Il racconto a puntate a cura dell’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di San Severino Marche “A passeggio per la città” riparte, dopo la pausa osservata per dare spazio alla 50esima edizione della Giornata della Terra – Earth Day, dal borgo incantato di Elcito, il “Tibet” delle Marche. Per la prima volta la rassegna, ideata per fare compagnia a chi è costretto a casa a causa del Coronavirus e che consiste in alcune quotidiane “pillole” culturali dispensate tramite la pagine Facebook dell’assessorato alla Cultura e Turismo, mette il naso fuori dal centro urbano.
Il borgo di Elcito è uno dei borghi medievali più suggestivi del circondario. Venne costruiti nei pressi del monte San Vicino, a strapiombo su un ripido sperone roccioso, dai monaci dell’abbazia di Santa Maria di Valfucina la quale aveva lo scopo di difendere il proprio cenobio con funzione di residenza dell’abate. Della struttura fortificata oggi non si conserva quasi nulla, ad eccezione della porta di accesso, perché ad essa si è lentamente sovrapposto il borgo con la vernacolare chiesa di San Rocco e le umili case in pietra bianca dei montanari abitanti in questo splendido e aspro angolo del territorio severinate.
Dell’abbadia nel fondovalle, costruita prima del XI secolo, la cui chiesa rovinò con il terremoto del 1799 e fu riedificata successivamente nelle modeste forme attuali, è stata dissotterrata la sottostante cripta da riferire al X secolo. E’ suddivisa in tre navatelle con colonnine munite di capitalli scolpiti con figure di tipo zoomorfo e antromoformo.
Oggi Elcito è conosciuto come il “Tibet delle Marche” per la pace che regna in questo storico borgo.
Ci siamo stati il giorno prima che chiudessero tutto
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‘Capitalli’ con figure ‘antromoforme’. Mai visti prima.
Come il sarchiapone:
https://www.youtube.com/watch?v=bBR_Z8A1APA
A volte sei proprio pignolo, Iacobini… si capisce benissimo che questi pezzi de pilastro non sono a forma mia o tua ma de un antro…