Foto d’archivio
Quasi 5mila euro in casa e mezzo etto di droga, arrestato un 26enne residente a Porto Recanati e originario di Loreto. Blitz dei carabinieri nell’appartamento dove vive B. M. H., i militari hanno seguito il via vai di gente da piazza dei Mille. Operazione dell’Arma ieri in tarda serata a Porto Recanati a cura dei militari del Nucleo radiomobile della Compagnia di Civitanova. L’intervento, a cui hanno preso parte anche numerose pattuglie delle stazioni di Porto Recanati, Montelupone e Civitanova era stato disposto nell’ambito di un’attività di repressione ai traffici di sostanze stupefacenti. I militari hanno pattugliato le zone più frequentate di Civitanova e i luoghi di attrazione giovanile: i giardini pubblici, piazza Brancondi e piazza Kromberg, lo scalo ferroviario. Attorno alle 21 nei pressi di piazza dei Mille i militari hanno notato un insolito andirivieni e hanno deciso di seguire il flusso che li ha condotti al portone di un’abitazione dove risiede il pusher 26enne. I carabinieri hanno effettuato una perquisizione domiciliare e hanno recuperato numerosi involucri di cellophane contenenti sostanza stupefacente occultati in diversi punti dell’appartamento. Complessivamente sono stati sequestrati 46 grammi di hashish e 2 grammi di marijuana. Trovati in casa anche contanti per 4.880 in banconote di vario taglio ritenuti provento di spaccio, un telefono cellulare, una bilancia elettronica di precisione, un’agenda recante la contabilità dell’attività’ illecita e altro materiale utile al confezionamento delle dosi. Il 26enne, B. M. H. è stato arrestato. Nell’ambito del medesimo servizio i carabinieri hanno segnalato come assuntori alla Prefettura di Macerata due 19enni di Porto Recanati trovati in possesso di piccole quantità di marijuana destinata ad uso personale.
Questa mattina si è svolta la convalida dell’arresto al tribunale di Macerata davanti al giudice Barbara Cortegiano. Il 26enne, assistito dall’avvocato Domenico Biasco, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al termine dell’udienza il giovane è tornato libero. Il pm Francesca D’Arienzo ha chiesto per l’arresto che venisse adottato l’obbligo di firma e ha prodotto nel corso dell’udienza una agendina in cui sarebbero contenuti nomi dei clienti che avrebbero acquistato droga dal 26enne.
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Non riesco ad avere carità cristiana per questi esseri, pensando a quante giovani vite possano stroncare!
La droga è un affare internazionale che coinvolge una larga parte della società.Gli spacciatori sono solo la faccia sporca del sistema anche se nella maggior parte manovalanza facile da reperire viste le carenze sociali che permettono disagio soprattutto giovanile Le mafie e chi fa affari con esse se ne fregano della carità Cristiana e sono gli unici veri colpevoli delle leggerezze dei ragazzi ma continuano ad arricchirsi a dismisura.Combattere i Capi e dare un futuro degno ai giovani che da questo sistema corrotto ne vengono privati.Oltre al malaffare mafioso anche l’ evasione fiscale influisce all’impoverimento sociale togliendo risorse vitali al progresso e al miglioramento del Paese che offrirebbe maggiori opportunità di crescita ai nostri ragazzi.Ma se continuiamo ad etichettare i giovani per i tatuaggi,i cerchietti o lo smalto come se sotto non ci fosse niente di buono saranno prede facili per gli spacciatori di morte e i loro Finanziatori.