato dal pronto soccorso di Civitanova e ha raggiunto in autobus un bar da dove mi hanno telefonato per dirmi che era lì, con la flebo nel braccio. Inoltre questa mattina lo avevano dimesso senza dirmi niente ed era stato ore ad aspettare. Non ce l’ho con il personale del pronto soccorso, ma i pazienti sono tanti e vedo che non sono in grado di portare avanti questa situazione».
A raccontare quello che oggi pomeriggio è successo a suo padre, 73enne, è Anna Cerolini, che si trova ancora al pronto soccorso di Civitanova dove alla fine il papà è stato riportato.
Cerolini racconta che tutto è iniziato ieri quando il padre «ha avuto una emorragia. L’ho portato al pronto soccorso di Civitanova, alle 17, e mi hanno impedito di stare con lui, dicendomi che non potevo stare in pronto soccorso ad assisterlo.
Mi sono tenuta continuamente in contatto e alle 23 ancora non era stato visitato. Poi so che nel corso della notte gli hanno fatto una sacca di sangue perché aveva l’emoglobina a 7». Questa mattina Cerolini ha chiamato al pronto soccorso «e mi hanno detto che mio padre era stato dimesso e mi stava aspettando da tempo. Ma nessuno mi aveva avvisato e quando ho chiesto spiegazioni mi hanno detto che gli avevano detto di chiamarmi. Ma ha l’Alzheimer e non riesce a usare il cellulare».
Cerolini ha insistito perché il padre non venisse mandato a casa ma che fossero fatti ulteriori esami «alla fine hanno accettato, ma ho dovuto insistere e alzare la voce» spiega Anna Cerolini. A quel punto però le hanno nuovamente detto che non poteva stare lì al pronto soccorso «questo verso le 13,30. Sono tornata a casa e alle 14,30 ho chiamato per sapere come stava. Poi ho richiamato alle 15, ma mi hanno detto che avevano molto da fare e non potevano dirmi niente».
Dopo un po’ però la donna ha ricevuto una chiamata «era un barista di Civitanova Alta, che mi conosce, e mi ha detto che mio padre era nel suo bar, che aveva una flebo attaccata e si vedeva che non era in una condizione normale. Sono subito corsa al bar e ho chiamato i carabinieri per raccontare l’accaduto. Mio padre era uscito dall’ospedale, aveva preso un autobus, questo ho ricostruito, e aveva raggiunto Civitanova Alta». Il 73enne è stato poi riportato al pronto soccorso a Civitanova. «A quel punto è cambiato tutto: prima mi dicevano che non potevo stare lì, dopo invece mi hanno detto di restare con mio papà per controllarlo – continua Cerolini -. Inoltre una dottoressa mi ha detto che mio padre deve essere ricoverato, a differenza del medico che questa mattina l’aveva dimesso. Se non avessi insistito mio padre sarebbe a casa ora, invece di venire ricoverato, come è poi risultato necessario». Cerolini aggiunge che «il mio scopo è che queste cose non accadano. Mio padre poteva cadere, sparire, finire sotto una macchina o peggio».
«Era un lazzaretto oggi, abbiamo dovuto chiedere barelle ai reparti – spiega il primario del pronto soccorso, Rita Curto -. Di questa situazione non sono stata informata. E’ chiaro che queste cose non devono succedere. Certo uno o due infermieri non possono badare a 30 persone sulle barelle. Non c’è personale e ci arrampichiamo sugli specchi. Non è colpa nostra, non è colpa di nessuno. Noi non sappiamo più come fare, abbiamo pazienti che restano in pronto soccorso più giorni, sembrano scene di guerra. Mi dispiace oggi sia avvenuto questo episodio che segnala la signora ma non si riesce a controllare tutti. Serve più personale: lo aspettiamo a braccia aperte. Non è carenza di attenzioni o menefreghismo, ma non riusciamo. Ci stiamo male a non riuscire a gestire tutto bene. Il pronto soccorso non è come altri reparti che hanno un numero di pazienti prestabilito. Qui si accolgono tutti. I posti letto finiscono, continuano ad arrivare persone e si crea un imbuto».
