Crocioni guarda al centenario:
«Maceratese in serie D entro il 2022,
è l’obiettivo prioritario»

IL PRESIDENTE saluta un 2020 condizionato dalla pandemia e pensa al futuro: «Concludere la stagione disputando tutte le partite, se l'evoluzione della situazione del covid consentirà la ripartenza a febbraio, è l'unica via». Sulle categorie da scalare: «Dobbiamo farlo in tutti i modi consentiti, in particolare vincendo i due campionati che ci separano dal traguardo. Quello di Promozione subito, non possiamo fallire quest’anno, e poi nel prossimo salire ancora»

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Alberto Crocioni, presidente della Maceratese

 

di Mauro Giustozzi

Rimandare le elezioni del Comitato regionale, concludere la stagione disputando tutte le partite se la situazione del covid consentirà la ripartenza a febbraio e l’obiettivo di una Maceratese in serie D entro il 2022, anno del centenario, che resta prioritario. Sotto l’albero di Natale queste sono alcune riflessioni del presidente della Rata Alberto Crocioni che ha vissuto negli ultimi nove mesi una situazione mai vista a livello calcistico: una sola gara disputata, quella di Castelfidardo, e tanta incertezza sul futuro e sulla ripresa dell’attività. «E’ un Natale molto diverso da quello del passato ma ci dobbiamo adeguare ad una situazione che ha stravolto tutte le nostre abitudini -esordisce il presidente biancorosso-. Anche noi quest’anno non abbiamo avuto la possibilità di ritrovarci tutti assieme e così lo abbiamo fatto nei giorni scorsi in maniera frugale al campo sportivo per un saluto, distanziato, con giocatori e tecnici della prima squadra per farci gli auguri in vista delle festività e auspicando che si possa tornare presto a riprendere allenamenti e disputare le partite. Sarebbe un segnale importante non tanto per il calcio in se stesso ma indicherebbe che la situazione pandemica è sotto controllo e, pur lentamente, tutte le attività possono riprendere. Insieme a mister Nocera ed ai calciatori abbiamo fatto un brindisi, consegnato le mascherine che ci sono state fornite dall’azienda Urbis. E’ stata l’occasione per rivederci dopo un lungo periodo, visto che da quando le Marche erano diventate arancioni tutto si è fermato».

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Il presidente Crocioni, al primo allenamento della nuova stagione, impegnato nella misurazione della temperatura ai giocatori

Alle porte, ad inizio anno, bussano le elezioni per il Comitato regionale della Figc, un appuntamento che Alberto Crocioni vorrebbe fosse rinviato in quanto con l’attuale situazione di contagi esistente mettere assieme, pur con le dovute precauzioni, oltre 500 dirigenti marchigiani in un unico luogo per le votazioni è un rischio troppo elevato. «Gli stadi ed i palazzetti dello sport sono chiusi al pubblico, si devono evitare gli assembramenti e noi invece faremo l’esatto contrario il 9 gennaio – spiega Crocioni-: così non va bene e sarebbe opportuno ripensarci, magari facendo slittare di qualche mese queste votazioni. Che dovevano essere svolte prima a giugno, poi il rinvio causa coronavirus, ma la situazione ad oggi è sempre critica a livello sanitario. Io spero che ci sia un intervento di autorità superiori che blocchino queste elezioni perché il rischio è troppo alto in questo momento. Per quanto riguarda l’aspetto meramente politico, come noto sono in corsa per la presidenza regionale della Figc Cellini, Panichi e Camilletti: la Maceratese è stata contattata per avere l’appoggio da questi candidati, in quanto serve avere la delega di 100 società per poter presentare la candidatura. Noi abbiamo preferito restare neutrali, non abbiamo delegato nessuno dei tre candidati e quando ci sarà la votazione sceglieremo in merito ai programmi quello che riteniamo più credibile e fattibile».

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La gioia di Alberto Crocioni al termine del derby vinto contro la Civitanovese nella passata stagione

Tornando al calcio giocato, la Rata ha perso Miramontes tornato in Argentina e non potrà contare su Carrion che ha un serio infortunio: nel caso di ripartenza del campionato quindi la rosa dovrà essere integrata. «Ci stiamo lavorando –sottolinea Alberto Crocioni- perché sappiamo bene che ci servono due elementi con le stesse caratteristiche per sostituire coloro su cui non potremo più contare. Stiamo ragionando con mister Nocera e guardandoci attorno per reperire sul mercato ciò che ci serve: il tutto viene rallentato dall’incertezza sulla ripartenza che, ad oggi, prevede la ripresa degli allenamenti per il 14 gennaio e la ripartenza del campionato di Promozione al 15 febbraio. Io sono assolutamente contrario all’ipotesi di disputare solo il girone di andata pur di concludere i tornei: se passasse questa linea resterebbero solo 10 partite da giocare. Già parliamo di un campionato monco, in questo modo sarebbe totalmente falsato. Se la situazione sanitaria migliora noi possiamo anche slittare la ripartenza a marzo e poi disputare le restanti 21 partite in calendario, allungando la stagione se necessario anche a giugno e luglio ma concludendola nel modo più regolare possibile. Non vedo perché non farlo».

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L’imprenditore Enzo Vissani con il presidente Alberto Crocioni

Lo stop dovuto al covid 19 ha di fatto bloccato progetti e programmazione della Maceratese che, da quando ha assunto la nuova denominazione lasciando quella col prefisso HR, ha visto non concludersi il campionato 2019-20 e stoppare la stagione successiva dopo una sola partita disputata. La società, comunque, non abbassa affatto la guardia e rilancia quello che è l’obiettivo già annunciato in passato: riportare la Rata in serie D nel 2022 anno dei festeggiamenti per il centenario dalla sua fondazione. «Se ci permettono di ricominciare a giocare quello è l’obiettivo che riconfermiamo – conclude Alberto Crocioni-: ne ho parlato proprio in questi giorni anche con i miei collaboratori Ivano Mattioni ed Enzo Vissani e siamo più che mai determinati per centrare quel traguardo. In tutti i modi consentiti, in particolare vincendo i due campionati che ci separano dalla serie D. Quello di Promozione subito, non possiamo fallire quest’anno, e poi nel prossimo salire ancora di categoria. Questa situazione ci ha certamente tagliato le gambe ma noi non ci arrendiamo: ci siamo organizzati e strutturati a livello societario, sia finanziario che organizzativo, per approdare in D nel 2022 e faremo di tutto per riuscirci. Colgo l’occasione infine per salutare tutti i tifosi biancorossi e tutta Macerata con l’auspicio che nel 2021 ci si possa rivedere allo stadio Helvia Recina per tornare a gioire e soffrire per la nostra Rata».



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