di Laura Boccanera
Spaccata al punto Wind Tre Tim a Civitanova, tenta il furto ma non riesce, ripreso dalle telecamere. L’uomo è stato arrestato: ed è anche l’autore della precedente spaccata al bar Infinity e dei danneggiamenti e delle minacce al farmacista Daniele Maria Angelini.
Ancora una spaccata, stavolta a scopo di furto. È successo questa notte nella zona Cecchetti, in un angolo della piazzetta piuttosto isolato. L’autore, subito rintracciato grazie a polizia e carabinieri, è lo stesso 35enne albanese che una settimana fa aveva messo a segno due atti vandalici. Prima le minacce con le scritte ai danni della farmacia Angelini e di un’autovettura parcheggiata a fianco ed erroneamente scambiata per quella del farmacista, poi le 12 sassate contro la vetrina del bar Infinity di corso Vittorio Emanuele per “vendetta” dal momento che la barista non avrebbe voluto rilasciargli lo scontrino (questo aveva dichiarato alla polizia quando ha confessato). Ieri notte ha agito di nuovo: con un sasso ha mandato in frantumi la vetrata d’ingresso del negozio Tim Wind che si trova in largo San Francesco di Sales; prima si era premurato di tagliare il cavo di una delle due telecamere collegato con l’allarme e di dirottare verso l’alto l’altra telecamera che inquadrava l’ingresso. Le sue manovre e il suo passaggio sono stati comunque ripresi dall’impianto di videosorveglianza e anche i residenti della palazzina (ci vive anche un familiare del titolare) si sono accorti di tutto. La polizia, intervenuta sul posto ha fatto sì che l’uomo desistesse dai suoi propositi. Poi una pattuglia dei carabinieri ha fermato, poco lontano, un uomo sospetto e lo ha fermato. E’ così che il 35enne è stato portato negli uffici del commissariato di Civitanova, diretto dal commissario Fabio Mazza. Gli agenti, ricostruito l’accaduto, hanno poi arrestato il 35enne per tentato furto.
Dovrà rispondere poi anche per i fatti avvenuti la scorsa settimana. Dopo le indagini per i fatti precedenti l’uomo aveva dichiarato alla polizia di aver agito per vendetta: le minacce nei confronti di Daniele Maria Angelini si erano sostanziate nel disegno di una bara sul muro della farmacia e da un biglietto in cui si accennava e millantava filiazioni col clan dei casalesi. Nel secondo episodio invece ad aver innescato la furia del 35enne sarebbe stata la mancata erogazione di uno scontrino. Stavolta lo scopo della spaccata, stando almeno alle risultanze investigative della Polizia era di tipo predatorio, un furto che però non sarebbe andato a buon fine e che lo ha portato all’arresto.
(Ultimo aggiornamento alle 18,30)
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