Cara Anna, ci sono passato con mia madre e ti capisco !!!!!! La mia madre invalida prima che scoppiasse questo Covid 4 anni fa' è successo come a tuo padre all'ospedale di Macerata. 12 ore di attesa del medico. Mi chiedo : quando si va in ospedale al pronto soccorso, capiscono il problema non potrebbero caricarlo in questo o altro reparto per le prime cure per poi decidere che fare?! Manca il personale, perché non assumono ? È un caos,e non auguro a nessuno di andare in questi posti !! Auguri.
La dura realtà di tutti i pronto soccorso.... ci sarà da cambiare qualcosa urgentemente...
Stato ladro ... poi radiano chi non si fa in(o)culare... tagliano soldi alla sanità poi se la prendono con chi sta male incolpandoli che occupano le terapie intensive .... affidati ad un legale che sia capace di difendere i tuoi come i nostri diritti !
Ancora storie di questo genere di susseguono e non hanno trovato una soluzione per quel pericoloso PS
Dire che non c'e' personale non può essere una giustificazione
Quando la smettiamo con questa tarantella di non poter assistere i propri cari nei pronto soccorso? Basta , non se ne può più di questa imbarazzante situazione che si sta rivelando una barzelletta!!
Non sempre si devono seguire i protocolli almeno in qs situazioni si attrezzassero per fare dei tamponi rapidi e dare la possibilità ai familiari di stargli accanto.. è veramente vergognoso
I sanitari lo sanno che se qualche paziente a gravi problemi di memoria un familiare può restare insieme al malato, a volte x non avere familiari in corsia mettete la scusa del covid, i malati che hanno delle invalidità devono essere assistiti da un familiare
Che delirio
L'importante è sospendere 50.000 sanitari perché improvvisamente diventano abomini umani, per poi dare tutte le colpe a una manciata di persone che resiste al vero abominio che come potete constatare è sotto gli occhi di tutti!
Purtroppo 3 anni fa mi hanno risposto nella stessa maniera" solamente mio padre era andato in coma " unica differenza, ospedale di Macerata. Che tristezza
Quanti ospedali sono stati chiusi negli ultimi decenni?quanti posti letto?
I pronto soccorso d'Italia sono l'anticamera dell'inferno,lo dico da tempo.
La sanità italiana è una vergogna ed è al collasso. E non per colpa del covid. Lo era già molto prima
Pronto soccorso di Civitanovs davvero inefficiente, Macerata anche peggio, la sanità marchigiana davvero allo sbando, che tristezza
Mia madre era andata per un urgenza, consigliata dalla sua dottoressa, l hanno tenuta per due notti sotto al pronto soccorso sulla barella, in mezzo ad anziani che stavano morendo ..... Una situazione che ha dell assurdo, quando poi dopo vari solleciti e telefonate si sono decisi a darle una stanza in cardiologia, persino la dottoressa ci ha invitato a esporre denuncia alla regione ...... Ma io dico, uno va in ospedale che già non sta bene, viene trattato peggio delle bestie per carenza di personale , di letti , di materiale lavorativo , deve pure mettersi a fare causa alla regione per eventi di malasanità? È stato ridotto tutto a uno schifo . Chi dobbiamo ringraziare per questo ?
Mi dispiace molto per tuo padre ma gli scellerati tagli alla sanità operati da persone incompetenti ed incapaci hanno portato a questo. Possibile che l' Italia si sia meritata e si meriti governi non in grado di governare???????
Infatti qualcosa cambierà chiederanno diversi ospedali quando faranno quello nuovo Nelia devono smetterla di tagliare sugli ospedali sono ladri chi ci comanda nessuno escluso però andiamo in piazza per il green pass chi ci salverà con queste teste vuote
Se me succede na cosa del genere faccio la fine de Rocchi che è bboccato dentro lo.pronto soccorso co la maghina . Chi me conosce sa che c agghio coraggio. Vedete de cambia' maniera.
Dopo 42 anni passati in ospedale leggere tutte queste brutte notizie mi fa veramente rabbia... hanno ridotto la sanità a uno schifo e non si può accettare che per rispettare i protocolli si lasciano pazienti da soli senza l'assistenza dei familiari....!!! C'è da rifare una sanità che Funzioni e lasciare da parte la politica!!
