di Gianluca Ginella
Dipendenti del Cosmari sotto accusa per peculato: uno di questi è stato condannato a 3 anni, un altro ad 1 anno e 8 mesi (reato modificato in ricettazione) e un terzo è stato assolto. In sintesi a tutti e tre l’accusa, sostenuta dal pm Claudio Rastrelli, contestava di essersi appropriati di litri di gasolio di proprietà del Cosmari di Tolentino. Oggi l’azienda di smaltimento rifiuti si è costituita parte civile all’udienza davanti al gup Domenico Potetti del tribunale di Macerata. I fatti contestati erano avvenuti tra l’agosto e il dicembre del 2017. A tre anni per peculato è stato condannato Claudio Rossi, 52 anni, di Pollenza. Rossi in qualità di capo del servizio nella raccolta di rifiuti del Cosmari (era capo area di riferimento addetto alla raccolta delle ricevute relative al rifornimento dei mezzi, alla gestione dei turni, e all’assegnazione dei mezzi) si sarebbe appropriato di 595 litri di gasolio asportandoli dai serbatoi dei mezzi, di 7 taniche da 25 litri, piene di gasolio, (che vennero trovate nel suo garage), di un compressore, sempre trovato nel garage e ancora di una confezione di catene da neve per camion. Inoltre gli viene contestato di essersi appropriato di 50 litri di gasolio contenuti in una tanica che avrebbe occultato e preparato per cederla ad un altro imputato, Romeo Di Luca, 60, di San Ginesio, e di ulteriori 11 taniche in plastica piene di gasolio (225 litri in tutto) che vennero trovate in una casa colonica di Di Luca. A Di Luca, autista dei mezzi di raccolta rifiuti del Cosmari, condannato oggi per ricettazione (reato in cui è stato derubricata l’iniziale contestazione di peculato) a 1 anno e 8 mesi, viene contestato appunto di essere stato in possesso dei 50 litri di gasolio e dei 225 litri di gasolio trovati nella sua casa colonica. Al terzo imputato, Ezio Ancillai, 56, di Tolentino, veniva contestato di essersi appropriato di 25 litri di gasolio avendo preso una tanica, appositamente preparata e occultata da Rossi. Ancillai è stato assolto con formula piena. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Paolo Giustozzi (per Rossi), Paolo Rossi (per Di Luca) e Giulia Vitali (per Ancillai). Il Cosmari si è costituito parte civile, tutelato dal legale Cinzia Cioverchia.
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