Nella foto da sinistra i membri del cda Milena Mercuri, Gianni Paolucci, il sindaco Fabrizio Ciarapica, il presidente Atac Massimo Belvederesi, Federica Bianchini e Alberto Borroni
di Laura Boccanera
«E’ il miglior bilancio Atac degli ultimi 10 anni, merito di scelte coraggiose e di un lavoro di squadra di tutti». Il presidente Massimo Belvederesi ha illustrato questa mattina assieme al cda il rendiconto della maggiore partecipata comunale che ingloba i servizi dei trasporti, gas, servizio idrico, calore, lampade votive e pubblicità. E da qualche anno anche quello delle farmacie, nota dolente di molte amministrazioni a causa dei bassissimi utili a fronte di ricavi importanti e 6 farmacie gestite direttamente. Una soddisfazione anche del sindaco Fabrizio Ciarapica che questa mattina era presente alla conferenza di presentazione anche per ricucire il rapporto con Fdi. La dirigenza di Belvederesi infatti spesso in questo periodo era stata messa in dubbio da una parte della maggioranza, ma ora che Fdi fa la parte del leone, Ciarapica difende completamente le scelte attuate da Atac alla luce dei risultati: «abbiamo avuto risultati molto positivi – ha detto Ciarapica – Atac è un patrimonio di tutti e un fiore all’occhiello e a tutti va il mio ringraziamento per questo risultato. Il dato migliore è quello delle farmacie. Quando c’è stato il passaggio con l’esternalizzazione del magazzino abbiamo ricevuto molte critiche, ma ad oggi abbiamo constatato che quelle scelte erano positive ed azzeccate». Tanto che viene annunciato che sono in corso trattative per l’apertura di una nuova farmacia comunale, la settimana e investimenti importanti nella numero 5, che diventerà una farmacia specializzata nei servizi oncologici alla persona, con personale preparato e formato appositamente per dare supporto psicologico e suggerimenti su parrucche e make up, ma anche prodotti specifici. «Il bilancio 2019 è il migliore degli ultimi 10 anni – ha commentato Belvederesi -un bilancio con utili al netto delle plusvalenze legate a Gas Marca e alle sopravvenienze positive». L’utile dell’Atac al netto delle imposte ammonta a 1 milione 338mila euro, nel 2018 era di 1 milione 555mila: «sostanzialmente in linea tenuto conto dell’anno più mite rispetto al precedente e a maggiori investimenti nell’idrico e nel gas – continua Belvederesi – e entro l’anno l’Atac verserà al socio unico, comune di Civitanova gli 800mila euro al lordo delle imposte».
Ma il risultato migliore fra tutti i settori è quello delle farmacie come spiega il consigliere Alberto Borroni: «abbiamo messo in campo un’operazione che ha stravolto l’approvvigionamento dei farmaci dismettendo il magazzino che era un costo fisso giustificabile per 25 farmacie,non per 6. In questo modo si è ridotta la perdita di circa 500 mila euro dovuta alle rimanenze dei prodotti. In più ogni farmacia partecipa all’asta dei grossisti direttamente dalla lavagna elettronica riuscendo a risparmiare il 5% e avendo sempre disponibilità di prodotti senza fare stock perché i mila eur grossisti passano due volte al giorno. In questo modo le farmacie hanno maturato un utile in 9 mesi di 174 mila euro. Nel 2018 era di 9mila euro, un incremento del 1800%». Per i trasporti fatturato in perdita in linea come gli anni passati pari a 244 mila euro, 33mila euro in meno rispetto al 2018 quando le perdite erano srare di 277mila euro. Per il servizio idrico si registra un utile di 615 mila euro a cui vanno aggiunti 100mila euro derivanti dalla vittoria in un contenzioso contro il consorzio di bonifica che ha determinato una sovravvenienza positiva. In calo l’utile del gas che passa da 751mila euro a 589mila. L’incremento delle manutenzioni ha aumentato la perdita nel settore illuminazione pubblica passata da -23mila a -42mila. Positivi gli utili per lampade votive (68mila euro), calore (64mila) e pubblicità (14mila).
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Difficile trovare nel settore pubblico, per varie ragioni, una gestione positiva come i dati illustrati dei vari settori dell’ATAC in primis quello delle farmacie dipeso dall’azzeramento del magazzino che generava costi fissi rilevanti e sproporzionati per il numero di farmacie rispetto ai risparmi attuali generati da quella scelta vincente ed avere sempre la disponibilità giornaliera dei vari prodotti. L’unico settore in perdita è quello del trasporto pubblico ma rientra nella “normalità” anzi, se lo paragoniamo facendo le dovute proporzioni con quello di altre città più grandi che hanno accumulato miliardi di perdite che alla fine la collettività dovrà pagare perché non ci sono pasti gratis come nel debito pubblico italiano che ha superato il 160% del PIL, tale perdita risulta accettabile. Quindi un plauso meritato al Presidente Belvederesi ed a tutti i componenti il cda per i risultati raggiunti.
L’utile da considerare non è quello in valore assoluto, ma quello in percentuale, ossia quello in rapporto al fatturato.
L’utile di 615 mila euro non dovrebbe essere ascrtitto a merito dal momento che presumo essere frutto del rincaro delle tariffe per i civitanovesi avendo aderito alla “tariffa unica” dell’acqua a vantaggio di Tolentino, Macerata, Recanati, ecc beneficiati dall’acqua del Nera; mentre a noi forniscono acqua di una durezza indecente attinta dai pozzi all’altezza dell A14 sul Chienti e l’Ete-morto. Per non parlare del trascinamento dei rincari anche sulla “depurazione” nonostante i fetori delle sere estive che la brezza di terra diffonde su tutti i civitanovesi della zona sud, dal momento che raggiunge non solo la “zona fontanella” ma anche la “zona stadio”.