Controllati 13mila negozi e 7.500 persone,
oltre mezzo chilo di droga sequestrata

IL BILANCIO dei controlli del Comando provinciale della Guardia di finanza durante la fase 1 dell'emergenza coronavirus. VIDEO

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Oltre 13mila esercizi commerciali controllati, 7.500 persone fermate, quasi mezzo chilo di droga sequestrata e due denunce per speculazioni sui prezzi di mascherine e gel disinfettante. Sono alcuni dei numeri del bilancio dei servizi messi in campo dal Comando provinciale della Guardia di finanza durante la fase 1 dell’emergenza coronavirus. Ogni giorno, in tutto il Maceratese, sono stati impiegati dai 40 ai 60 finanzieri.

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Controlli della finanza a Macerata

CONTROLLO DEL TERRITORIO – Per quanto riguarda il controllo del rispetto delle misure restrittive, le fiamme hanno controllato oltre 13.000 esercizi commerciali e circa 7.500 persone. Sono stati 335 le sanzioni carico di persone sorprese a circolare senza valide giustificazioni. Inoltre, 15 persone sono state denunciate per aver fornito false dichiarazioni o per aver violato il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione in quanto sottoposti a quarantena, o per altri reati.

LOTTA ALLO SPACCIO –  Sette le persone sorprese a detenere sostanze stupefacenti a fini di spaccio, di cui 2 tratte in arresto, con il sequestro di oltre 420 grammi di stupefacenti di vario tipo e circa 1.600 euro di denaro contante

CONTROLLO DEI PREZZI – Con riferimento, invece, ai servizi finalizzati alla repressione delle manovre speculative sui prezzi sono state controllate 64 attività commerciali, con il sequestro di oltre 700 litri di falso disinfettante e 532 mascherine. Quindici sono stati gli esercizi commerciali verbalizzati. Per i titolari di due di essi è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria; 3 sono stati sanzionati anche con la chiusura dell’esercizio.

AZIENDE – I militari sono stati impegnati infine anche nell’attività di supporto al prefetto, per la definizione delle istruttorie relative alle comunicazioni inviate all’autorità territoriale del Governo dalle aziende della provincia, tese a poter proseguire l’attività produttiva in deroga alle chiusure imposte dalle norme emergenziali di contenimento. In tale contesto, sono state espletate complessivamente oltre 2.000 istruttorie, che hanno richiesto l’esecuzione di un analitico ed approfondito screening aziendale, in diversi casi dei quali, completato con ispezioni nelle sedi delle attività produttive. Ciò ha consentito di segnalare al prefetto, per alcune aziende, l’esistenza di cause ostative alla prosecuzione dell’attività, con proposta di sospensione della stessa.

«Tutti i servizi innanzi esposti, con le opportune calibrazioni imposte dall’avvio della “fase 2” – conclude il Comando provinciale della Guardia di finanza – proseguono senza soluzione di continuità, e si inseriscono nel più ampio dispositivo di controllo mirante a garantire la più stretta osservanza delle vigenti disposizioni legislative di contenimento, a salvaguardia della salute dei cittadini ed al contrasto delle condotte illegali e fraudolente, in qualsiasi modo correlate all’emergenza sanitaria in corso».



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