«Diceva di essere un imprenditore,
le ha portato via 21mila euro
e fatto perdere il lavoro»

IN AULA - L'ex consigliere comunale di Porto Sant'Elpidio, Nicolò Renzi, rinviato a giudizio per truffa e stalking. Vittima dei presunti fatti la ex, una civitanovese di 45 anni. Il legale della donna: «Vuole che si sappia cosa le è successo per mettere in guardia altre persone. Le diceva l'avrebbe fatta assumere in Comune, le era arrivata anche una lettera del sindaco, ma era falsa»

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Il tribunale di Macerata

 

di Gianluca Ginella

«Diceva di essere un imprenditore, le chiedeva soldi inventando scuse, l’ha portata a licenziarsi facendole ricevere un lettera del sindaco che diceva l’avrebbe assunta in Comune, e però falsa, alla fine le ha portato via 21mila euro». A spiegare quando sarebbe accaduto ad una donna di Civitanova, 45enne, è il suo legale, l’avvocato Roberta Ippoliti dopo che ieri è stato rinviato a giudizio, per stalking, lesioni e truffa, un ex consigliere di Porto Sant’Elpidio (in carica fino ad agosto 2019), Nicolò Renzi, 33 anni. La donna, che all’epoca dei fatti faceva la badante «vuole che il nome venga indicato, perché vuole evitare che altre persone possano trovarsi nella sua situazione» dice il legale della donna, che si è costituita parte civile nell’udienza che si è volta ieri davanti al gup Claudio Bonifazi del tribunale di Macerata.

Il legale continua: «Lui si è presentato come imprenditore, consigliere comunale. Dopo un po’ che l’ha frequentato si sono messi insieme. Lui è andato a vivere a casa di lei dopo qualche tempo. Poi il problema è stato che lui praticamente incominciava a chiederle del denaro. Piccole somme, che restituisce subito. Poi diventano somme importanti. Fino a 21mila euro». La donna «aveva creduto a quello che gli raccontava – prosegue il legale -. Le diceva di avere una azienda e delle proprietà ma che aveva bisogno di soldi in seguito ad una indagine in Comune e ad un accertamento della Corte dei conti sui consiglieri. In pratica le diceva di avere un conto corrente in Svizzera ma che era bloccato».

La donna così, dice l’accusa, avrebbe versato all’ex consigliere 21.500 euro (da qui l’accusa di truffa). Per mostrare la sua solidità «si faceva fare preventivi per auto costose, che diceva voler comprare per lei. Diceva di voler acquistare un attico dove andare a vivere» spiega il legale. Non bastassero i soldi che la donna avrebbe perso, «le ha fatto anche perdere il lavoro – continua l’avvocato Ippoliti -. Voleva che smettesse di fare la badante e le ha detto che grazie ad un suo intervento poteva essere assunta dal comune di Porto Sant’Elpidio.

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L’avvocato Roberta Ippoliti

Le è arrivata anche una lettera del sindaco, che poi è risultato non essere stata scritta dal sindaco, in cui le veniva data conferma dell’assunzione» continua l’avvocato Ippoliti. Assunzione che però slittava, alla fine la donna aveva detto di voler andare a parlare con il sindaco perché nel frattempo aveva lasciato il lavoro di badante. Nella denuncia, presentata dall’avvocato Ippoliti, si legge che a quel punto «lui le dice di rivolgersi ad un legale per farsi accreditare gli stipendi che il Comune aveva versato». Arriva anche una mail del legale – si legge nella denuncia -, e alla fine lei lo contatta e l’avvocato «dice di non conoscere le nostre posizioni e di non aver ricevuto alcun mandato da Renzi». Nel luglio 2019, dopo circa un anno dall’inizio della relazione, la donna decide di interromperla e chiede a Renzi di lasciare la sua abitazione. «In seguito però ha iniziato a minacciarla, a seguirla, a inviarle sms» spiega l’avvocato Ippoliti. In un caso, dice l’accusa, l’avrebbe anche aggredita, gettandola a terra e causandole lesioni con prognosi di 8 giorni. Ieri il rinvio a giudizio. Il processo si aprirà il 15 dicembre e dovrà prendere in esame quanto viene contestato a Renzi. L’uomo è assistito dall’avvocato Maurizio Nardozza.



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