Sembra invece che forse gli infermieri sono stati informati... Dovreste far firmare una cartella generale e valutare caso x caso. Ignoranti! Il personale se nn tutto ottimale è inutile
In attesa che facciano qualcosa, incominciamo andare solo se è necessario. I medici di famiglia curano per telefono,alcuni.
Occorre adottare protocolli speciali per le persone che accedono al pronto soccorso e soffrono di questo tipo di demenza.Non esiste allontanare il familiare in questi casi dato che non vi é personale sufficiente pertanto ritengo vi siano delle responsabilità nell'accaduto e basta trincerarsi dietro alle problematiche endemiche della pubblica sanità.Quelle esistono e vanno risolte ma occorre avere più attenzione e cura quando si presenta un paziente con Alzheimer dichiarato, quindi il familiare doveva rimanere in assistenza.Sono casi troppo diffusi per non portare ad una riflessione importante e una soluzione da condividere con tutti i presidi.
Vergogna lasanitâ zero il.cuore.del.personale.meno di zero
Gli si augura fortemente che succeda a TUTTI LORO,incapaci,inetti,insensibili vergognosi
Che tristezza
Nell'entroterra dei ns 3 ospedali non ne rimarrà neanche uno...i medici che vogliono venire a lavorare nei ns non ci sono e chi c'è se ne stanno andando...
Vergogna nemmeno gli animali sono trattati cosi
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Se aveva il Green pass per l’autobus ed il bar è tutto regolare.
Signori le risorse sono limitate(no money)facciamocene una ragione.Lavoro sempre piu’ precario pandemia imm.fuori controllo cosa vogliamo non ci facciamo mancare niente avanti cosi’ e andremo a sbattere.Poi non mi dite che sono polemico ma come si fa ad andare avanti in questo modo.
Il personale dei pronto soccorso dovrebbe essere tutto , lodato ammirato e ringraziato…Ma qualcuno se ne dimentica spesso…Prendono botte, insulti e quant’altro e solo perchè stanno in trincea 12 h al giorno se basta….e attenzione bene, se qualcuno conoscesse bene i protocolli che regolano i pronto soccorsi saprebbe che non perdono nemmeno un secondo dei tempi necessari al trattamento di chi è costretto a ricorrere a loro,,,
Brunetti quello che lei dice e’ vero pero’ qui e’ come mandare i soldati in guerra col fucile scarico se non si danno i mezzi e le risorse necessarie la cosa non va affatto bene penso.
Anche 10 anni fa c’ era questo problema, lo vissi con mia madre, con la differenza che non ho mollato per un secondo il problema facendo la spola tra reparti con.i primari che si davano aiuto l’ uno con l’ altro per evitare un ricovero sacrosanto, in attesa che si liberasse un posto nel reparto specializzato per la patologia che mia madre aveva. A brutto muso la portai in reparto chiamando i carabinieri facendo aprire le 4 camere chiuse …
ci era detto non c’ erano più posti ….questa è la politica che i primari, alcuni, hanno fortemente appoggiato….unica soluzione erano cliniche private, certo volentieri ma con.le stesse garanzie e qualità di cure……i servizi di pronto intervento nessuna clinica privata lo garantisce….se c’è è a .metà…costa troppo…..
In questo periodo, che spero di transizione, dove gli anziani nelle strutture “medicoospedaliere”, sono abbandonati a se stessi, per cause di forza maggiore, i sanitari dovrebbero essere un po’ familiari, e un po’ psicologi, senza perdere la pazienza per una “scorreggia”. Speriamo in corsi di aggiornamento, e assunzioni ad hoc, e non a “pigliasututto”. Ma ci credo poco, con questa carenza che hanno, “metteranno” su, anche Toto’ Rina e Provenzano(sigh).
Comunque: viva la sanità, che a loro dire(di esperti), è quasi, e dico quasii, la migliore del mondo(sigh). Ma aggiungo anche: come potrebbe essere la migliore del mondo, se hanno tagliato tutti i fondi ?(risigh).